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Sentiva le sue mani vagare libere sul proprio corpo. Prima le stavano accarezzando le guance, ormai tinte di un rosso accesso, successivamente si erano soffermate sui seni , strappandole qualche verso di piacere, ed infine le avevano stretto i fianchi, mentre la figura sopra di lei si faceva spazio tra le sua gambe. Non poteva vederla, ma sentiva che era imponente, e l'odore di whiskey e pergamena la stava mandando in estasi. Riusciva a sentire il suo membro premere contro la propria femminilità. L'attesa la stava uccidendo. Lo desiderava dentro di sé, voleva sentire la sua presenza.
La figura diede una spinta, penetrandola fino in fondo....

- aah!- Sara spalancò gli occhi. Stava sudando freddo e aveva il fiatone. Aveva di nuovo fatto quel sogno.
- vaffanculo - sussurrò alzando le coperte e vedendo che il lenzuolo era bagnato.
Si alzò controvoglia e andò a farsi una doccia fredda, nonostante fosse Gennaio e lei vivesse nei sotterranei. Mentre si beava della sensazione dell'acqua fredda che le scivolava addosso, riusciva a sentire quelle mani mentre partivano dalle spalle, poi scendevano sempre più giu, fino a fermarsi tra le gambe. Voleva sentire ancora una volta quelle dita affusolate che si muovevano dentro di lei, strappandole dei gemiti lussuriosi.

