"Svegliati amo, muovi il culo, veloce" Mi sveglio con Gaia che mi scuote.
Sono nella mia stanza, non mi ricordo come ci sono finita.
Mi vesto velocemente con una tutina unica bianca e nera.
Mi trucco leggermente, abbastanza in fretta: elyner, mascara, un po di correttore e blush.
Infine illuminante e sono pronta.
"Perché tutta sta fretta? " Chiedo accendendomi una sigaretta, mentre scendo le scale.
Seduto al tavolo della cucina, c'è mio padre.
Scoppio a ridere.
"Vi lascio da soli? " Mi chiede lei.
Annuisco ed esce.
"Potresti smettere di fumare? Sei minorenne Gaia"
"E sticazzi? "
"È contro la legge"
"Sai, credo sia contro la legge anche sparire lasciando da sole la propria figlia e la propria moglie, ma non mi lamento"
Entra Vale in cucina, si sta accendendo una canna.
"Buongiorno" Dico dandogli un bacio sulla guancia.
"È tutto a posto? " Mi sussurra.
Annuisco e gli sorride.
Prende una birra dal frigo e se ne va.
"Sono davvero queste le persone con cui vivi? "
"Cosa c'è di male? "
"Non lo so, forse il fatto che si drogano? Fanno risse su risse?
Non vanno bene per una ragazzina come te""E che cazzo te ne frega a te di con chi sto io? Quando ero in tribunale non mi pare che te ne fregasse" Dico con tutta la tranquillità del mondo.
Ho voglia di farlo arrabbiare.
Mando un messaggio a Rondo.
Da me:
vieni in cucina e comportati come se stessimo insieme, ho voglia di far incazzare mio padre, fa vedere i tatuaggi e fatti una canna, grazie ti amo
Da Rondo💙.
due minuti e arrivo, mi devi due drink al sequoia
"Senti mi dispiace, ma non sono qui per parlare di questo"
"Non penso ci siano altri argomenti su cui discutere, quindi fuori da casa mia" Dico indicando la porta con la sigaretta.
Entra Rondo, senza maglietta, con solo una tuta addosso, mostrando tutti i tatuaggi sull'addome, con una canna in mano.
Mi sorride, mostrando i denti in oro bianco.
Rido interiormente.
"Buongiorno piccola" Mi alza il mento con due dita e mi bacia.
Approfondisco il bacio, per poi staccarmi e sorridergli.
"È il tuo ragazzo? " Mi chiede mio padre.
"Ah si, amore questo è quello che in teoria dovrei chiamare padre"
"Mh, bella" Dice salutandolo.
Vorrei ridere ma devo sembrare il più normale così.
"Ah piccola io vado, devo risolvere una faccenda con quel tipo di cui ti parlavo ieri"
"Oddio ma vai da solo? " Gli chiedo facendo la finta preoccupata.
"Nono, vengono Keta, Neima e Sacky, forse Ambo. Stai tranquilla, ci vediamo dopo pranzo"
Mi bacia a stampo ed esce dalla cucina.
"Fuori dai coglioni, ho da fare" Spengo la sigaretta e la butto nel posa cenere posizionato al centro del tavolo.
"Fidati, le cose cambieranno"
"Bel modo di scusarsi.
Fuori da casa mia. ""Dovremmo parlare prima o poi" Dice lui, continuando a guardarmi negli occhi.
"Allora ne parleremo, io te, la mamma e vostro figlio"
"Domani a pranzo, vieni a casa di mamma, che ora è anche mia e di Alessandro"
Esce.
Mi metto la giacca, essendo che fa freddo ed esco nello spiazzo.
"Ma quanto sono bravo a recitare? Dovrebbero darmi un Nobel"
"Quando hai detto 'bella' l'hai vista la sua faccia scandalizzata? Mi stavo pisciando addosso dalle risate" Dico scoppiando a ridere.
"Rondo quando ci presenti la tipa? " Dice Gaia, sbucando dal balcone di camera sua.
"Bho, ormai sapete già chi è, ma comunque non è la mia tipa"
"Eh vabbè dicci qualcosa in più figa" Dico io.
"È di bologna, ha vent'anni e bho"
"Capisco, domani a pranzo parlerò con mio padre, mio fratello e mia madre spero di non picchiare nessuno.
Torno presto, così posso iniziare a prepararmi per il compleanno di Sacky" Dico battendo le mani come una bambina."Non fare tardi, io non posso prepararmi senza di te" Dice Gaia, uscendo dalla cucina.
"Stai tranquilla, fidati di me, sarò qui presto"
Spero.
STAI LEGGENDO
Zona Sette [COMPLETA]
Fiksi PenggemarGaia Bianchi, diciassette anni, da Roma si trasferirà a Milano, dato il suo passato. è una delle ragazze più belle d'Italia, il suo viso angelico ne è la prova. può sembrare buona e tenera, ma tutti quelli che la conoscono possono affermare che è...