La mattina seguente, Kakyoin si sveglió con un bussare insistente alla porta.
"jotaroooo!! Piantalaaaa ed entra!" risposte spazientito sperando che il suo coinquilino la smettesse di fare tutto quel rumore.
"come ti senti?" chiese appoggiando sul comodino un bicchiere d'acqua seguito da medicinali da prendere per fargli passare il dolore.
"uno schifo" gli rispose prendendosi la testa tra le mani.
"tu sai cosa è successo ieri? Mi ricordo solo che mi hai trascinato via dal locale il resto è vuoto totale" a Jotaro gli vennero in mente gli episodi della sera prima, e capendo l'enorme sbaglio e sapendo che il rosso non era cosciente delle sue azioni, decise di raccontargli tutto omettendo delle parti.
"semplicemente ti ho riportato a letto sei praticamente svenuto sullo zerbino"
"ero così messo male?"
"altroché ti sei dimenticato che te e l'alcool non andate d'accordo?" entrambi si misero a ridere.
"dove sei stato in questi due giorni? Pensavo che saresti tornato..."
"volevo stare da solo..."
Dopo un silenzio che sembró infinito. Kakyoin prese parola.
"tu mi piaci dico sul serio..."
"Kakyoin ancora con questa storia..." disse il moro alzandosi dal letto e andando verso la porta. Ma con passo svelto, il suo coinquilino lo inchiodó tra lui e il muro senza fargli avere nessuna via di scampo."se in questi mesi c'è una cosa che ho capito di te e che sai essere una persona veramente testarda, ma Jotaro Kujo ascoltami bene, tu mi piaci, inutile nasconderlo dopo la stronzata che ho fatto..."
"Noriaki io..."
"dimmi perché ieri eri in quel locale..."
"noria-"
"DIMMELO!! ti prego, dimmi che non cercavi compagnia, compagnia che non è la mia, ti prego dimmelo, non sopporto l'idea che qualcuno altro ti possa toccare o parlare che non sia io"Era la prima volta che vide kakyoin in quelle condizioni, non si aspettava capace di ciò, che fosse ancora sotto gli effetti del alcool? No impossibile quello era proprio lui.
"guardami Kujo e dimmelo in faccia che non ti piaccio, almeno abbi la decenza di guardarmi in faccia! "
Il moro alzó lo sguardo, incatenando i suoi occhi a quelli del suo interlocutore.
"volevo solo non pensarti..."
"mi prendi per il culo?"
"moccioso ti sembro uno che prenda per il culo??"
"ti ho già detto che non mi chiamo moccioso" disse kakyoin nervoso.
" avevo paura..."
"di che cosa?"
"di non essere adatto a te..."
Il rosso lo bacio, gli diede un piccolo bacio a stampo che fece sgranare gli occhi al ragazzo più grande.
"tu sei adatto a me..." gli disse appoggiandogli una mano sulla guancia accarezandogliela.
"no Noriaki dico sul serio..."
"io sono serio, mi piaci davvero, adoro tutto di te, davvero tutto"
"anche il mio carattere di merda?"
"sopratutto quello, Kujo, tu non hai capito e se non ti basta te lo ripeteró ancora una o tutte le volte che servono tu mi piaci"
"devi smetterla di chiamarmi per cognome" gli disse vincolandosi dalla sua presa, la situazione si fece seria, e non riuscendo a reggerne il peso decise che sedersi era la cosa migliore. Seguito da kakyoin che si sedette a cavalcioni sopra di lui.
"sono troppo incazzato per usare il tuo nome Kujo, dimmi di cosa hai paura?" gli chiese.
"di farti soffrire, si insomma... Perché mai vorresti uno come me... Sei un figlio di papà... Abbiamo età completamente diverse, sono tante cose...anche tu mi piaci, maledettamente tanto moccioso, quella sera sono scappato avevo tremendamente paura, paura di cosa sarebbe potuto accadere dopo"
Kakyoin decise di lasciargli un altro bacio. Dopo essersi staccato per riprendere fiato, appoggió la fronte contro la sua."credi che io non ne abbia? Sei la prima persona che mi fa sentire in questo modo" gli prese la mano e la appoggió sul suo petto.
"lo senti?"
"si vuol dire che sei vivo" disse con voce ovvia
"non quello cretino, batte fin troppo forte, ed è colpa tua, sei tu che mi fai stare in questo modo" affermó con un sorriso in volto causata dalla battuta del moro.
"... Jotaro ho aspettato anche fin troppo..."
"ti voglio anche io Noriaki"
Stavolta fu il più grande a prendere l'iniziativa, e con foga bació kakyoin, le lingue si intrecciarono fra di loro, trasformandolo in un bacio passionale. Le mani di Jotaro, si spostarono fino al suo fondo schiena che palpó con irruenza.
"ah..." gemette il rosso
"è bellissimo il tuo culo, tu sei bellissimo kakyoin"
"anche te sei bellissimo jojo"
"mi era mancato quel nome..."
"jojo" disse sussurandolo al suo orecchio.
Con il dito, percorse il suo petto fino ad arrivare ad un piccolo particolare della sua giacca.
"ma è..."
"si la spilla che mi hai regalato..."
"quindi... quindi.. Ti è piaciuta...? " chiese emozionato
"sai cosa altro mi è piaciuto come regalo?"
"cosa?"
"te"
Kakyoin rimase imbarazzato da quell'affermazione tantè, che il suo viso si coloró di un leggero rosso.
"buon venticinquesimo compleanno Jojo"Angolo autrice
Okey ci tenevo a dire che la storia ha preso una piega leggermente diversa che dico leggermente, totalmente diversa da come l'avevo pensata.
La cosa mi spaventa assai perché non immaginavo di fare un kakyoin così intraprendente ahahah. Premetto anche il capitolo è corto, ma l'idea mi piace troppo per non scriverla.Un saluto Omis
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Un appartamento per due (completa)
FanficNoriaki Kakyoin ragazzo di diciotto anni trasferitosi dal Giappone in Italia per inseguire i suoi sogni, dovrà fare i conti con Jotaro Kujo, colui che diventerà il suo coinquilino. Riusciranno i due ad andare d'accordo? AU Jotaro x Kakyoin