- forza pigroni muovetevi!- esclamò Sara tutta contenta mentre correva su per il sentiero. Dietro di lei, Harry e Severus avanzavano annaspando e reggendosi ai bastoni. Il ragazzo era stato costretto a seguirli, dato che Sirius e Remus erano in Luna di Miele, stessa cosa per Magnus e Sebastian.
- appena ci fermiamo la ammazzo...- borbottò Severus asciugandosi il sudore dalla fronte. Stavano camminando da almeno un'ora, e non c'erano alberi a proteggerli dalla luce del sole.
- avrei preferito andare con Sirius...- borbottò invece Harry, maledicendo Sara per non averlo lasciato a casa da solo o dagli Weasley.
Quando finalmente arrivarono in cima, i due crollarono a terra sfiniti, mentre Sara si stiracchiava - eccoci arrivati! -
- dove?!- domandarono esausti Harry e Severus.
- alla scuola di Mahoutokoro!- esclamò la donna, indicando l'imponente palazzo di giada davanti a loro.
Poco distante da loro , un Tuono Alato atterrava su una apposita piattaforma, facendo incavolare ancora di più i due - saremmo potuti venire fin quassù volando?!- chiese Harry con tono esaurito.
La donna rise e si tolse la giacca - si, ma volevo farvi vedere la vista stupenda dell'isola di Minami Iwo Jima!- rispose , salutando gli uomini che si occupavano delle Creature.
- io la ammazzo - sussurrò Severus - potevo restarmene a casa a leggere...-
- in quel caso saresti rimasto da solo con Harry per due settimane !- gli fece notare Sara mentre avanzava verso la scalinata che portava all'entrata.
- un sacrificio che avrei compiuto, pur di non faticare così tanto!- ribatté Severus, alzandosi a fatica e seguendola. Harry lo seguì e imprecò sottovoce. Sara aveva promesso ad entrambi che sarebbe stata una bella vacanza , e invece da quando erano arrivati non avevano fatto altro che camminare e venire attaccati da cervi e scimmie nei parchi.
Fortunatamente le scale non erano troppe, altrimenti l'avrebbero maledetta fino alla fine dei suoi giorni. Dovevano ammettere però, che era davvero una vista mozzafiato. Un edificio completamente di giada, con decorazioni dorate e dei tori lungo la scalinata e davanti all'entrata, circondato da delle mura al cui interno erano racchiusi dei magnifici giardini, pieni di alberi di ciliegio e laghi pieni di carpe.
- mi ricorda perché siamo venuti qui?- chiese Harry a Severus, mentre si guardava intorno meravigliato. Ancora una volta si sorprese di quanto fosse debole di fronte ai luoghi magici, e a quanto fosse ancora facilmente impressionabile dalla magia.
- perché vuole festeggiare il suo compleanmo qui , e farci vedere dove ha vissuto per diciotto anni- rispose Severus, cercando di assumere un aria severa e decorosa più si avvicinavano.
- e come mai ha accettato? Non mi sembrava tipo da viaggi -
- me lo ha chiesto durante la tua festa di compleanno, Potter, ero brillo -
- ooh, ora si spiegano molte cose -
Quando finalmente arrivarono in cima, trovarono Kuroi e Sara che si salutavano con un inchino. Quando l'uomo li vide sorrise e si avvicinò, facendo scivolare la lunga veste sul pavimento - signor Potter! Che piacere rivederla , sono felice di sapere che non si è fatto nulla - disse inchinandosi. Harry fece per porgergli la mano, ma Severus gli tirò una sberla in testa per fargli capire che doveva inchinarsi anche lui.
- io e alcuni dei miei colleghi abbiamo preso parte, una battaglia spaventosa - aggiunse Kuroi, indicandosi le mani e le braccia bendate.
- non...non ci sono stati dei morti, vero?- chiese Harry.
- no, stia tranquillo, noi di Mahoutokoro siamo maghi molto abili - dopodiché l'uomo sembrò notare Severus, e spalancò gli occhi - e lei dev'essere Severus Piton! Sara ci ha parlato molto di lei durante il suo soggiorno qui da noi - alle spalle di Kuroi, Sara si era voltata dall'altra parte, così da non farsi vedere in faccia mentre arrossiva - non la smetteva un attimo! " Severus di qua, Severus di la "-
- fa così anche adesso, non si preoccupi - rispose Severus , ricordandosi di prenderla in giro più tardi.
- e ho saputo che l'hanno anche definito eroe di guerra, congratulazioni!-
Severus scrollò le spalle - eroe mi pare esagerato, ma non ho voglia di dare loro spiegazioni, perciò li lascio dire quello che gli pare -
Kuroi gli diede delle pacche sulle spalle, dopodiché spalancò le porte del palazzo , e fece segno loro di entrare.
Sara dovette tirare delle sberle ad entrambi sulle spalle - le scarpe - sussurrò, togliendosi gli stivali e salendo sul tatami, sfoggiando dei calzini imbarazzanti coi gatti.
Harry rimase qualche secondo ad ammirare gli interni, le lanterne sospese in aria e i bambini che camminavano per i corridoi coi loro kimono rosa. Molti di loro dovevano avere come minimo otto anni.
- gli studenti iniziano a frequentare la scuola a sette anni, e solo a undici iniziano ad alloggiarvi- spiegò Sara ,vedendo che sia lui che Severus erano confusi.
Seguirono Kuroi lungo i corridoi. Molti alunni si sporsero dalle aule per vedere i nuovi arrivati, dato che non erano abituati ad accogliere degli stranieri nella loro isola.
- è un peccato che i suoi alunni più anziani si siano diplomati...ma ho mandato loro un invito. Sono sicuro che non vedono l'ora di salutarla - disse Kuroi. Lui e Sara se ne stavano davanti a parlare, lasciando gli altri due indietro.
Harry cercava di non inciampare sui numerosi gatti che dormivano lungo i corridoi, mentre Severus di non sbattere la testa su qualche lanterna, essendo più alto della media.
Quando Sara gli aveva proposto di fare un salto a Mahoutokoro, aveva pensato che volesse solo fargli visitare qualche tempio e che poi sarebbero tornati a casa, invece aveva visto che la donna voleva far fare a lui e a Harry, che si era aggiunto più tardi per un imprevisto, un vero e proprio giro turistico. La cosa non gli dispiaceva, ma lo infastidivano le occhiate che gli abitanti gli lanciavano. Per un attimo, molto breve , compatì Harry.
Il ragazzo al contrario era emozionato. Oltre alle due scuole che erano venute al Torneo Tremaghi non aveva avuto modo di conoscerne altre. E poi voleva provare a giocare con dei giapponesi a Quidditch.
Kuroi li guidò fino al giardino sul retro del palazzo, dove almeno un centinaio di studenti se ne stavano disposto in file ordinate. Le loro divise andavano dall'oro a altri colori , e sembrava o avere tutti l'età di Harry, anche se il ragazzo non riusciva a dirlo con certezza. Sembravano tutti uguali.
Ai lati delle file vi era il corpo insegnanti. Non appena videro Sara, tutti si inchinarono e la salutarono in coro. La donna con le lacrime agli occhi corse ad abbracciarli, rischiando anche di cadere.
Severus rimase a guardare come tutti la salutavano calorosamente, dandole addirittura dei regali. Pensò che per diciotto anni era sempre stata così, circondata da persone che la stimavano e le volevano bene come insegnante. Eppure lei per tutti quegli anni aveva continuato a pensare alla sua vecchia vita in Inghilterra, dove aveva passato un infanzia da incubo, aveva amato una persona per sette anni senza venire ricambiata, e dove aveva solo quattro amici, due dei quali morti. Davvero non capiva perché era voluta tornare lì...certo, glielo aveva chiesto Silente, ma molti avrebbero preferito avere un posto sicuro dove stare, invece di prendere parte a una guerra. Invece lei era tornata per aiutarli...per aiutare lui.
- le vogliono davvero bene...- sussurrò Harry, vedendo come la donna si era gettata in un lungo racconto, in giapponese, di quello che era successo negli ultimi tre anni.
- è difficile non volergliene - rispose senza accorgersene Severus, ricordando le parole che Remus gli aveva detto anni prima.
Harry annuì, poi quando vide che alcuni studenti lo stavano fissando temette che lo avrebbero tirato in mezzo, invece Sara disse loro qualcosa e quelli smisero di fissarlo.
Kuroi tirò una gomitata ad entrambi - signor Piton, se vuole può farsi un giro mentre io mostro al Signor Potter il nostro campo di Quidditch -
- mi faccia strada - disse Harry , ritrasfigurando il bastone che aveva utilizzato per la salita nella sua vecchia Firebolt.
Kuroi sorrise e lo guidò verso un'uscita secondaria, mentre Severus tornava dentro il castello.
Trovava strana la presenza degli studenti durante l'estate, ma si ricordò che Sara un tempo gli aveva detto che i giapponesi avevano orari strani.
Girovagò a lungo, scontrandosi spesso con dei bambini che, dopo averlo visto, scappavano via urlando il nome di qualche mostro. Molti studenti più grandi , invece, quando lo videro si inchinarono, per poi chiudersi a riccio e bisbigliare qualcosa. Severus pensò che nessuno dei suoi studenti si era mai inchinato al suo passaggio. Avrebbe rimediato a ciò.
Ad un certo punto, sicuro di essersi perso, provò a fermare uno degli studenti più grandi. E a chiedere informazioni per tornare dalla " professoressa Bane ". Quelli, sentendo il nome Bane, si illuminarono e gli fecero segno di seguirli.
" Saranno svegli quanto vogliono, ma il loro inglese è pessimo" pensò mentre li seguiva fino ad un aula.
- mocciosi, avete sbagliato...- tentò di dire loro, ma i due studenti che l'avevano accompagnato si erano già dileguati.
- idioti - borbottò, per poi aprire la porta dell'aula dove lo avevano portato.
Era l'aula di pozioni.
- avranno capito che cercavo l'aula della professoressa Bane...- disse tra sé mentre entrava.
Doveva ammetterlo, era sorprendente. Non era buia e tetra come la sua, però ovunque guardasse lo sguardo si posava su vasetti, barattoli, calderoni o teche con dietro libri...o gatti che dormivano sui tavoli.
Si avvicinò alla cattedra, e vide che dietro erano appesi dei quadri di ogni professore che avevano insegnato quella materia. Ci mise più del previsto a trovare Sara, dato che durante il periodo lì aveva tenuto i capelli neri. Sorrideva come sempre, e indossava un kimono dorato sopra i vestiti normali.
Lesse la targhetta. " 1979..." Era il suo primo anno. All'epoca ancora non sapeva della morte di Regulus, di Lily e James, del suo totale schieramento al gruppo dei Mangiamorte e a tutti i casini che si erano andati a creare. Allora era una ragazza appena diplomata col massimo dei voti che aveva appena realizzato il suo sogno, e lui l'aveva costretta a tornare nel luogo che si era lasciata alle spalle. Chissà come sarebbe andata a finire se non l'avessero richiamata , pensò.
- eccoti qui Sev! Mi hanno detto che eri...che fai?-
Severus si girò, per ritrovarsi davanti la Sara adulta, con addosso il kimono dorato.
- quegli stupidi mocciosi mi hanno portato qui - rispose acido raggiungendola con poche falcate - hai finito di crogiolarti nella fama ?-
Sara rise - eddai, erano solo dei saluti. Come ti sembra?- chiese facendo una giravolta e facendo volteggiare il kimono - diventa d'oro solo quando hai raggiunto il massimo dei voti, o sei un mago esperto -
- strano che ti stia ancora bene -
Sara gli fece la linguaccia - è incantato, cresce insieme al padrone -
- beh nel tuo caso non è cresciuto molto allora -
- dirmi un semplice " ti sta bene " ,non ti farebbe male sai?- ribatté la donna incrociando le braccia e facendolo uscire dall'aula - Harry?-
- è andato a volare -
- dovevo aspettarmelo, Kuroi non vedeva l'ora di guardarlo volare, soprattutto dopo che gliel'ho descritto come il più giovane Cercatore nella storia del Quidditch -
- pf. Possiamo andare adesso? Sono stanco -
Sara gli tirò una pacca affettuosa sulla schiena - va bene vecchietto, andiamo a recuperare Harry e ci facciamo portare al villaggio dove alloggeremo - gli disse andando avanti.
- abbiamo la stessa età - ribatté Severus seguendola.
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