- e sai qual'e la cosa che mi dà più fastidio Loki?!- urlò Sara mentre si faceva strada tra le cianfrusaglie della Stanza delle Necessità - che poi ha anche avuto il coraggio di andarsene !- prese un candelabro e lo lanciò con rabbia oltre la pila di oggetti - ARGH-
- Meow - rispose Loki mentre cercava qualcosa con cui giocare.
Sara andava avanti così da una settimana, e dato che non poteva dirlo a nessuno, il povero gatto doveva sorbirsi le sue sfuriate.
Il giorno prima se lo era quasi lasciato sfuggire con Sebastian , Magnus e Remus mentre pianificavano un modo per fare entrare tutti a Hogwarts. Appena se n'era conto si era tirata un pizzicotto.
Oltre ad avere deciso che sarebbero entrati dal passaggio di Aberforth , Sebastian aveva proposto di sequestrare l'armadio svanitore a Sinister e spostarlo in una delle case dei membri dell'Ordine, mentre quello che si trovava già a Hogwarts Sara avrebbe dovuto portarselo nei propri alloggi.
- dove cazzo è quell'armadio di merda - ringhiò tirando un calcio ad una valigia. Aveva davvero troppe domande bisognose di ricevere risposta , e quando non riusciva a trovarne una si infuriava. La infastidiva non capire.
- certo, non è il tipo da fare qualcosa per accontentarmi! - esclamò spostando un comodino - ma fin'ora non mi ha mai dato l'impressione di...insomma, provare qualcosa per me !-
Loki sbadigliò e continuò a seguirla.
- quell'uomo mi fa andare fuori di testa! In tutti i sensi possibili!- scavalcò un divano e finalemnte si ritrovò davanti all'armadio. - davvero, gli costava tanto fermarsi a spiegare tutto? Certo, non è il tipo poi romantico di questo mondo, ma voglio una spiegazione! Ne ho bisogno!- lanciò con rabbia l'incantesimo per sollevare il mobile e poi lo condusse lentamente verso il punto da dove era arrivata.
- mi stai davvero dicendo che ha messo da parte Lily? Dopo tutto questo tempo? Dopo tutto quello che ha fatto per lei e per rimediare al proprio errore?-
- Meow -
La donna sospirò e continuò a camminare - argh...ho proprio bisogno di parlare con Remus...o con Sebastian...diamine mi andrebbe bene pure Sirius !
E tra le altre cose mi sono pure scordata di parlare con la Dama Grigia...- si fermò davanti alla porta della Stanza delle Necessità e mise giù l'armadio.
Si appoggiò in maniera teatrale ad un busto di pietra li accanto e si mise a gesticolare - e mi sta pure evitando! Incredibile!-
Loki salì sul ripiano dove era poggiato il busto e si mise a giocare con la parrucca e la tiara che aveva in testa.
- sta fermo piccolo - gli tolse i suoi nuovi giocattoli dalle mani e inalò della polvere che con gli anni si era accumulata sopra, e starnutì così forte che avrebbero potuta sentirla fino a Londra. Loki prese paura e sobbalzò, cadendo dal ripiano.
Sara rimise a posto la parrucca piena di sputo e pulì la tiara - aspetta...- disse guardandola meglio. Strabuzzò gli occhi e sorrise - non ci credo ...-
- meow?-
- amico mio, sei un figlio di puttana geniale !- disse facendogli i grattini e mettendosi in tasca il Diadema di Corvonero.Severus stava tornando nel proprio ufficio dopo il solito giretto per il castello, quando ormai il sole era appena calato e gli studenti erano nelle proprie Sale Comuni. Lo rilassava camminare e non sentirli ridere o parlare di cose inutili. E poi quel silenzio lo aiutava a pensare. Stava ignorando Sara, ma solo perché voleva che fosse lei a venire da lui. Aveva fatto la prima mossa, ora era il suo turno di fare quella successiva , di prendere coraggio e andargli a parlare. Ma era passata ormai una settimana, e temeva che la donna sarebbe morta piuttosto che chiedere spiegazioni.
Stava per salire le scale che portavano al suo ufficio, quando qualcosa non ben identificato gli passò davanti più veloce di un bolide e corse fin su per le scale.
- ma che...- seguì la " cosa ", e scoprì che era Sara.