- hai un aspetto terribile - le disse Severus quando si incontrarono fuori dai rispettivi alloggi per andare a fare colazione.
- buongiorno anche a te Sev - gli porse un pacchetto - e tanti auguri -
Severus parve sorpreso all'inizio - grazie - disse accettando il pacchetto. Era ovviamente un libro. Poi tornò guardare le occhiaie di Sara, chiedendosi se anche lei aveva fatto un incubo. Lui aveva rifatto quello del treno. Sara e Lily sparivano, lasciandolo da solo in un treno buio, circondato dai Mangiamorte, mentre loro se ne stavano nel vagone successivo, dove lui non sarebbe mai entrato.
- incubi?-
- se cosi si possono chiamare...- disse lei, ripensando al suo sogno, venendo subito dopo investita da una vampata di calore.
- tra qualche giorno torneranno quegli odiosi mocciosi, e io dovrò dare lezioni private a Potter -
- potevi rifiutare e dare il compito a me -
- tu sei tenera con lui. Serve disciplina e nessuna pietà quando si insegna l'Occlumanzia. Mi ricordo gli insegnamenti di Sebastian. Se gli insegnassi tu, lui non imparerebbe nulla -
- quindi sei preoccupato per lui - Sara gli sorrise, ricevendo un'occhiataccia. - preoccupato per lui? Io?-
- si -
- stronzate -
- meno cinque punti a Serpeverde per il linguaggio professore -
Severus le diede una pacca in testa col libro, facendola ridere. Ormai aveva la sua risata in testa da quante volte l'aveva sentita, e avvolte riusciva a sentirla quando usava del sarcasmo con i suoi studenti. Avvolte vedeva anche il suo sorriso.
Arrivati in Sala Grande, Severus ricevette gli auguri anche dai suoi colleghi. Al centro della tavola spiccava un'enorme torta panna e fragole. Severus guardò male Sara. Non aveva mai detto ai suoi colleghi la data del suo compleanno appunto per non doverlo festeggiare. Odiava farlo.
- avresti dovuto dircelo !- lo riprese Minerva mentre distribuiva la torta. Nonostante il tono serio da madre, non riusciva a nascondere un sorriso.
- vedo con gioia che la nostra cara ragazza ha preparato una delle sue squisite torte - esclamò contento Silente mentre entrava in Sala Grande. Fortunatamente la Umbridge non diede segno di voler unirsi a loro.
- per quanto si fermerà professore?-
- partirò tra poco, prima lasciami gustare questa torta Minerva - Silente sorrise e insieme agli altri professori fece i complimenti a Sara.
- tuo marito sarà un uomo davvero fortunato !- disse tutta contenta la Sprout - è strano che tu non abbia una sfilza di ammiratori -
Sara quasi si strozzò con la propria saliva - macché!-
- io dico di si. La tua cucina è ottima, sei davvero gentile , anche severa, e sei davvero una bella donna - disse Minerva - e sopratutto non ti fai mettere i piedi in testa ! - aggiunse ricordando lo schiaffo alla Umbridge.
Sarà arrossí e si coprí il viso con le mani.
Severus accanto a lei mangiava la torta impassibile, domandandosi però come mai lei non si fosse ancora sistemata. Di certo qualche uomo le aveva fatto la corte. O donna. Ai tempi di Hogwarts erano molti gli studenti che la fermavano per i corridoi, ragazzi e ragazze. Sara non si faceva tanti problemi in fatto di genere, diceva sempre che l'importante erano i sentimenti verso la persona, non il suo sesso. Se amava il comportamento di quella persona e come era, non le importava se era una femmina un maschio, l'importante è che la rendesse felice.
- non...non sono interessata al momento - sussurrò Sara.
- non mi pare fossi cosi riluttante al quinto anno con Camilla Hughes - disse Severus con un ghigno. Camilla era una sua ex compagna di Serpeverde.
- era una ragazza davvero simpatica, che mi aveva chiesto di uscire a San Valentino. Era una innocente uscita tra amiche !- ribattè Sara tirandogli un pugno leggero sul braccio.
- lei non aveva intenzioni tanto innocenti, fidati- Regulus era venuto a riferirgli un giorno una conversazione che aveva " origliato casualmente " di Camilla e le sue amiche. Sembrava che la ragazza volesse proprio portarsi a letto Sara rifilandole una pozione d'amore. Allora i due avevano fatto in modo che ciò non accadesse, sabotando l'appuntamento.
- possiamo evitare di fare questi discorsi mentre mangiamo?- li riprese Vitious, mentre Hagrid e la Sprout erano arrossiti davanti alle rivelazioni su Sara. Silente invece sembrava davvero contento - l'amore non fa distinzioni, che cosa meravigliosa -
- concordo - disse Sara.
- complimenti per la torta, davvero squisita - aggiunse il preside - Severus, una donna cosi sarebbe da sposare -
Stavolta fu Severus a strozzarsi con la propria saliva, e guardò con fare interrogativo il preside. Lui era a conoscenza dei suoi sentimenti per Lily, perciò perché dirgli quello? Sara accanto a lui era arrossita ancora di più. Che il preside fosse a conoscenza di tutto?
- scusa ragazzo mio , ma devo andare - disse Silente alzandosi da tavola, portandosi dietro un piattino con una fetta di torta - sfortunatamente dopo la fuga di massa da Azkaban, c'è del lavoro da fare -
- uma di abba?- chiese Sara con la bocca piena di torta.
Minerva le passò la Gazzetta del Profeta con un'espressione grave in volto - non volevamo fartelo leggere...-
- perché?- domandò la donna prendendo il giornale. Non riconobbe nessuno sei Mangiamorte, tranne uno- David Bane ...-
- non è tuo padre ?- chiese Severus, il quale non ricordava l'uomo tra i Mangiamorte - non mi pare fosse un seguace di Voldemort -
- è stato mandato li per omicidio - disse secca Sara alzandosi di scatto e uscendo a passo spedito.
- Expecto Patronum - dalla bacchetta uscí un gatto d'argento - Magnus, spero tu abbia messo in sicurezza la casa, David è fuggito - disse al Patronus, che forse fuori dal Castello.
- che storia è questa , avevi detto che era sparito - disse Severus, che l'aveva inseguita. Non aveva mai conosciuto i genitori di Sara, e ogni volta che le faceva delle domande al riguardo le cambiava argomenti. Nemmeno Sebastian e Magnus gli avevano detto qualcosa.
- io...non ora Sev , torna a festeggiare , io ho delle cose da sbrigare - non sorrideva, anzi , sembrava spaventata. Le era calata un'ombra sul volto.
- quante cose mi stai nascondendo - disse secco Severus afferrandole il polso - pensavo ti fidassi -
- lasciami Sev , va tutto bene - si girò verso di lui sorridendo , e il Serpeverde si accorse solo in quel momento di quanto fosse falso. Lui, l'uomo che era riuscito ingannare Voldemort, uno degli Occlumanti migliori del mondo magico, si era fatto fregare dall'affetto che provava per Sara.
- a domani - Sara si staccò dalla presa su Severus e andò nei sotterranei.

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