Capitolo 28.

154 4 0
                                    

“Sei pronta? Sono qui fuori dalla tua porta” parla Ethan dall'altro capo del telefono.

“Sì. Puoi chiudere la chiamata, tanto adesso esco” lui chiude la chiamata ed io esco.

Mi avvicino e gli do un bacio a stampo “sei bellissima” sussurra sulle mie labbra.

“Anche tu sei bellissimo” mi stacco dalle sue labbra e lo guardo per bene.

La camicia bianca aderisce al suo torace scolpito, i jeans neri fanno sembrare le sue gambe ancora più lunghe, di quanto non siano già, mentre i capelli neri come la pece,
sono più spettinati del solito.

Io, invece, indosso un vestito rosso aderente sul busto, che si allarga dalla vita in giù, e arriva alle ginocchia. Ai piedi, porto delle ballerine nere, con un piccolo accenno di tacco. I capelli sono mossi e il trucco quasi inesistente.

Al trucco e parrucco, ci ha pensato Alyssa. Mi ha messo la crema su tutto il viso ed ha coperto le imperfezioni con un leggero strato di correttore, mi ha messo un poco di mascara e un ombretto oro. Mi ha colorato le guance e mi ha passato il
lucidalabbra.

Questa sera devo conoscere i genitori di Ethan.

“Pronta a conoscere il signore e la signora John?” mi chiede porgendomi il braccio.

“Può darsi” asserisco stringendo il suo bicipite tra le mie mani.

“Questa sera saremo da soli” ammicca verso di me.

“Che intendi dire?” chiedo io.

“Alyssa ti porterà il cambio nel dormitorio maschile e dormiremo insieme. Alex andrà a dormire nella vostra stanza” mi spiega.

“Okay” gli sorrido.

“Dove andate di bello vestiti così eleganti” davanti a noi, si materializzano Nina e mio fratello.

“Ciao. Mi porta a conoscere i suoi” indico Ethan.

“Ah. Allora andate, sennò farete tardi” Nina mi stringe in un abbraccio e mio
fratello, sorride ad Ethan.

Torno a stringere il braccio di Ethan e arriviamo velocemente alla macchina.

Mi siedo sul sedile del passeggero e partiamo verso la casa della famiglia John.

“Calmati. Non succederà niente” mi sussurra Ethan all'orecchio.

Annuisco e suona al campanello.
Valerie ci apre e mi stringe in un abbraccio.

“Ehi Raylee. Tranquilla. I miei non hanno intenzione di ammazzarti” mi
tranquillizza accarezzandomi la schiena, lasciata scoperta dal vestito.

Annuisco ed Ethan, mi prende la mano, per farmi entrare in casa.

“Ciao Marcus” saluto il futuro marito di Raylee.

“Ciao Adams. Tranquilla, andrà tutto bene” alza i pollici, quando io ed Ethan varchiamo la soglia di casa.

Il mio fidanzato, mi guida per la casa, portandomi in sala da pranzo, dove suo padre, è impegnato a guardare qualcosa sul suo cellulare e sua madre, sta guardando se la tavola è apposto.

“Mamma, papà” Ethan si schiarisce la voce e attira l'attenzione dei suoi genitori.

“Ciao amore, come stai?” sua madre si avvicina a lui e gli dà un bacio sulla fronte.

“Ciao mamma, io tutto bene. Voi?” guarda entrambi.

“Benissimo” suo padre gli si avvicina e lo stringe in un abbraccio.

“Ciao cara. Come ti senti? So che sei uscita dall'ospedale da poco” sua madre si avvicina a me e inizia ad accarezzarmi una spalla.

“Sì, sono uscita da due giorni. Sto bene. Non avevo niente di chè. Mi hanno tenuto per precauzione” le sorrido.

“Menomale. Scusaci se non siamo venuti, ma ci sembrava un po' inopportuno” mi sorride, cercando di scoprire la mia risposta.