La donna tutta contenta stava mostrando un oggetto a Silente. Anche il preside sembrava contento - l'ho... l'ho trovato per puro caso ma eccolo!- urlò Sara mettendosi a saltare per l'ufficio - Harry sarà contentissimo! Anzi, preside conosce altri modi per distruggerlo oltre alla Spada di Godric?-
- ci sarebbe il Veleno di Basilisco...-
- ce n'è uno sotto la scuola giusto?-
Da come parlava, sembrava pronta a scendere nella Camera dei Segreti a passo di danza.
- penso sia morto - rispose il preside - comunque hai avvertito il giovane Harry?-
- beh, attraverso il pezzo di specchio sono riuscita a vederlo. Era bagnato fradicio e tremava, ma appena gli ho fatto vedere il Diadema ha sorriso. Poi ho anche avvertito Sebastian che l'armadio Svanitore è al suo posto nei miei alloggi - era così felice che parlava mangiandosi le parole.
- Severus, unisciti ai festeggiamenti - disse Silente senza guardare nella sua direzione. L'uomo era rimasto nascosto dietro la porta ad ascoltare la conversazione.
Sara smise subito di saltellare e cercò di nascondersi dietro la gabbia di Fanny.
Severus entrò e la guardò - congratulazioni - le disse - però se non sappiamo come distruggerlo senza l'aiuto di Potter...-
Silente si sistemò gli occhiali - beh, ci sarebbe un'altro metodo, ma non sono sicuro che la nostra Sara sappia come usarlo...- disse guardando la donna. Si vedeva chiaramente che era preoccupato.
- mi dica ! Non ho paura di qualche incantesimo oscuro !- esclamò lei uscendo allo scoperto e tirando fuori la bacchetta.
- l'Ardemonio - disse Severus incrociando le braccia - sai usarlo?-
Sara non lo guardò nemmeno - certo, per chi mi hai preso -
- vi consiglierei di andare a farlo da qualche altra parte, non vorrei rischiare di prendere fuoco - disse Silente, facendo segno a Severus che gli stava dando l'occasione per parlarle da soli.
L'uomo si avvicinò a Sara e le prese il polso - andiamo fuori -
Sara si scostò - posso farlo da sola-
- andiamo.di.fuori.- ripeté lui scandendo le parole - così potrai farmi tutte le domande che vuoi -
Sara a quel punto accettò, e lo seguì fino al Cortile.
- non hai paura che ci vediamo?- chiese lei appoggiando il Diadema a terra.
- no - rispose Severus tirando fuori dalla tasca la Mappa del Malandrino - vai tranquilla - le disse.
La donna prese un profondo respiro. Quell'incantesimo necessitava di una dose di concentrazione superiore alla media, e di incredibile autocontrollo.
- Ardemonio - disse dopo qualche minuto di preparazione, e dalla punta della bacchetta uscì così tanto fuoco da farla sobbalzare. Si riprese subito e lo puntò sul Diadema, io quale iniziò lentamente ad annerirsi, fino a venire divorato dalle fiamme. Non appena si ruppe, una nube nera fuoriuscì dall'oggetto e la colpì in pieno, facendole cadere la bacchetta di mano e di conseguenza mettere fino all'incantesimo.
Severus , con dei riflessi ben allenati ad afferrare le cose che cadevano, la prese in tempo e la fece sedere sulla fontana - qualcosa non va?-
Sara scosse la testa - niente...niente di grave, mi ha solo colta alla sprovvista -
Severus tirò un sospiro di sollievo - bene...ottimo lavoro -
Sara a quel punto gli afferrò il polso e lo costrinse a sedersi - adesso parla Sev, perché mi hai...- la donna arrossì e si morse l'interno guancia.
- perché ti ho baciata ?-
Sara annuì - pensavo... perché? Non mi hai mai lasciato intendere che io ti...piacessi - sussurrò. Si sentiva davvero ridicola a parlare come una scolaretta innamorata, ma alla fine era quello che era. Una donna che si portava quei sentimenti dai tempi di scuola, e che non aveva mai pensato come affrontarli da adulta.
