- paura, Potter ?-
Harry si girò , ritrovandosi davanti gli occhi di Draco che lo fissavano - ti piacerebbe - rispose con un sorriso. ( no rega, non ci butto pure la drarry ) - sei riuscito a venire alla fine - disse sollevato.
Draco scrollò le spalle e si sistemò il completo - mia madre ha insistito -
- e ha fatto bene !- esclamò Sara, contenta di vedere che Draco stesse bene, e rigirando Harry verso di sé, cercando di sistemargli i vestiti - hai fatto a cazzotti con un troll mentre ero in bagno?!- esclamò esasperata - tra una settimana avrai diciotto anni, e non riesci ad allacciarti una cravatta -
Harry riuscì a sentire chiaramente le risate soffocate dalla mano di Draco dietro di sé.
- eddai, sta meglio con un aspetto trasandato - rispose Sirius mentre si scioglieva il papillon e lo legava ad una delle armature. Si aprì i primi bottoni della camicia e si sciolse i capelli - visto? Io sto molto meglio -
Sara gli lanciò un'occhiataccia - tu non sei il Prescelto, non devi tenere un discorso insieme al Ministro della Magia davanti ai maghi più illustri del Regno Unito!-
Harry deglutì - grazie per la poca pressione -
- scusa Harry - Sara frugò nella propria borsa e gli porse una fiaschetta - questa dovrebbe calmarti -
- cos'è, alcool?- chiese Sirius.
- una pozione, razza di botolo pulcioso -
Sirius inarcò un sopracciglio, dopodiché le sfilò la borsa e la diede all'armatura - e tu ti porti le pozioni al ballo?-
- non si sa mai - rispose la donna , asciugandosi i palmi delle mani sudati sulla gonna del proprio abito. Era nervosa, forse anche più di Harry.
Draco diede una pacca sulla spalla al ragazzo - beh, non vedo l'ora di vedere la tua figuraccia colossale Potter -
L'altro ridacchiò in risposta - andrò bene solo per non darti questa soddisfazione Malfoy -
Sara diede un'ultima sistemata a Harry - smettetela di flirtare. Draco, fila da tua madre, Harry, fila da Minerva, Sirius, io e te filiamo dai nostri compagni -
Lei e Sirius accompagnarono Harry dalla McGranitt, vestita con un semplice abito scozzese rosso , con una fascia color oro che le copriva le spalle - sei stranamente puntuale - disse quando vide Harry avvicinarsi.
- Certo, Sara è un orologio svizzero - rispose Harry. Prima di seguire la preside, lanciò un ultimo sguardo ai suoi padrini, infondendosi coraggio.
Sara prese Sirius per il braccio e lo portò di fuori - andiamo -
La Sala Grande si era rivelata troppo piccola per ospitare tutta la gente che voleva vedere il Prescelto, e quindi avevano organizzato il tutto all'aperto, sulla Riva del Lago Nero. Sotto un tendone, a cui avevano applicato un incantesimo di estensione, vi erano il cibo e le bevande, una pista da ballo e un palco per la musica, mentre all'esterno erano state disposte file e file di panche per gli ospiti, i quali avrebbero ascoltato prima il nuovo Ministro della Magia, Kingsley Shacklebolt, e infine Harry.
- eccovi qui - disse Remus , che li aveva aspettati a metà strada. Non appena vide il modo in cui era conciato Sirius sospirò, per poi sorridere e abbottonargli solo la camicia - sei impossibile -
- però sto una favola -
Sara, sul punto di una crisi di nervi, spinse entrmambi verso la zona degli invitati- si si, adesso andiamo -
I primi che trovarono durante il tragitto furono gli Weasley. Ron si era seduto in prima fila, per dare sostegno morale a Harry, mentre Fred e George si stavano beccando una strigliata dalla madre. - se succede qualcosa di strano, o esplosivo, vi riterrò personalmente responsabili!- esclamò esasperata mentre li sistemava. Percy affiancava Kingsley, e cercava di tenere un'aria dignitosa e per nulla tesa. Arthur stava parlando con Magnus, il quale stava esibendo la protesi che gli avevano costruito per il braccio. Sebastian accanto a lui alzava gli occhi al cielo ogni cinque secondi per quanto fosse vanitoso il fidanzato.
Sara girava la testa da una parte all'altra , alla ricerca di un Serpeverde dal naso ricurvo.
Remus lo notò , e le diede qualche pacca sulla spalla - si sarà seduto da qualche parte -
Sirius si alzò sulle punte e rise - è seduto accanto a Hagrid , sembra molto annoiato -
Sara accelerò subito il passo, rischiando anche di inciampare su qualche sasso per colpa dei tacchi. Non erano alti come quelli di Fleur o della Signora Delacour, ma riuscivano comunque ad attentare alla sua vita.
- eccoti qui - la salutò Severus con tono sollevato, così da poter finalmente sfuggire alle chiacchere del mezzogigante. Portava ancora le bende attorno al collo, ma erano ben coperte dal colletto della camicia. Sebastian, ricorrendo a tutto il suo vocabolario di imprecazioni , era riuscito a sistemargli i capelli. Era quasi irriconoscibile, col il codino basso dall'aspetto per niente unto.
- scusa, stavo sistemando Harry - rispose Sara sedendosi accanto a lui a appoggiando la testa sulla sua spalla - sono esausta...-
Severus le mise un braccio attorno alle spalle - potevi evitare di stare alzata tutta la notte a scegliere cosa mettere -
- è una giornata importante ! Non potevo venire con addosso...che ne so...Un poncho!- esclamò gesticolando. Si massaggiò le tempie e sospirò. Aveva bisogno di una vacanza da tutta quelle organizzazioni e feste in onore di Harry.
Severus le accarezzò il braccio - alla fine hai fatto un buon lavoro - disse, guardando l'abito che aveva scelto. Era a un abito nero senza maniche , con la gonna che sul davanti arrivava fino alle ginocchia, per poi scendere fino alle caviglie sulla parte posteriore. Come quando era a scuola, per le feste di Lumacorno, aveva scelto dei motivi che ricordassero la Sala Comune dei Corvonero, con decori a forma di stelle, lune e costellazioni. Per un attimo gli parve di vedere qualche costellazione muoversi. Gli stivali, consigliati, anche se lui avrebbe detto che le erano stati imposti , da Magnus , le arrivavano poco sotto il ginocchio, e Severus non riusciva a capire come non facesse a soffocare. Lui stava morendo di caldo con solo la camicia su.
Non poteva nemmeno arrotolarsi le maniche, dato che temeva una reazione negativa da parte di tutti i presenti, e quindi di conseguenza un crollo nervoso da parte della compagna.
- quanto dovremmo stare qui? Voglio andare in un posto fresco - le chiese sottovoce, dato che il discorso stava per iniziare.
- dipende se Harry la tirerà per le lunghe o no - rispose lei sussurrando.
- spero per lui che ci metta poco, altrimenti appena torna a scuola lo terrò in punizione per tutto l'anno -
- provaci e mi senti -
Qualcuno accanto a loro interruppe la conversazione con un colpo di tosse. Si girarono e videro la McGranitt che , dall'altra parte della fila di panche , lanciava ad entrambi uno sguardo di avvertimento.
Era meglio per loro ascoltare in silenzio il discorso.