𝐷𝑒𝑣𝑖𝑙 || Mattheo Riddle

Capitolo 20

~Distruzione~
Pt.2

Il panico si insediò in tutte le parti del mio corpo e si intrappoló, come se non volesse più uscire da me.

"COSA? FIGLIA?"
Queste precise parole furono dette da tante persone contemporaneamente, ma io ne riconobbi solo due di voci: Cooper e Riddle.

Non risposi alla sua affermazione, allora continuó lui cercando solo di provocarmi. "Quanto mi sei mancata." Disse sicuramente mentendo e cercando di mettermi alle strette.
"Tu per niente." Risposi con la prima cosa che mi passó per la mente e quella che momentaneamente mi sembrava la più giusta.
"Vedo che non hai perso il carattere." Esclamò con un filo di rabbia.
"Questo mai."
"Si ma con me abbassa i toni ok? Sai che succederà altrimenti. " Fece intendere un ordine, ma ero brava a dare testa a mio padre.
Ammisi a me stessa di avere lo stesso paura di lui, ma perché?
Se dovevo morire almeno lo dovevo fare con la consapevolezza di aver saputo rispondere a tono a mio padre e non di aver fatto la codarda.

Mi misi a ridere. Una risata isterica più che altro. Poi mi avvicinai piano a lui e ripresi la parola. "Mmm...nah. Sono stata sottomessa da te troppo tempo, ora basta, ok?" Con un sorrisetto stampato sul volto imitai l'ultima parola che aveva detto anche lui prima, cosa che sembrò dargli leggermente fastidio. "Che figlia stronza che ho." Disse a denti stretti e ponendo le sue labbra in una sottile linea.
"Bene, se vorrai essere dalla mia parte o meno non mi interessa ormai, mi ha aiutato Jenny, ora mia cara puoi almeno dirmi dov'è Silente? Poi penserò a loro due." Guardò i due ragazzi dietro di me e lanciò loro un'occhiataccia. "E secondo te starò a dirtelo dove si trova il preside?" Ignorai la parte finale del suo discorso.
"Giusto lo farò io."
Intervenne Jenny come una fottuta gatta in calore, non meno e non di più di ciò che era realmente.

Questa volta mi avvicinai a lei ignorando la presenza di mio padre e con i miei poteri la feci sollevare e sbattere al muro, talmente forte che si formò un'enorme crepa su di esso.
Il fratello mi guardò supplicandomi di smetterla, ma no, non lo avrei fatto, avevo imposto al mio cervello che l'avrei uccisa. "Prova a dire una sola fottuta parola e morirai." Per qualche secondo avevo davvero pensato che mi avrebbe ascoltata, ma poi eccola che con un filo di voce riuscì a dire lo stesso a Lucifer che il preside si trovava nei sotterranei, e fu lì che persi completamente le staffe. Presi la mia bacchetta e ci giocai tra le mie mani delimitando i contorni e le rifiniture di essa con il pollice e l'indice. Aumentai la pressione sul suo collo per farla quasi smettere di respirare e riuscii a godermi ogni singolo secondo in cui l'aria iniziò a diminuirgli nei polmoni.

"Sempre fedele al tuo lavoro cara Jenny." Quell'odioso di mio padre, che se ne stava anche fregando di lei che in quel momento stava rischiando la vita. Riuscí solo a complimentarsi per la cosa che gli serviva.

Mandó tre dei suoi soldati in quell'ufficio insieme a lui ed io di conseguenza indicai due ragazzi, due serpeverde scelti veramente a casaccio, a proteggerlo, anche se sapevo che sarebbe  stato inutile, ma ora mi dovevo occupare di lei.
"Ti prego fermati."
Quasi mi ordinò Jake, insistendo per farmi fermare.
"MA LO CAPISCI TUTTO QUELLO CHE HA FATTO? CAZZO VUOLE VEDERCI MORTI TUTTI, COMPRESO ANCHE TE!"
Esclamai ormai con tutti gli occhi rossi e con la pelle surriscaldata. "T-tu c-osa diamine sei?" Chiese ora intimorito, cambiando completamente discorso. Infondo era sempre questa la prima reazione di tutti quando vedevano cosa ero realmente. "Ancora non l'hai capito che da figlia del diavolo non posso essere una comune umana?"
Abbassò lo sguardo ed io lo posai su Mattheo, che non aveva aperto bocca da quando tutto quello era iniziato.

"Comunque, Jenny vuoi avere tu l'onore di dire quel che hai combinato?" Cambiai dinuovo argomento essendo ormai a disagio. "Fratellino..."
"Cosa cazzo hai fatto?" Urló lui di rimando. "I-io..."
Inizió a piangere ininterrottamente, era l'unica persona a cui teneva davvero dopotutto. Jenny infondo aveva un cuore. "L-lo ammetto sono stata io a-a creare problemi tra te e T/n, sono venuta qui apposta per farvi odiare a vicenda, anche te Mattheo stessa cosa. Era tutto un piano architettato dal mio capo, i-io non volev-"