Severus sospirò e si chinò in avanti, appoggiando le braccia sulle cosce - ci sto pensando da mesi ormai, e solo quando siamo andati a trovare Lily che ho capito...che lei è morta -
- oh wow - rispose Sara - ottima deduzione Sherlock -
- non mi interrompe - sbottò lui - stavo dicendo, che lei è morta. Io per tutti questi anni ho...messo a rischio la mia vita per lei e per suo figlio, solo per poter essere in pace con me stesso e chiederle scusa per quello che ho fatto. Ma quando tutto questo sarà finito, lei non sarà qui a dirmi " ti perdono ". Lei è morta, e finita tutta questa storia io...che fine farò, quando non avrò più debiti - disse Severus, tenendo lo sguardo fisso a terra - ovviamente il debito che ho nei suoi confronti non si potrà mai saldare del tutto, ma contribuire alla caduta del Signore Oscuro è già un buon passo -
- okay...dove vuoi arri-
- ti ho detto di non interrompermi! Non credere sia facile dire tutto ciò!- le urlò contro. Stava ricorrendo ad ogni briciola di coraggio che aveva in corpo per continuare a parlare. Non era facile aprirsi in quel modo - poi...poi mi sono ricordato che ci sei tu. Non è come l'ultima volta, adesso tu sei qui, e puoi aiutarmi a...trovare uno scopo per continuare a vivere, per essere felice -
- se è un modo gentile di dirmi che sono la sua sostituta...-
- interrompimi un'altra volta e ti cucio le labbea-
Sara chiuse subito la bocca.
Severus annuì e proseguì - negli ultimi mesi ho realizzato che...provo effettivamente qualcosa per te, e sta...crescendo velocemente, e mi spaventa il modo in cui cresce - si era ritrovato a pensare a come avrebbe fatto senza Sara dopo la Battaglia. Ormai le sue giornate erano composte dai suoi sorrisi, dalle sue risate, dai suoi scleri isterici e dai suoi modi strani per non farlo annoiare. Tra una partita a scacchi, una tazza di thè o il racconto di un libro che aveva letto, lei sapeva come intrattenerlo durante quei pomeriggi noiosi. Sapeva che senza tutte quelle cose, sarebbe stato vuoto; senza tutte quelle cose che lo rendevano in qualche modo felice , non avrebbe saputo come proseguire.
Questo però non glielo avrebbe mai detto.
- Lily è stata una parte del mio passato a cui terrò sempre, ma lei ora non c'è più- disse, portandosi una mano sul cuore - si sta ripetendo tutto. Quando lei se ne andava, tu restavi e mi aiutavi a superare la giornata, ogni singola volta, giorno per giorno-
Sara lo guardava con gli occhi spalancati. Non l'aveva mai sentito pronunciare parole tanto intime e...dolci, e mai avrebbe pensato di poterle udire.
- voglio essere felice - disse infine - e ho realizzato che con te lo sono -
Sara aprì la bocca per ribattere, ma Severus gliela tappò con la mano - no, non sto dicendo che sei un mezzo per poter essere felice. È un modo...tenero per dire che voglio stare con te -
Rimasero in silenzio per qualche secondo.
-ommo pammae aebbo?- chiese Sara con ancora la mano di Severus premura sulle labbra.
L'uomo la tolse e se la pulì sul mantello - parla -
Sara si prese le mani e iniziò a torturarsele così tanto da riuscire a sentire vari "crock" - quindi...tu ricambi quello che provo per te -
- non penso esista niente paragonabaile a quello che provi per me - rispose Severus con una risata amara. Lei lo amava così tanto da restargli vicino dopo che aveva ucciso qualcuno, così tanto da continuare a vedere un lato buono in lui. Così tanto da lasciarlo andare perché sapeva che amava un'altra.
- okay ma...-
- si - rispose Severus senza lasciarla finire - e se tu pensi che io me lo meriti...- si fermò quando sentì le sue mani prendergli il viso e alzarlo verso di lei. Poco dopo si ritrovò le sue labbra contro le proprie.
La prima cosa che gli venne da pensare fu che erano morbide e dal sapore schifosamente dolce, probabilmente per tutti gli zuccheri che ingeriva; la seconda che gli piaceva il tocco gentile delle sue mani sulle proprie guance.
Quando Sara fece per staccarsi , la avvicinò a sè mettendole una mano dietro la schiena e la baciò nuovamente , prendendo il comando della situazione.
