La mattina dopo quando Sara si svegliò, non potè fare a meno di sorridere quando vide Severus steso accanto a sé che dormiva. Era uno di quei rari momenti in cui il suo corpo era totalmente rilassato e non sembrava imbronciato. Teneva ancora il braccio attorno alla vita della donna, nella stessa identica posizione della sera prima.
Sara si prese cinque minuti per stare lì ad osservarlo, e a sentirsi sopraffare dalla gioia. Avrebbe voluto restare accoccolata al suo petto per tutta la mattina, ma sapeva di dover scendere a preparare la colazione, perciò cercò di alzarsi senza svegliarlo.
Severus non era della stessa idea però, e rafforzò la presa attorno ai fianchi - torna a dormire...- borbottò sottovoce.
Sara sorrise e gli accarezzò la guancia- la colazione non si prepara da sola Sev -
Ricevette solo un leggero brontolio in risposta e una presa ancora più salda. L'uomo non era intenzionato a lasciarla andare.
Sara sorrise e tornò nella posizione di prima, appoggiandogli una mano sulla guancia e cominciando a disegnare dei cerchi leggeri col pollice. Severus, che ancora non aveva aperto gli occhi, si rilassò sotto il suo tocco, strusciando lentamente la guancia contro il suo palmo.
- vuoi restare così tutto il giorno?- gli chiese posandogli un bacio veloce sulle labbra.
Severus risalì lentamente la schiena, fino ad appoggiarle la mano sulla nuca - mi hai trascinato in giro per tutta la settimana, penso di meritarmi un pò di riposo - rispose, catturandole poi le labbra in un altro bacio. Sara rispose senza esitazione, sciogliendosi sotto il suo tocco e lasciandosi trasportare dai movimenti lenti delle sue labbra.
Uno dei pregi di Severus era avere uno straordinario autocontrollo e una pazienza infinita, in quelle situazioni almeno, riuscendo a portare avanti per molto tempo anche un semplice bacio prima di schiuderle le labbra e far incontrare le loro lingue. Metteva tutto se stesso in ogni singolo movimento, ogni tocco e ogni carezza, tutto per farla sentire al sicuro tra le proprie braccia. Voleva che lei sapesse che era lì per lei, e che sarebbe rimasto.
- buon compleanno! - esclamò Harry spalancano la porta e tenendo in braccio Loki.
Sara per lo spavento rischiò di mordere la lingua a Severus, ma per fortuna del professore si staccò soltanto.
- Harry!/Potter!- urlarono i due irritati, volgendo la propria attenzione al ragazzo, che se ne stava impalato sull'entrata, mentre lentamente la consapevolezza di aver interrotto un momento intimo si faceva strada nella sua mente. - scusate!- esclamò, chiudendo la porta con un tonfo e correndo giù di sotto.
Severus sospirò - alziamoci, ora sono di pessimo umore -
Sara ridacchiò e gli baciò la guancia - che novità - disse, alzandosi dal letto e stiracchiandosi - che ore sono...le 9:00- borbottò tra sè lanciando un occhiata all'orologio - colazione, poi alle 10:00 iniziamo a sistemare le valigie, a mezzogiorno mangiamo, nel pomeriggio...- continuò a parlare da sola mentre si cambiava, isolandosi nel suo piccolo mondo pieno di programmi e scordandosi della presenza di Severus.
L'uomo, abituato a ciò, si alzò lentamente e si diresse in bagno, maledicendo il giovane Grifondoro sottovoce.
Sara nel frattempo continuava a parlare, facendo avanti e indietro tra il bagno e la camera alla ricerca dell'elastico per capelli-...poi stasera dopo cena potremmo guardare un film! Devo vedere se la vecchia tv che mi sono presa funziona...-
Severus glielo porse, e lei lo prese - poi domani mattina dobbiamo alzarci presto per portare Harry in stazione. Dopodiché andremo a Hogwarts per salutare tutti e prepararci all'inizio del nuovo anno...- venne interrotta da un pizzicotto sul fianco da Severus, che la risvegliò dai suoi pensieri - ahia!-
- pensa a goderti il tuo compleanno piuttosto, al resto ci penseremo dopo -
Sara gli lanciò un'occhiataccia e si legò i capelli nel solito chignon ordinato- voglio solo evitare che Harry arrivi in ritardo al suo ultimo anno!-
- questo sarà il suo ultimo giorno se si azzarda a intromettersi di nuovo -
- suvvia, non ha interrotto niente -
Severus girò lentamente la testa verso di lei, e con altrettanta calma inarcò un sopracciglio. Anni passati accanto a Minerva stavano dando i loro frutti.
Sara ridacchiò e gli diede un ultimo bacio - scusa scusa, adesso vado a dargli una strigliata -
- mhmh-
Sara uscì dalla camera, e si fermò un attimo a guardare il corridoio del piano superiore. Severus l'aveva costretta a pulire, e ora tutti i quadri, i vasetti e i libri erano nel suo studio. Quasi le mancava quel disordine.
Sentì un profumo di cioccolato e waffles provenire dalla cucina, e si precipitò di sotto, trovando Harry che preparava la colazione con addosso il grembiule coi gatti della donna.
- eddai Harry, toccava a me preparare la colazione -
Il ragazzo le sorrise e si sistemò gli occhiali - è il tuo compleanno, siediti e aspetta - le disse.
Sara sorrise e gli scompigliò i capelli - oppure stai evitando che Sev ti ammazzi?-
Harry arrossì - scusa ancora, pensavo steste ancora dormendo -
- la prossima volta bussa, sei stato fortunato che ci stavamo solo baciando- la donna andò a sedersi, e Loki subito le salì sulle gambe, riempiendole di peli i pantaloni.
- domani rivedrai Sirius e i tuoi amici, sei contento?-
Non servì nessuna risposta. Il sorriso di Harry andava da un orecchio all'altro - non vedo l'ora. Ron si farà delle belle risate quando saprà che hai litigato con dei cervi-
Sara rise a quel ricordo. Visto che durante gli anni di scuola aveva litigato spesso con la forma da Animagus di James era abituata a rincorrere un cervo - non dire a Sirius che una scimmia ha tirato i capelli a Sev, altrimenti nemmeno i tuoi waffles ti salveranno-
Harry rise e le porse la tazza piena di cioccolata, con sopra un piccolo marshmallow a forma di gatto, e il piatto coi waffles, farciti con praticamente l'intero reparto dolci del suo frigorifero.
Si affrettò a mettere sul posto di Severus la solita tazza di caffè e la sua porzione, che al contrario di quella della donna aveva al massimo un pò di panna.
Severus fece il suo ingresso in cucina proprio quando Harry prese posto a tavola, e non si fece mancare l'occhiataccia mattutina.
- Buongiorno anche a lei professore - borbottò il ragazzo con la bocca coperta dalla tazza di the.
- Harry ha preparato la colazione - disse contenta Sara - tranquillo, non è avvelenata -
Il Serpeverde si sedette e sorseggiò il caffe - di quello ne sono sicuro, dato che Potter non sa maneggiare i veleni-
- aha - rispose il ragazzo.
Sara tirò un leggero calcio sugli stinchi a entrmabi- per oggi vi è vietato litigare, o vi faccio tornare a Londra a nuoto - dal suo tono i due capirono che non stava scherzando.
- sicura di non voler lasciare le valigie a casa prima di andare a Hogwarts?- le chiese Severus mentre si gustavano i waffles.
- incontreremo Magnus e Sebastian a Hogsmeade, affiderò a loro le mie cose - spiegò Sara, impaziente di chiedere ai due com'era andata la loro Luna di Miele - e poi devo portare dei regali ai professori-
- festeggerete prima dell'arrivo degli studenti? - le chiese Harry.
- molto probabile, conoscendo Pomona e Minerva - rispose Severus, il quale gia temeva che per i prossimi giorni avrebbe campato di torta e caffè.
- e poi inizierà il tuo ultimo anno - la donna diede qualche pacca leggera sulla testa di Harry - finalmente potrai passarne uno tranquillo-
- gia...non riesco a crederci che non dovrò rischiare la vita appena esco dal dormitorio. Quest'anno Grifondoro vincerà la Coppa delle Case e di Quidditch!-
- senza Silente per voi Grifondoro sarà molto difficile vincere la Coppa delle Case - disse Severus con un ghigno.
- scusa Harry, ma tra me Severus e Minerva c'è una scommessa in ballo, non posso tifare per te quest'anno - disse Sara. La professoressa aveva alzato la posta in gioco, decretando che il vincitore avrebbe guadagnato cento punti della casa, sottraendone cinquanta agli altri due.