Caro Diario,

nelle ultime settimane il rapporto tra me e Nicolas è tornato a essere quello di una volta e ne sono tanto contenta.

Peccato che a ottobre torni al Nord.

Per questo approfittiamo di ogni secondo per stare insieme.
Andiamo a correre, ascoltiamo la musica, lui suona, io ballo e canto alla meno peggio, passeggiamo, mangiamo la pizza, andiamo al mare, tutto insieme.
Anche mamma e Clara fanno lo stesso.

Quanto vorrei che tutto questo non finisse mai.

Anche con le mie due amiche va alla grande. Ho presentato loro Nick e sono state super gentili con lui. Lo trovano molto carino, ma d'altronde chi potrebbe pensare il contrario.

Di Adele e Cristiano non ho più saputo nulla e forse è meglio così.

Quando ho raccontato l'evento a Nick era confuso quanto me sul comportamento di lei e adirato per quello di lui.

Ci siamo promessi a vicenda di dirci sempre tutto per evitare cose come questa, sia per me che per lui.

Gli voglio così tanto bene.

Buonanotte

Sempre e solo tua,
Veronica
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Oggi è un giorno molto speciale per la famiglia di Nicolas: Clara si risposa.

"Sei pronto, Leo?" urla mia madre nel corridoio dopo essere uscita dalla mia stanza.

Mamma è la testimone di nozze di Clara. Hanno scelto insieme i propri abiti. Indossa un vestito lungo viola, con lo scollo a cuore per far risaltare il décolleté e una bretella sola coperta di fiori di peltro. È più stretto appena sotto il seno, esattamente dove poggia una fascia della stessa tonalità, e morbido fino alle scarpe alte.

Il tutto è accompagnato da un trucco romantico dalle tonalità del viola e i capelli sciolti e mossi sulla spalla nuda.

È bellissima.

Papà, in giacca e cravatta semplice, la guarda con occhi sognanti. Sono così innamorati.

"Non mi piace questa giacca" si lamenta la piccola peste.

Leonardo è vestito identico a papà, solo con diverse taglie in meno. Sembrerebbe elegante se non continuasse a stroppicciare il colletto della camicia e le maniche della giacca.

Papà scoppia ridere mentre mamma gonfia le guance adirata, è una sua buffa caratteristica. Marcia verso mio fratello e lo conduce in camera sua per sistemare il suo look.

Papà si volta verso di me e mi sorride amorevole.

"Sembri una principessa, tesoro" dice allargando le braccia per stringermi.

Mi avvicino a lui e glielo permetto.

Non mi sento affatto una principessa ma sono molto elegante.

Mamma ha voluto che indossassi anch'io un abito viola.

È lungo, con il corpetto semplice a cuore coperto da una tela piena di brillantini scuri che risale fino alle clavicole e copre le spalle con uno scollo tondo. Stringe in vita e si apre in morbide pieghe fino a terra. Le scarpe con il tacco alto, dello stesso colore, si vedono appena.

Il mio trucco è leggermente più leggero di quello di mia madre e i capelli sono raccolti in uno chignon basso.

Mi sento abbastanza bella. Quanto vorrei che Nicolas potesse vedermi in questo momento.

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