Aveva sempre immaginato il suo primo bacio con Lily sotto il sole, magari sotto l'albero dove andavano sempre a giocare da bambini , e non di notte, nel Cortile della scuola e con il rischio di venire beccati dall'intero corpo insegnati che, come se non bastasse, lo avrebbe fatto fuori prima di dargli il tempo di dire " a ".
Quanto si separarono, ringraziò il buio per impedire a Sara di vederlo bene in faccia. Probabilmente era rosso come lo stemma dei Grifondoro.
- wow...- fu la prima cosa che disse Sara , e sulle sue labbra si formò un largo sorriso - meglio di quello che mi ero immaginata-
- davvero ?- chiese lui inarcando un sopracciglio.
Sara gli diede una pacca sul letto - ehi, io lo sto aspettando da quasi ventitré anni , tu da qualche settimana -
- e come te lo eri immaginato sentiamo -
Sara gli tirò un'altra pacca e si girò dall'altra parte - nella Torre di Astronomia...-
Severus stava per prenderla in giro, ma il bruciore al braccio sinistro lo costrinse a imprecare e a stringerselo con la mano destra.
Sara scattò subito in modalità d'attacco - che succede?!-
- lo hanno chiamato - rispose Severus - questo significa...-
- che Harry è qui - concluse Sara sussurrando.
Severus si alzò e tirò fuori la Mappa - andiamo a cercarlo, devo assolutamente parlargli prima dell'arrivo del Signore Oscuro -
Sara gli prese la Mappa dalle mani - aspettami davanti al Gargoyle, vado a prenderlo io. Mi seguirà poi volentieri se non ti vede -
Severus non deve obiezioni e corse nella direzione opposta alla sua.
Sara trovò Harry in pochi secondi, e corse verso il settimo piano, diretta all'entrata della Stanza delle Necessità.
Quando arrivò , trovò i Carrow che perlustravano il corridoio. Probabilmente Harry si era nascosto col mantello dietro una delle armature.
Sara lo disarmò e li mise al tappeto rapidamente, per poi chiuderli in uno degli sgabuzzini di Gazza.
- Harry!- lo chiamò, e pochi secondi dopo il ragazzo si tolse il mantello e la abbracciò - Sara!-
La donna ricambiò l'abbraccio e lo strinse ancora più forte - per fortuna stai bene !-
- gia, Aberforth ci ha aiutati ad entrare a Hogwarts con il passaggio del quadro. Ron e Hermione sono andati a cercare qualcosa per rompere la Coppa di Tassorosso - rispose il ragazzo - hai distrutto il Diadema? Perché ci siamo fatti fregare la spada da Unci Unci...-
Sara per quella volta non lo sgridò. Aveva cose più importanti da fare - l'ho distrutto si, adesso seguimi - gli prese il polso e partì a passo di carica verso l'ufficio del preside.
Durante il tragitto mandò dei Patronus a tutti quelli dell'Ordine per avvertirli di andare ad Hogwarts.
- dove stiamo andando?!- le chiese Harry.
- sta tranquillo, fidati di me- rispose lei sorridendo.
Quando arrivarono davanti al Gargoyle però, videro per pochi secondi Severus che volava via dalla finestra avvolto da una nube nera, e la McGranitt che sfoggiava un sorriso soddisfatto - e non mettere più oeide in questa scuola assassino!-
- Minerva!- urlò Sara - che è successo?!-
- abbiamo caccisto via Piton - rispose Vitious , dando il cinque alla Sprout.
Quando la Grifondoro vide Harry, Sara giurò di averla vista trattenersj dal volerlo abbracciare. Invece si limitò come al solito a mantenere una posizione dignitosa e il solito sorriso - bentornato Potter -
- buonasera anche a lei professoressa -rispose il ragazzo ricambiando il sorriso.
Sara si calmò in pochi secondi. " Gli diremo tutto dopo la Battaglia " si disse per calmare il cuore. Temeva le sarebbe saltato fuori dal petto, e non per il bacio di pochi minuti prima.
- adesso che si fa?- chiese Lumacorno alla professoressa. Stava tremando come un enorme budino, e si asciugava il sudore dal collo e dalla fronte per il nervosismo.
Minerva guardò tutti i presenti e si sistemò gli occhiali - adesso ci prepariamo all'arrivo di Voldemort -