Mattheo
"Non voglio farlo con una persona che reputa farlo con una ragazza una cazzata." Affermó sicura di sé stessa. "E quindi vorresti farlo con un'altro arrapato a caso? Il primo che trovi purché non sia io?" Chiesi a raffica. "No idiota non ho mai detto che l'avrei data a chiunque." Rispose. "Si certo."
"Ma che cazzo ti interessa scusa?!" Aggrottò le sopracciglia capendo sempre di meno.
"Lascia stare prima che finisca male."
"Codardo, perché non lo dici, perché non mi lasci fare quello che voglio?!" Esclamò irritata.
Sorrisi soddisfatto del fatto che finalmente avevo trovato una ragazza in grado di tenermi testa, ma allo stesso tempo era così fastidiosa Dio!"Coglione."
"Ragazzina smettila di infastidirmi o ti ci vorrà una punizione." Dissi ormai con la rabbia che aveva preso il sopravvento su tutto il resto.
"Mh e quale sarebbe questa punizione?" Mi domandò provocandomi. Io non resistetti alla tensione che si era creata tra di noi e quindi azzerai le distanze tra di noi.Questo bacio era desiderato da entrambi infondo, oltre l'odio tra di noi c'era questa strana attrazione, alla quale nessuno resisteva.
Pian piano facemmo dei passi indietro e la feci sedere sulla scrivania iniziando a baciarle il collo.
"Non aspettavo altro che sfilarti questo bellissimo vestito." Dissi sinceramente.
Lei sorrise e si fiondó su di me con forza lasciandomi senza fiato.Sentii dei rumori vicino alla porta, ma non ci feci caso e siccome lei non gli aveva nemmeno notati continuammo.
Lei mi precedette e iniziò a togliermi la camicia, mentre io le aprii la cerniera del vestito.
"No aspetta Mattheo, cazzo." Mi fermò ad un tratto avendo capito le mie intenzioni. "Cosa?"
"Io-"
"È la tua prima volta vero?" La interruppi. Abbassò la testa imbarazzata, ma gliela rialzai con due dita. "Farò piano, almeno la prima volta." Sorrise piomeno convinta e riprendemmo da dove avevamo lasciato.La buttai sul letto e mi tolsi la cinta ed i pantaloni, mentre lei mi osservava sempre più divertita.
Le lasciai una scia di baci focosi e delicati man mano che scendevo, e proprio mentre stavo arrivando al suo punto debole fummo interrotti.T/n
Ero dannatamente sicura di quello che stavo facendo, ma l'arrivo di Jake e Rosita mi fecero ritornare coi piedi per terra. "Figlio di puttana ti ammazzo."
Disse Jake a denti stretti appena ci vide.
Era incazzato nero anche con me questa volta, lo vedevo nei suoi occhi, da come mi guardava. Lo sguardo era diverso.Subito dopo quella frase sferró un pugno a Mattheo e lui perse leggermente l'equilibrio dal forte colpo.
"Ma allora sei coglione!" Rispose lui ricambiando con tale violenza.
Erano impossibili da separare questa volta, avrei potuto rischiare di farmi seriamente male, allora aspettai che finissero e nel mentre cercai di capire il motivo per cui quei due si fossero diretti in camera nostra come se sapessero già tutto. Per trovare le mie risposte mi avvicinai a lei."Mi dici tu in tutto questo che cazzo c'entri?"chiesi con tono arrabbiato.
"Beh sono stata io a vedervi per prima e ad avvisare Jake." Alzai le sopracciglia e ancora più arrabbiata di prima persi pienamente la pazienza, ma prima di scoppiare scoppiai in una rumorosa e cupa risata.
"VOI DUE, SMETTETELA DI FARE I COGLIONI, VI SIETE PICCHIATI DUE VOLTE NELL'ARCO DI UN'ORA INUTILMENTE, BASTA FARE I BAMBINI DI TRE ANNI!" Urlai a squarciagola e si fermarono, sembrava che entrambi pendessero dalla mia voce."Prova ad avvicinarti a lei e sei morto."
disse Jake all'altro. "Sta tranquillo che lo farò." Rispose Mattheo mentre Jake se ne andò, cosa che fece anche l'altro dopo essersi vestito.Stava per andarsene anche Rosita ma la fermai. "Tu, vieni qui."
dissi afferrandola cruentemente per i capelli e sbattendola molto forte al muro. Ero troppo arrabbiata e non avevo più il controllo su me stessa.
Lei era terrorizzata.
"Prova dinuovo a impicciarti nella mia vita e la prossima volta, con quel coltellino che si trova sulla scrivania..."
Indicai il coltello di dimensioni non troppo eccessive che si trovava sulla mia scrivania e che avevo sempre lì per speciali situazioni.Lo guardò tremando.
"Si esatto quello lì, beh incideró profondamente il mio nome sulla tua pelle o direttamente ti taglio la gola." Non mi controllai più e scelsi di arrendermi, quindi di fargli vedere le mie iridi rosse.Sbiancó all'istante ed inizió ad urlare impaurita. Cercai di tappargli la bocca ma risultó inutile, ormai nella stanza c'è un'altra persona,ovvero Rachel.
Ancora l'effetto non era passato quindi le vide. Nel frattempo Rosita ne approfittó per scappare, come una fifona, ma almeno avevo la certezza che non si sarebbe più avvicinata a me.
La ragazza rimasta in stanza con me era paralizzata e aveva la bocca socchiusa. Non lo sapeva nessuno e non doveva saperlo nessuno, ma era arrivato il momento di parlarne, non avevo via d'uscita.
"T/n...v-vorresti spiegarmi cosa ti è successo agli occhi? C-come è p-ossibile che..." inizió a balbettare.
"Beh, è una lunga storia, ci tieni davvero ad ascoltarla tutta?"
"Ovvio t/n noi ci diciamo sempre tutto. Avanti. Starò qui tutto il tempo necessario." Convinsi me stessa a raccontargli la verità, ma non sarebbe stato per niente facile, se lo avrebbe scoperto mio padre sarebbe stata la fine. Per me e per lei._____________________
Spazio autrice
Scusate il capitolo così corto (tralasciamo il cringe che magari leggendo non c'è ma a scriverle manc pu cazz, è molto cringe) rileggendolo ho eliminato un sacco di parti orrende lo stesso però la trama doveva rimanere quindi tac
ed al prossimo capitolo devo ridere, che cosa cringe Madonna chi me l'ha fatt far
😩
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𝐷𝑒𝑣𝑖𝑙 || Mattheo Riddle
Random⚠️copertina realizzata da me⚠️ Un silenzio assordante ricoprì ogni angolo di ciò che ne era rimasto di Hogwarts, provocando un leggero disagio da entrambe le parti. "Non c'è altro da aggiungere...ormai siamo arrivati alla fine della nostra avventura...