“Non si preoccupi signora John, nessun problema. Salve signor John Raylee Adams” porgo la mano a suo marito.

“Ciao Raylee. Dacci pure del tu” mi stringe la mano e mi sorride.

“Che ne dite, ci mettiamo a tavola?” chiede Valerie irrompendo nella sala da pranzo.

“Valerie cara, non essere così maleducata, abbiamo ospiti. Sforzati di mostrarti per quello che non sei almeno per una volta” la madre la rimprovera bonariamente.

Ci sediamo tutti tranne sua madre.

“Vado a prendere gli antipasti” asserisce sparendo in un'altra stanza, penso sia la cucina.

Ethan's pov.
Vedo Raylee al mio fianco abbastanza nervosa. “Calmati, non succederà niente” le sussurro.

Lei annuisce e suono al campanello di casa.

Spero mentalmente che non ci apra subito o mia madre o mio padre. Le mie speranza, si avverano, quando ad aprirci l'enorme entrata della villa della mia famiglia, quando Valerie, apre la porta.

Si catapulta subito su Raylee, cercando di rassicurarla.

“Non preoccuparti, la adoreranno i tuoi” sussurra Marcus.

“Lo so. Infatti, è per questo che sono tranquillo” gli do una pacca sulla spalla.

Prendo la mia dolce fidanzata per la mano e la guido in casa.

Prima di entrare, saluta Marcus.

Se conosco i miei genitori, sono più che sicura che i miei saranno in sala da pranzo, mio padre sarà al cellulare mentre controlla qualcosa sulla squadra di basket che allena. Mia madre, invece, sarà davanti alla tavola, per controllare eventuali difetti.

Infatti, è proprio così che trovo i miei.

“Mamma, papà” mi schiarisco la voce dopo poco che siamo entrati e loro subito, si girano verso di me.

“Ciao amore, come stai?” mamma si avvicina a noi due e mi dà un bacio sulla fronte.

“Ciao mamma, io tutto bene. Voi?” li guardo, e vedo papà aprire bocca per
rispondermi.

“Benissimo” anche papà si avvicina per darmi un abbraccio, solo che lo fa con molto più calma rispetto a mamma.

“Ciao cara. Come ti senti? So che sei uscita dall'ospedale da poco” mamma si avvicina, improvvisamente a Raylee per accarezzarle una spalla.

“Sì, sono uscita da due giorni. Sto bene. Non avevo niente di chè. Mi hanno tenuto per precauzione” come suo solito, Raylee sorride, un sorriso che mette tranquillità.

“Menomale. Scusaci se non siamo venuti, ma ci sembrava un po' inopportuno” mamam le sorride e la guarda attentamente negli occhi, per scoprire la sua risposta.

Infatti è vero. Da quando Raylee è finita in ospedale, mamma mi ha chiamato molto, per chiedermi come stesse. Alla mia domanda di venirla a trovare, si è rifiutata. Non voleva essere inopportuna. Nonostante le avessi ripetuto più e più volte che non lo sarebbe stata, è rimasta ferma sulla sua decisione.

“Non si preoccupi signora John, nessun problema. Salve signor John Raylee Adams” porge la mano a papà, che la guarda per un attimo stupito. Non sia aspettava che desse del lei ad entrambi.

Infatti, si sbriga a darle una risposta.
“Ciao Raylee. Dacci pure del tu” stringe la mano di Raylee a sua volta e le sorride, per rassicurarla.

“Che ne dite, ci mettiamo a tavola?” chiede Valerie irrompendo nella sala da pranzo.

“Valerie cara, non essere così maleducata, abbiamo ospiti. Sforzati di mostrarti per quello che non sei almeno per una volta” mamma la rimprovera bonariamente.

Ci sediamo tutti tranne mamma.

“Vado a prendere gli antipasti” asserisce sparendo nella cucina.

Una canzone d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora