Zona Sette [COMPLETA]

48.

Mi sveglio.

Sono sdraiata sul letto, accanto a me c'è Villa, che mi cinge la vita con un braccio, le nostre mani intrecciate.

Non mi ricordo di essermi messa a dormire con Villa.

Fuori è buio, chissà che ore saranno.

Alzo leggermente il busto.

Non c'è nessuno.

Ci sono ancora tutte le borse, i vestiti e le bottiglie d'alcool vuote.

Chissà dove sono tutti.

"Che ore sono? " Borbotta Villa.

"Non lo so, non c'è nessuno" Dico continuando a guardarmi intorno.

Si alza pure lui.

Prende il suo telefono dal comodino e lo accende.

Sbircio l'ora.

Quasi le sette di sera.

"Sai quando usciranno Samy, Hamza e Anas? " Gli chiedo io.

Non so perché mi sia venuto in mente ora.

"Non ne ho idea, gli avvocati stanno facendo il possibile, ma soprattutto Samy è abbastanza nella merda" Dice sbloccando il telefono.

"Come va tra Rondo e la tipa? "

"Tutto bene, cioè normale, non lo so.
Ha intenzione di dirlo anche a te e Gaia in questi giorni, sentiti onorata, l'ultima volta che si è preso da una tipa l'ha mollata due giorni dopo per paura di innamorarsi"

"Dev'essere una cosa seria quindi"

Annuisce incerto.

"Sinceramente parlare della tipa che si scopa non è uno dei nostri argomenti principali" Dice facendomi ridere.

Leggendo una notifica, fa una faccia schifata.

"Cos'hai? " Gli chiedo io.

"Nulla, è mia sorella"

"Che rapporto hai con tua sorella? "

"Ne ho due, quella che hai conosciuto è la più piccola, prima che litigassi con i miei avevamo un rapporto decente, ora ci parlo a stento.
Poi ne ho una più grande, con lei ci parlo qualche volta, anche se è troppo testa di cazzo"

"Come il fratello" Sussurro io, ricevendomi un'occhiataccia.

"Che due coglioni, devo andare a Parigi" Sbotta lui.

"Perché? " Chiedo mettendomi a pancia in giù sul letto.

"Bho"

"Fatti il pearcing alla lingua" Dice cambiando totalmente discorso.

Ma si droga?

Rispondo io per lui, si.

"Non lo so, ci stavo pensando però.
Perché? "

"Un limone è più bello se la tipa c'ha il pearcing"

"Chi ti dice che ci bacieremo? " Chiedo scoppiando a ridere.

"Io"

Si avvicina a me e mi bacia.

Infila violentemente la lingua nella mia bocca.

Ricambio il bacio, anche perché non riesco a farne a meno.

Mi prende per i fianchi e mi posiziona sopra di lui.

Senza smettere di baciarmi, inverte le posizioni, facendomi finire sotto di lui.

Scende sul collo, iniziando a mordere un punto ben preciso.

Mi mordo il labbro per trattenere i gemiti.