"Allora... non è una cosa facile da spiegare...il mio vero cognome è Morningstar. Si sono la figlia del diavolo." Affermai subito eliminando quell'ansia iniziale.
"O mio dio." Esclamó lei con gli occhi e la bocca spalancati.
"Già, lui come penso tu sappia perché è sempre stato raccontato nelle leggende, è stato cacciato dal paradiso ed è stato mandato all'inferno come re e blabla le solite cose. Quello che non viene mai detto però è che lui sentiva il bisogno di scendere sulla terra e ci riuscì ma ci arrivò con le sembianze di un bambino piccolo, un anno circa. Ovviamente non riusciva a parlare, camminare, comunicare, insomma non riusciva a fare niente, finché qualcuno lo ha preso e "curato". Inutile dire che quello che lo ha tenuto con sé è stato Silente, quando era molto giovane. Ora lui è saggio e gentile ma prima era veramente un lurido verme. Lo ha cresciuto come una merda e ogni volta che commetteva un piccolo errore lo picchiava. Mio padre cresceva più rapidamente degli altri bambini e all'età di circa undici anni, ma penso ne saranno passati cinque nella realtà, è riuscito a scappare con i suoi "poteri". Continuò a vivere come un poveraccio fino all'età di venticinque anni, quando si innamorò di una comune mortale: mia madre. Da lì nacqui io, ma ovviamente come figlia del diavolo non potevo essere una normale umana, infatti quando mi arrabbio le mie iridi diventano rosse, ho una forza fuori dal comune e sono capace di scaraventare le persone o anche gli oggetti a metri di distanza da me, anche se non riesco ad usarlo con facilità ancora oggi per la difficoltà.
Per tutta la mia vita mio padre mi ha addestrato, anche usando la magia per punirmi, e ha cercato di farmi controllare i miei poteri. Si era ripromesso che si sarebbe vendicato per quel che gli ha fatto Silente, quindi due anni fa, quando mi arrivò la lettera per venire qui, lui mi ordinò di prendere informazioni su questa scuola, che non avrei mai dovuto rivelare la mia vera identità e che prima o poi mi avrebbe scritto una lettera in cui diceva che sarebbe arrivato il momento di distruggere definitivamente Hagwarts...ancora ora la aspetto ma non penso manchi tanto.
Riguardante mia madre invece è sparita quando avevo 6 anni e non so se sia morta o sia ancora viva..."Riuscii a dirle tutto d'un fiato liberandomi di un'enorme peso, anche se dentro di me parlare di quelle cose nutriva lo stesso dolore che avevo provato per interi anni.
"Mio Dio, t/n non posso nemmeno immaginare tutto quel che tu stia passando o che hai già passato..."
Disse strofinando la mano sulla mia spalla come segno di conforto.
Annuii con la testa e involontariamente mi scese una lacrima, che lei mi asciugò con un dito continuando a guardarmi.
"Tranquilla, vieni qui."
Mi abbracció. Un abbraccio sincero che ricambiai subito e fece comparire un enorme sorriso sul mio volto."Per il cruciatus avrai sicuramente delle ferite. Ti va di..." Sussurrò come se avesse paura nell'attendere la mia risposta. "Em..." Indecisa ero anche io stessa che non sapevo se dirgli tutto o tenermi quel particolare per me, ma alla fine seguendo il cuore riuscii ad aprirmi.
"Si...non si vedono molto ma beh mi rendono insicura."
Feci il mio incantesimo per scoprire tutto quel che avevo nascosto per troppo tempo e alzandomi la maglia vide tutti i graffi sulla zona delle costole e delle braccia, lì spalancò gli occhi per l'ennesima volta.
"Rimani comunque stupenda tesoro."
Sorrisi per il complimento e ignorando tutto quel che era successo fino ad ora continuammo a fare altro, e tra le tante cose, gli raccontai anche cosa era successo dopo la festa.
•
Era arrivata mezzanotte.
"Posso dormire in camera tua?" Gli domandai facendo gli occhioni dolci.
Mi guardò un'attimo per bene cercando di non cedere al tranello.
Gli piaceva la mia compagnia, si, ma immaginavo che non volesse che rimanessi in quei rapporti con Mattheo, rapporti così strani che non capivo nemmeno io. Solo guardando i suoi grandi occhi marroni riuscii a capire quel che voleva comunicarmi, ovvero voleva istigarmi a rimanere con lui a dormire."Andiamo che siete una coppia perfetta" iniziò a scherzare su una cosa che sicuramente pensava realmente, e che io non approvavo.
"No. Nel caso succedesse qualcosa ti dico domani." Gli risposi cercando di convincerla. "Va bene va bene"
Si alzó sorridente. Feci segno di saluto con la mano senza alzarmi dal letto e lei uscì dalla stanza ricambiando, così decisi di continuare a leggere il mio amato libro.
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𝐷𝑒𝑣𝑖𝑙 || Mattheo Riddle
De Todo⚠️copertina realizzata da me⚠️ Un silenzio assordante ricoprì ogni angolo di ciò che ne era rimasto di Hogwarts, provocando un leggero disagio da entrambe le parti. "Non c'è altro da aggiungere...ormai siamo arrivati alla fine della nostra avventura...