Capitolo 12.

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Ethan's pov.
“Mi sa che dovete tornare al College” dice ad un certo punto il padre di Raylee, guardando sua figlia, che dorme beatamente sulla mia spalla.

Le metto un braccio sotto le ginocchia e con l'altro, le circondo la sottile vita.

E' troppo magra questa ragazza. Alex prende le chiavi della mia macchina dalle mie tasche.

Adagio Raylee sui sedili posteriori e salgo dall'altra parte, mettendo la testa di Raylee sulle mie cosce.

“Questa sera vado a dormire nella stanza di Raylee e Alyssa. Potresti portare Raylee nella nostra camera?” mi chiede ad un certo punto Alex.

“Ragazzi! State insieme da poco e già vi date da fare?!” li prendo in giro.

“Comunque tranquilli. Viene a dormire in camera nostra. Non la lascio da sola in stanza con voi due da sola” sentenzio accarezzando i capelli rossi di Raylee.

Arriviamo al campus e prendo Raylee di peso, portandola in camera nostra. Alex sta alle mie spalle, mentre cammino. Apre la porta della nostra camera e poso Raylee sul letto di Alex, mentre lui, prende dei vestiti, per potersi cambiare.

Sentiamo bussare, quando lui, sta per uscire dalla camera. Va ad aprire ed entra Alyssa “uscite da qui, devo cambiare la mia amica” ci ordina, mostrandoci un pigiama con i pinguini.

“Magari andateci piano. Vi conoscete da poco” rimprovero il mio migliore amico.

“Ma se vado a dormire da lei, non vuol dire per forza che debba succedere qualcosa. Mi ha invitato da lei, solo perché domani lei e Raylee andranno a pranzo dai suoi
genitori e non ci potremmo vedere molto. Tutto qua” mi fa presente lui.

“Okay, come volete” la porta si apre, e ne esce Alyssa.

“E' già sotto le coperte” mi informa.

Poi prende la mano di Alex e si avvia verso l'uscita del dormitorio maschile.

Rientro in camera, e vedo Raylee tutta rannicchiata nel letto di Alex, con il sorriso sulle labbra.

Prendo una tuta e mi chiudo in bagno. Mi lavo il viso e i denti e poi mi metto la tuta, rimanendo senza maglietta.

Esco dal bagno, e mi butto sotto le coperte. Sto per una buona mezz'ora a guardare il soffitto e proprio quando sto per addormentarmi, sento dei rumori, provenienti dal letto di Alex. Raylee si è svegliata.

Si alza e si mette sotto le coperte del mio letto. Si sdraia di fianco a me, e mi schiaccia, poiché in questi letti, non c'è molto spazio, mi circonda i fianchi con e sue esili braccia e posa le sua testa sul mio petto.

“Notte Alys. Tranquilla, ci sono io. Tu dormi, penseremo domani a i tuoi” sussurra, dandomi un bacio sul petto.

Raylee's pov.
La luce del mattino, mi colpisce il viso. Apro delicatamente gli occhi, ma quando si sono aperti del tutto, non mi trovo nella mia camera e quando abbasso lo sguardo, caccio un urlo.

Il corpo di Ethan è sotto il mio. Io sono sopra di Ethan e gli circondo i fianchi con le braccia e lui è senza maglietta!

D'istinto, lo butto a terra. “Ma che cazzo?!” si tira su velocemente.

“Scusa. E' che mi sono svegliata e ti ho trovato sotto di me e non mi ricordo cosa sia successo ieri sera” mi copro il viso con le mani, dalla vergogna.

Lui me le prende e dolcemente, le scosta dal mio viso ”non è successo niente ieri sera. Siccome oggi tu e Alyssa, andate a pranzo dai suoi, Alex è andato a dormire in camera tua, per stare con lei, durante la notte, così, tu sei venuta qui” mi spiega ed io
tiro un sospiro di sollievo.

“Quindi tra di noi, non è successo niente?” chiedo arrossendo.

Lui sorride e poi si decide a rispondermi “no, non è successo niente” mi bacia la fronte.

“Adesso devo tornare in camera mia. Mi presteresti qualcosa, per favore?” gli indico il mio pigiama, facendogli intendere che non posso uscire così.

Lui inizia a ridere e mi passa una tuta grigia e una felpa rossa. Mi chiudo in bagno e mi cambio, poi mi spazzolo velocemente i capelli, e torno in camera, da Ethan.

Mi circonda io collo con le sue braccia e mi guida, verso il cortile.

Quando usciamo dal dormitorio maschile, tutti gli studenti che sono in cortile, alzano gli occhi dai loro cellulari e iniziano a guardarci.

“Che succede?” chiede Ethan.

“Non ne sono sicura, ma posso immaginare. Mai sentito parlare di paparazzi e gossip?” chiedo e lui annuisce.

“Ecco. Molto probabilmente, ci hanno visti e siamo finiti sulle pagine di gossip” entro nel dormitorio femminile e mi dirigo velocemente in camera.

“Siamo finiti sulle pagine di gossip! O Cristo! Non ho visto niente, giuro!” esclamo tappandomi gli occhi, con le mani.

Alyssa è messa a cavalcioni, sopra il corpo di Alex e si stanno baciano molto appassionatamente.

Si staccano velocemente ed io tolgo le mani dal mio viso.

“Scusate, non avevo idea che lo stavate per fare” chiudo la porta, quando anche Ethan, è entrato in camera.

“Ci stavamo soltanto baciando, non lo stavamo per fare” asserisce Alys.

“No. Tu stavi solo sopra di lui!” esclamo.

“Lo farai pure tu, quando ti fidanzerai amica mia” mi prende in giro Alyssa,
alzandosi dal suo letto.

“Noi dovremmo andare” Alex, si avvicina al suo migliore amico.

“Ciao” li saluta Alyssa.

“Scusa, non sapevo che vi stavate baciando”.

“Tranquilla. Adesso prepariamoci. Dobbiamo andare dai miei” la sua ansia si vede a miglia di distanza.

“Alys tranquillizzati. La tua ansia si vede anche a miglia di distanza” le metto le mani sopra le spalle.

“Hai idea che sto per pranzare con i miei genitori, senza offenderci e parlando civilmente da dodici anni?!” urla.

“Sì, ma a questo pranzo, ci sarò anche io. Quindi tranquilla e prepariamoci” le do un bacio sulla guancia.

Prendo un paio di jeans bianchi e sopra ci metto una maglietta rossa attillata. Indosso i vestiti e poi, ai piedi, metto le Dr. Martens, alte nere.
Metto un filo di mascara, un lucidalabbra trasparente e spazzolo delicatamente i miei capelli rossi mossi.

“Io sono pronta” avverto Alyssa, intenta a mettersi le sue converse rosse basse.

Indossa un body nero semplice e un paio di jeans Mom. Ha i capelli sciolti e un filo di mascara.

“Anche io sono pronta” prendiamo la borsa e usciamo dal dormitorio.

Mio fratello Bryan, che era stato precedentemente chiamato da Alyssa, ci aspetta in macchina nel cortile.

“Ce ne avete messo di tempo!” esclama, quando entriamo in macchina.

“Dovevamo ancora iniziare a prepararci, quando ti ho chiamato. Adesso però parti. Voglio che questa pagliacciata finisca in fretta” asserisce seccata Alyssa, guardando fuori dal finestrino.

Così, mio fratello parte ed usciamo dal cortile del Boston College, con la sua
macchina.

Prossima meta: Casa Reyes.

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