"Pane e frustrazione stamattina?
Tu probabilmente eri quello bullizzato alle elementari, tuo padre non veniva alle tue partite di calcio del cazzo perché si scopava la segretaria, ma qualunque cosa sia tesoro, superala, andare ad insultare le diciassettenni perché non te l'hanno data, non è un bel modo di farla pagare al mondo."Tutti scoppiano a ridere, persino i suoi "amici".
Villa mi mette un braccio attorno alle spalle sorridendomi.
"Non ha tutti i torti sul fatto che voglio scoparti" Mi sussurra.
Rido leggermente e nego con la testa.
"Non sto scherzando.. " Continua a parlare, ma non lo sento per la musica troppo alta.
"Ho bisogno d'aria, vieni fuori con me? "
Annuisce, poi dice qualcosa a Rondo e ne approfitto per parlare con Gaia.
"Ti devo raccontare un po di cose, stasera dormi da me.
Sto uscendo con villa a prendere un po d'aria, a dopo""Mi parte la ship, comunque va bene, a dopo" Mi bacia la guancia e prendo la pochette dai divanetti.
Mi prende per mano e passiamo dalle scale questa volta.
Forse era meglio prendere l'ascensore, dato che due stanno limonando.
"Potremmo essere noi quelli se non fosse per te" Sbotta facendo il finto offeso e scoppio a ridere.
Arriviamo nel retro del locale.
Parla con un uomo sui quarant'anni, che ci fa passare e ci fa superare tutta la fila.
Arriviamo ad uno spiazzo appena fuori dal locale.
Si accende una sigaretta.
"Non ho sentito cos'hai detto prima, hai iniziato tipo con 'Non sto scherzando..'"
"Ah già, dicevo che non sto scherzando sul fatto che voglio scoparti. Sei una figa della madonna, bionda, occhi azzurri, bassa e bel culo, sei figa"
Con che sfacciataggine me lo stai dicendo.
Rido leggermente, forse per l'imbarazzo.
Gli prendo la sigaretta fra le mani e mi appoggio con il bacino al muro.
"Sei sempre così diretto? "
"Non c'è n'è bisogno, di solito me la danno subito" Dice riprendendomela dalle mani.
"Villa tu sei un ragazzo stupendo, hai un fisico da dio e riguardo al viso sei un fregno della madonna. "
Lo vedo ghignare.
"Ora dimmi qualcosa che non so" Mi sussurra, avvicinandosi al mio viso.
"So come sei fatto.
Anche Gaia me ne ha parlato..""Gaia parla un po troppo" Sbotta irritato.
Nego con la testa.
"Cambiate tipa come cambiate le mutande e non mi va di essere presa in giro, mi affezziono alle persone facilmente.
Se non fossi amica di Gaia e degli altri, il giorno dopo non ti ricorderesti nemmeno il mio nome""Ed è qui che ti sbagli. "
Sentiamo la stronzata che sta per dire.
"Io i nomi me li segno, anche i numeri. "
Scoppio a ridere.
"E il giorno dopo le richiami? "
Scuote la testa divertito dalla situazione.
"No, però quando ho voglia si"
Eccolo.
"Allora solo un bacio" Dice ad un centimetro dalle mie labbra.
Ho una voglia assurda di saltargli addosso che non avete un idea.
Non mi trattengo e ricambio il bacio.
Infila subito la sua lingua nella mia bocca.
Ricambio il bacio, dato che lo desidero quasi quanto lui.
Mi solleva da terra, tenendo la presa salda sul mio sedere.
Gli allaccio le braccia dietro al collo.
Si stacca e mi sorride beffardamente.
"Non volevi mica solo un bacio? "
"Questo cos'era? "
"Sembravi presa, anzi, eri fin troppo presa. Lo so, faccio un certo effetto, me lo dicono in molte. "
Scoppio a ridere e appoggio i piedi per terra.
"Baci bene, questo lo ammetto"
"Lo so, anche tu non sei male.
Ora torniamo dagli altri, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto"Annuisco e lo supero.
Quando mi affianca, posiziona la mano sulla mia schiena.

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Zona Sette [COMPLETA]
FanfictionGaia Bianchi, diciassette anni, da Roma si trasferirà a Milano, dato il suo passato. è una delle ragazze più belle d'Italia, il suo viso angelico ne è la prova. può sembrare buona e tenera, ma tutti quelli che la conoscono possono affermare che è...