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Stava andando tutto bene.
Erano quasi a fine anno scolastico, e con il piacere di studenti e professori niente aveva attentato alla loro vita, tranne forse qualche volta la McGranitt alzatasi col piede storto. Quelli del settimo anno si stavano preparando per i M.A.G.O, quindi di conseguenza Sara era sfinita, essendo la loro insegnante per le ripetizioni nel tempo libero.
La sera rientrava nei propri alloggi e senza nemmeno togliersi le scarpe crollava sulla superficie più prossima alla porta. Una volta Severus la trovò svenuta sul tavolino davanti al divano, e senza farsi alcuna domanda preparò un caffè per entrambi.
Severus dal canto suo non era messo meglio, tra esami da preparare e lo stress che si portava perennemente dietro per via di un progetto che aveva in mente. Doveva aspettare fino ai M.A.G.O, o era sicuro che Sara l'avrebbe lanciato fuori dalla finestra, dritto nel Lago Nero. E inoltre doveva stare attento a non farsi scoprire, quella era la parte più difficile.

- non vedo l'ora che arrivino le vacanze...- borbottò Sara sbattendo la fronte sul tavolo, facendo quasi cadere la tazza di cappuccino.
Severus tornò coi piedi per terra e la guardò - in confronto al Giappone questa dovrebbe essere una passeggiata per te -
- no! Lì gli esami sono organizzati diversamente !- ribattè alzando di scatto la testa. Due profonde occhiaie si erano stabilite sotto i suoi occhi, dandole l'aspetto di un morto vivente.
- beh ma non è il primo anno che insegni qui, dovresti esserci abituata -
Sara sbuffò così forte da fargli volare tra le mani il compito di Alchimia - caro, devo ricordarti che il mio primo anno qui sono stata licenziata? E che nel secondo ci siamo quasi ammazzati? Oppure l'anno scorso, quando ti ho salvato le chiappe?- disse alzando sempre di più il sopracciglio ad ogni domanda.
Severus se la rise sotto i baffi - sei più sfortunata tu della cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure-
La donna alzò gli occhi al cielo, ma fallì nel nascondere un ghigno divertito - grazie, mi serviva proprio la presa in giro della buonanotte - sbadigliò e fece qualche carezza al gatto, che per tutto il tempo era rimasto a farle da borsa dell'acqua calda sulle cosce.
Severus mise da parte le due montagne di scartoffie -non ne posso più, se leggo ancora una volta che la cottura in umido e la cottura al vapore della mandragola sono uguali mi scoppierà il cervello - borbottò alzandosi e stiracchiandosi. Sara sentì chiaramente la sue ossa scricchiolare come se fossero in un mortaio.
Erano entrambi sfiniti e non ce la facevano più, l'unica azione possibile era andare a dormire e sperare di prendere sonno il prima possibile.
- andiamo a dormire?- gli propose la donna alzandosi a sua volta e appoggiando il gatto sulla sedia. Si passò le dita tra i capelli, e si rese conto di quanto fossero unti. Non ricordava l'ultima volta che li aveva lavati per bene per via dello stress.
Severus annuì e dopo un lungo sbadiglio rispose - finalmente sento qualcosa di intelligente-
Dopo essersi cambiati e infilati sotto le coperte assunsero la solita posa per dormire.
Sara cercò di prendere sonno, lasciandosi alle spalle il lavoro della giornata, ma sentiva che c'era qualcosa che non andava; Severus era troppo rigido.
- stai pensando a qualcosa?- gli chiese senza nemmeno aprire gli occhi. Sentiva che l'uomo stava osservando il soffitto.
Severus non rispose, sperando di poterla ingannare, ma i suoi muscoli si erano tesi ancora di più, e lei lo percepì.
- c'è qualcosa che ti preoccupa?- gli chiese ancora, accarezzandogli lentamente il petto nel tentativo di calmarlo.
L'altro sospirò - no...stavo solo pensando ad alcune cose-
- che tipo di cose?-
- del tipo che non devi preoccuparti, davvero -
- sul serio...?-
- sul serio, fidati di me - girò leggermente la testa e la lasciò un bacio sulla fronte.
- sai che mi preoccuperò comunque, vero?-
- purtroppo lo so - rispose ridacchiando. Chiuse finalmente gli occhi, sperando che tutto sarebbe andato per il verso giusto, almeno per una volta.

- andrà tutto male -
- Sirius!- Remus gli diede un coppino e sospirò, guardando poi verso il loro ospite - cosa ti porta qui Severus? Non dovresti essere occupato con gli esami?-
- o con Sara ~?-
Remus gli pestò il piede così forte da farlo imprecare - Sirius. - sibilò a denti stretti.
- immagino che questo interessamento alla mia vita amorosa sia dovuto al fatto che la tua scarseggia, Black - rispose Severus, pentendosi di essere lì invece che a Hogwarts con Sara. Stava già correndo un grosso rischio mancando.
Il lupo sospirò - allora, calmiamoci e cerchiamo di non far partire una rissa. Severus, spiegaci bene le tue intenzioni -
Severus si schiarì la voce, leggermente imbarazzato - Sara si confidava con te durante gli anni di scuola sulla cotta che aveva per me, vorrei che mi raccontassi come si immaginava l'idea che vi ho proposto -
Sirius si morse la mano per non ridere.
Remus invece sorrise. Mai si sarebbe aspettato in tale livello di preoccupazione da parte di Severus - fidati, le sue fantasie erano molto teatrali...ma avevano una cosa in comune -
- cioè?- rispose l'altro.
- riguardava qualcosa di personale, che condividevate solo tu e lei-
Sirius alzò gli occhi al cielo - un pessimo carattere?-
Remus gli tappò la bocca - posso solo dirti che, nonostante io mi sia sorbito i suoi piagnistei, nessuno la conosce meglio di te Severus -
-mmh mmh - commentò Sirius dietro la mano del marito, per poi leccargliela e fargli lanciare un gridolino disgustato.
- ugh Felpato!-
- ieri non ti è dispiaciuto avere la mia lingua addosso Lunastorta~ -
Severus si alzò di scatto sbattendo le mani sul tavolo - ricevuto il messaggio, non ho intenzione di assistere ai vostri flirt - disse uscendo dal salotto a passo svelto.
- buona fortuna!- si sentì urlare mentre usciva e si smaterializzava ai confini di Hogwarts.
Ne aveva proprio bisogno al momento.

○AFTER ALL THIS TIME○Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora