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"Sei tornata presto" disse divertito il ragazzo dietro il bancone del bar vedendomi arrivare, mentre asciugava un bicchiere con un panno.

Feci oscillare i due drink - ormai vuoti - nella sua direzione, come per fargli intendere che avevo bisogno di un refill immediato.

"Pensavo che ti mancassi già" dissi ironica, poggiando entrambi i gomiti sul bancone ed appoggiandoci la testa. "La serata si prospetta peggiore di quello che-".

"Devi vedere la mia" mi interruppe Harry, palesandomi al mio fianco.

Ma allora era una persecuzione.

Mi irrigidii istantaneamente, togliendo i gomiti dal bancone e cercando di guardare fisso dinanzi a me mentre sentivo il suo sguardo addosso. Chiusi gli occhi per un secondo cercando di mantenere la calma.

"Per me una whisky liscio e un drink analcolico, grazie" continuò lui, rivolgendosi al ragazzo del bar che mi sembrava molto incuriosito dalla scenetta davanti a lui.

Io, invece, ero intenzionata a non rivolgergli neanche uno sguardo, come se non fosse al mio fianco a pochi centimetri da me e mi stesse fissando con quella sua faccia di cazzo.

"Quindi..." disse, giocherellando con le mani sul bancone. "Vedo che hai portato con te il coglione" continuò con tono freddo, mostrando un sorrisino ironico.

"Vedo che invece tu sei qui con la tua fidanzata incinta. Non farà male al bambino tutto questo rumore?" risposi, piccata, lanciandogli una occhiata di sfuggita e riservandogli lo stesso sorrisino amaro che lui mostrava a me.

Ringraziai mentalmente il mio barman preferito: un ora fa senza l'aiuto di quei due shot probabilmente non avrei risposto così tranquillamente.

Lui mi fulminò con uno sguardo alle mie parole.

"Non capisco cosa ci trovi in quello".

"Non sono fatti che ti riguardano".

"E' cosi... noioso" continuò, con tono di disprezzo, come se non mi avesse sentito "Potrebbe essere tuo padre".

"Bene allora potresti chiedergli qualche consiglio: tra poco ne avrai bisogno".

Presi i due drink che il ragazzo del bar mi porgeva e mi girai per andarmene. Ma Harry mi trattenne per un braccio, con sguardo feroce.

"Smettila di comportarti come...".

Scrollai forte il braccio per liberarmi dalla sua presa.
"Vai a farti fottere, Harry" lo fulminai, allontanandomi finalmente da lui.

Mi sentivo scossa ma fiera. Finalmente ero stata in grado di rispondergli come meritava. Non riuscivo più a sopportare la vista di Harry e Davina insieme, ancora di più cercando di non focalizzare il mio sguardo sulla pancia di lei o su come mi sembrava sereno mentre rideva e scherzava in mia assenza. Per di più, non avevo intenzione di sentirmi la morale su chi frequentavo per cercare di non pensare a lui...

Tornai da James con i drink promessi, cercando di recuperare la calma nel tragitto dal bar a lui; gliene porsi uno e lui lo prese riconoscente.

"Hai saldato tutti i tuoi debiti anche stavolta" disse James, divertito.

"Sembra che io abbia un sacco di cose da farmi perdonare" scossi il capo portando gli occhi al cielo e mordicchiando la cannuccia del mio drink.

BUT THE WAIT WAS WORTH IT [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora