CAP 41 - LE ORIGINI

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Non dormì per tutta la notte a causa delle lacrime e singhiozzi, ero distrutta, mi sentivo impotente. Mi sollevai dal letto, notai che alla mia sinistra c'era uno specchio, mi posizionai davanti e vidi i miei occhi gonfi, poi sul tavolino li vicino c'era un borsello, moto simile a quello che avevo, incuriosita lo aprì e trovai dei trucchi, creme e altri prodotti di bellezza, così ancora più incuriosita, mi precipitai verso l'ampio armadio di legno, lo aprì e vidi tutti i miei vestiti e le mie cose, mi sfilai l'abito, andai in bagno e mi feci una lunga doccia.

Tornai in stanza a cambiarmi e a darmi una sistemata, mi affacciai di nuovo alla finestra con la speranza che potesse essere cambiato qualcosa, ma nulla. Iniziai a ispezionare la stanza, con la speranza di trovare qualcosa, cercai dappertutto, mi avvicinai persino agli scaffali pieni di libri, ma erano finti, come d'improvviso sentì bussare alla porta, questa si aprì e una delle guardie si posizioni un pò più avanti della porta con aria seria e rigida disse -il signore oscuro vuole vederla- "il signore oscuro?" ripetetti nella mia mente, ma come può solo paragonarsi a Lord Voldemort, è veramente assurdo.

Dopo di che si voltò e uscì, facendo segno di seguirlo, così feci, non capì ancora dove mi trovassi ma si trattava di un'abitazione molto grande e tetra, simile a quella dei Malfoy, sulle pareti c'erano specchi e quadri molto grandi, tutte le finestre erano coperte da delle tende molto scure e l'arredamento era molto antico, raggiungemmo dopo qualche minuto una porta molto grande, la guardia prese la bacchetta e sussurrò qualcosa di incomprensibile, molto probabilmente un "alohomora" ma fu difficile stabilirlo.

Non appena si aprì la porta dinanzi a me apparve una sala immensa piena di specchi con un tavolo al centro rotondo, ricoperto con una lunga tovaglia color pece e con alcune pietanze coperte dalla cloche, la stanza non era molto luminosa, c'erano poche candele, alcune erano disposte sul tavolo e altre appese alle pareti, a sinistra invece c'era un immenso camino in marmo scurissimo con delle poltroncine che mi ricordavano molto la sala comune serpeverde.

Il mio ricordo fù interrotto dalla voce di Nolan che mi si avvicinò con il suo solito sorrisetto -prima di iniziare, vorrei che ci sedessimo a mangiare- disse indicando la mia seduta -come potrei mangiare con un essere vile come te che addirittura si fa chiamare il "signore oscuro"?- gli risposi indignata, egli roteò gli occhi al cielo e poi sbuffò -molto bene, volevo essere gentile ma dato che ti conosco e so quanto tu possa essere testarda andrò dritto al punto- disse con chiarezza -perchè ti fai chiamare in quel modo? Speri di arrivare al suo livello? Qual'è il tuo obbiettivo, tanto per cominciare!- domandai stizzita -ci vogliamo accomodare prima, così potrò spiegarti tutto- propose, così mi accomodai, si schiarì la voce e iniziò a spiegare.


DRACO POV

-Non ho dormito per niente, dopo l'incontro con il preside, mi sono sorti solo altri dubbi!- esclamai furioso -i genitori di Vicky lo sanno?- domandò Theo -si e sembra che non gli importi più di tanto, dov'erano ieri alla riunione della loro figlia?- risposi -Draco tenere il broncio non l'aiuterà a tornare a casa perciò..- -perciò cosa suggeriresti di fare? Allora? VORRESTI CHE RESTASSI SERENO ASPETTANDO CHE QUEL BRANCO DI INCOMPETENTI LA TROVINO? EH?- -PERCIO' IO TI DIREI DI FARTI UNA DOCCIA E DI RIFLETTERE INVECE DI COMPORTARSI COME FAI TU, COME UN BAMBINO DI CINQUE ANNI!- mi interruppe Blaise alterato, iniziai a calmarmi, Blaise come al solito aveva sempre ragione e comportarmi in quel modo di sicuro non l'avrebbe portata da me, se solo riuscissi a trovare un modo di come riuscire a trovarla, anche un semplice indizio.


SILENTE POV 

-Come stanno procedendo le ricerca, signor preside?- domandò la McGrannitt -oohh Minerva, molto male.. ho la sensazione che non sarà facile. Qualsiasi sia il piano del ragazzo, potremo avere serie difficoltà a farla tornare a casa, il potere che lui ha è qualcosa di immenso e ora ho scoperto anche che lo ha ereditato in parte da Lord Voldemort stesso- le risposi affranto -cosa possiamo fare Albus?- chiese lei preoccupata -dobbiamo solo avere speranza e sperare sopratutto che la signorina Davies sia abbastanza in gamba da riuscire a farsi trovare-aggiunsi osservando il panorama dalla finestra.


VICTORIA POV

-Sai quanto possa essere potente la magia del signore oscuro, no?- domandò -si e allora?- risposi -bene, io sono riuscito a ottenerla e così facendo di riuscire a impadronirmi del potere e di essere finalmente il mago più potente della storia magica- disse esaltato -Nolan, non puoi assumere il potere di Voldemort, per un tuo capriccio, si tratta di roba seria, potresti ferire o uccidere qualcuno? Perchè non lasci stare?- egli scoppiò a ridere -ahhh Vicky, Vicky, Vicky, ho sempre amato la tua voglia di aiutare sempre il prossimo, infatti non capisco come tu possa essere stata smistata in Serpeverde, ma bando alle ciance, non mi importa del sacrificio che dovrò compiere. Io.voglio.il.potere! E lo avrò! Grazie a te- aggiunse -ma perchè io?- domandai -bhe perchè anche tu sei una discendente del signore oscuro, secondo te perchè i tuoi genitori non ti sono mai accanto e non sono mai presenti?- -cosa centra loro sono via per lavoro- lo interruppi -per lavoro? Vicky... loro non sono i tuoi veri genitori. Ti adottarono molto tempo fa, trovandoti in una chiesa abbandonata, tu appartieni all'oscurità e a Voldemort- a quelle parole sentì un tuffo al cuore, non sapevo se crederci o no, mi sentivo un pesce fuor d'acqua, avevo bisogno di aria -non è vero.. sei un bugiardo! Inoltre, cosa lei hai fatto alla madre di Jace?- urlai rabbiosa -Lei sta bene, non appena tutto questo finirà non ricorderà più nulla di quanto è accaduto e nessuno si farà male, ma forse con questo incantesimo potrai capire molte cose- disse con aria seria, afferrò la sua bacchetta e la puntò verso di me.

Come un'ondata mi colpì, nella mia mente iniziarono ad apparire ricordi e persone, persino i momenti passati con i miei amici, con Draco e persino con Jace... Dovevo salvare il mio amico, poteva essere in pericolo, in un modo o nell'altro avrei dovuto farcela.

Non appena il susseguirsi di immagini terminò, egli si avvicinò a me e mi chiese di seguirlo, così feci, entrammo in una stanza nascosta dietro uno specchio e scendemmo delle scale, fino ad arrivare al di sotto nella casa, ci fermammo dinanzi a una porta moto grande e con dei dettagli in ferro battuto, con il colpo della bacchetta questa si aprì e lentamente vidi un piccolo pilastro con sopra una piccola palla di fuoco celeste -la vedi quella palla?- domandò -si, ma continuo a non capire, perchè ti servo io?- domandi spazientita -perchè tu sei la perfetta metà tra il bene e il male, sei la buona che conoscono tutti e la cattiva che ora hai conosciuto e solo con il tuo potere, potrai finalmente sprigionare l'energia necessaria per vincere e distruggere i deboli!- spiegò esaltandosi

-e Jace? Sta bene?- domandai infine -si! Lui sta bene!- rispose seccato -liberalo e usa un altro corpo, lascia il suo- lo incitai egli si mise a ridere -se lo faccio potrei morire, sopratutto se non trovo qualcun'altro abbastanza potente come lui. Dovevi vederlo mentre mi implorava di lasciarti in pace, non voleva che ti ferissi... Davvero commovente!- disse ironico -commovente? Bhe pensa a quello che mi hai fatto invece, credevi che lo meritassi?- gli dissi mostrandogli il braccio con la cicatrice -oh bhe, dovevo dimostrarti quello che provavo e così ho lasciato il segno- irritata mi scaraventai su di lui ma non appena cercai di dargli un pugno egli mi puntò la bacchetta contro che mi fece arretrare immediatamente.

-Se fossi in te non lo farei, tu sei disarmata, mentre io invece potrei ucciderti anche qui, ora o ferirti, tanto mi serve solo il tuo sangue dopo tutto...- egli pronunciò quelle parole che mi fece raggelare, iniziai a calmarmi, ma nella mia testa stava incominciando a escogitare un piano. Lo guardai negli occhi e chiesi -io voglio capire solo un'altra cosa, perchè sono stata adottata? Chi sono i miei veri genitori? Voglio sapere tutto!- dichiarai chiaramente, egli fece un sospiro di sollievo e mi potò fuori da quella stanza e iniziammo a incamminarci verso un altro corridoio che portò a una seconda porta, simile alla precedente. 

Questa si aprì e dinanzi a me...






VI E' PIACIUTO QUESTO CAPITOLO?  DATO CHE PER FINIRLO HO PENSTO DI ALLUNGARMI UN PO' E SPIGARE TUTTO NEL DETTAGLIO, FARO' UN CAPITOLO BONUS CHE FARA' TERMINARE LA STORIA, QUINDI DOPO QUESTO CI SARA' L'ULTIMO E SOPRATUTTO QUELLO DEFINITIVO CHE COMPLETERA' QUESTA STORIA.

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TI ODIO - Gioco di cuore (DRACO MALFOY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora