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"Mamma, prima di andare mi dai un passaggio? " Urlo dalla mia camera.

Primo giorno di scuola da quando mi sono trasferita.

Mi vesto con un top bianco dall'adidas e dei leggins grigi della stessa marca.

Mi trucco leggermente, solo correttore e mascara, non mi va di truccarmi troppo per la scuola.

Profumo e sono pronta.

Prendo la borsa, essendo che la mia è una scuola privata.

Frequenteró un professionale, estetica.

Non mi va di impegnarmi, non sono portata per lo studio e non ho ne tempo ne voglia.

Ho intenzione di trovare subito una compagnia, così da stare fuori giorno e notte.

Finalmente esco di casa, con mia mamma.

Il tragitto è breve e mi affretto ad entrare a scuola, essendo che sono già le 8.10.

Sbatto contro una ragazza.

"Ciao, sei nuova? " Mi chiede lei

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"Ciao, sei nuova? " Mi chiede lei.

"Si, sai dirmi dove sia tipo la segreteria o qualcosa del genere? Comunque piacere, Gaia Bianchi" Le porgo la mano.

"Gaia Clerici! " Scoppia a ridere.

"Ti accompagno, così salto anche un po di lezione. Caso mai dalla preside proponi che ti faccia fare il giro della scuola" Dice facendomi l'occhiolino, al che scoppio a ridere.

Credo mi troverò bene con lei.

Attraversiamo un corridoio e Gaia spalanca una porta.

"Buongiorno preside! " Urla lei.

"Clerici, già in presidenza? Le lezioni sono iniziate da venti minuti e ti sei fatta riconoscere anche quest'anno. " Dice una donna sui cinquant'anni.

"Lei è Gaia Bianchi, è nuova" Dice lei, indicandomi.

"Oh si! Eccoti, allora. Classe... 3°B! Coincidenza, sei in classe con Gaia! " Esclama lei, al che sorrido interiormente.

Almeno avrò un volto conosciuto.

"Buona giornata ragazze, non cacciatevi nei guai! "

"Stavo pensando, magari Gaia può farmi fare un giro della scuola, per ambientarmi meglio" Chiedo lanciando un'occhiata complice a Gaia.

La vedo ridere sotto i baffi.

"Certamente, anche perché la prima ora ormai è andata per voi, non vi faranno entrare in classe. Buona giornata"

Usciamo senza dire nulla e scoppiamo a ridere.

"Che si fa? Non vorrai portarmi a fare il giro della scuola per davvero"

Lei scoppia a ridere.

"Assolutamente no, direi di fare colazione, ti porto al bar. L'unica cosa bella di questa scuola. Poi non c'è nulla di speciale, ci stanno i laboratori e le classi, nulla che nella tua vecchia scuola non ci fosse. A proposito, di dove sei? " Mi chiede mentre camminiamo per i corridoi.

"Vengo da Roma, ma ho sempre odiato quella città. Tutti se la tirano, facendo i finti bori e i finti pariolini. Avrò litigato con la maggior parte dei ragazzi" Dico ridendo.

"Credo ci troveremo molto bene insieme" Dice sorridendo compiaciuta.

Ci sediamo ad un tavolino, prendiamo due caffè, io una brioche alla marmellata e lei alla crema.

"Parlami un po di te" Dico finendo il mio caffè.

"Non saprei che dirti.
Ho diciannove anni, sono stata bocciata in terza media e in prima superiore.
Ho la patente, ma non la uso perché sono sempre ubriaca. "

Scoppio a ridere.

"Mi dispiace, sono sempre ubriaca anche io, non saprei darti consigli"

Ci scambiamo i nomi di instagram e i numeri.

"Oggi pomeriggio hai da fare? " Mi chiede ad un tratto lei.

"No, perché? "

"Perfetto. Uscirai con me e ti mostro Milano in tutta la sua bellezza! Senza tralasciare nulla ovviamente, dai parchetti degli spacciatori ai fregni che ci stanno! "

L'allegria di questa ragazza mi mette una gioia incredibile.

Abbiamo passato il resto della giornata sedute al bar, sulle scale e sul tetto.

È simpaticissima, mi fa scassare dalle risate.

Torno a casa, prendendo l'autobus.

Mi arriva un messaggio.

Da gaia❤!
ti vengo a prendere in auto alle 15.30

Le rispondo con un "okok"

Entro in casa.

Devo ancora abituarmi a questo silenzio.

Mia madre fa l'avvocato, perciò è via per una settimana chissà dove.

Forse a Firenze, forse a Venezia.

Magari è a Torino, non lo so.

Mangio un piatto di pasta al volo e corro a cambiarmi, non posso assolutamente uscire vestita così.

Zona Sette [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora