Quella notte dormii come un sasso, mi sembrava di non aver dormito così profondamente da mesi. Mi svegliarono le luci del mattino che filtravano dalla grande finestra. Aprii gli occhi a fatica, alzandomi leggermente sui gomiti e guardandomi intorno.
Improvvisamente realizzai.
La premiazione, la serata, l'ascensore, io ed Harry, quella notte.
Il solo pensiero mi provocò un brivido dietro la schiena e mi voltai a guadare alla mia sinistra il posto vuoto che aveva lasciato. Inizialmente pensai che fosse andato via ma poi notai le sue scarpe abbandonate a terra ai piedi del letto e aggrottai le sopracciglia in una espressione incerta.
In quel momento sentii dei rumori provenire dal bagno e subito dopo Harry - bagnato fradicio - entrò in stanza con indosso solo un asciugamano intorno la vita.
"Buongiorno principessa, hai dormito bene?" disse lui, sorridente, tamponandosi i capelli con una piccola asciugamani.
Deglutii a fatica a quella visuale e annuii velocemente, tirandomi il lenzuolo un po' più sul petto.
"Puoi anche evitare; non c'è niente che io non abbia già visto" disse sicuro, accennando con il capo al mio stupido gesto di coprirmi.
Si sedette sul letto a pochi centimetri da me.
"Ho ordinato la colazione" continuò Harry, tamponandosi i capelli. "Ma intanto che arriva..." aggiunse con tono lascivo e si chinò sul mio volto, cercando le mie labbra. Non ebbi il coraggio ne la forza di resistergli. Era così bello, profumava di qualcosa di dolce e i suoi capelli bagnati mi solleticavano la fronte. Mi fece stendere sotto al suo peso ed io lo lasciai fare, mentre con una mano scostò il lenzuolo che mi copriva e mi lascio di nuovo a nudo, così esposta. Scese con le labbra sul mio collo, poi sul seno lentamente, giocando con la mia pelle; infine superò al mio ombelico e piazzò la sua testa tra le mie gambe."Harry cosa stai facendo?" dissi in un sussurro, provando ad alzarmi sui gomiti. Avevo già il respiro affannato e mi aveva sfiorato appena.
"Sto aspettando la colazione, te l'ho detto..." disse con tono innocente prima di affondare il suo volto nella mia intimità.
"Oh mio dio" sussurrai, lasciando cadere la testa sul cuscino e coprendomi gli occhi con l'avambraccio.
"No, guardami" disse lui, improvvisamente autoritario, aprendo gli occhi e guardandomi fisso.
"Voglio guardarti mentre godi" disse sicuro e mi sentii avvampare.Le sue parole e a quel tono severo e autoritario che usava con me mi facevano sciogliere. Così eseguii i suoi ordini senza fiatare.
Restai immobile, con lo sguardo puntato su di lui e la bocca semi aperta a cercare di respirare lentamente per mantenere il controllo. Lui, intanto, teneva gli occhi puntati su di me e lo sentivo sorridere contro la mia pelle quando sospiravo o gemevo più forte.Ogni tanto interrompeva i suoi movimenti e mi sentivo morire.
"Ti prego..." sussurrai piano.
"Mi preghi? Cosa vuoi da me, Bea?" disse con voce lasciva.
"...Che-che c-continui" balbettai, completamente imbarazzata, chiudendo gli occhi dopo quello che mi sembro un secolo che non lo facevo.
"Che continuo... ok, ad esempio... così?" disse lui e arrivò a toccarmi in un punto che mi fece perdere il controllo. Non riuscii a rispondere alla sua domanda perché gettai la testa all'indietro in preda ad un orgasmo devastante.
Quando riaprii gli occhi, Harry era esattamente dove l'avevo lasciato: era rimasto con la testa tra le mie gambe per tutto il tempo, osservandomi da quella angolazione. Mi sentii avvampare dall'imbarazzo.
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BUT THE WAIT WAS WORTH IT [H.S.]
Fanfiction[COMPLETA] "Bea..." mi chiamò e il suo tono mi fece fermare e voltarmi verso di lui. "Dobbiamo parlare di quello che è successo". "No, Harry, non c'è niente di cui parlare, davvero" mi affrettai a dire. "Eravamo ubriachi... entrambi. Ed è chiaro che...