CAP 39 - TRE DI SPADE

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Passarono varie settimane da quell'accaduto, da quando il mio migliore amico provò a leggermi la mente, smisi di parlare con i miei amici, trascorsi molto tempo con Jace, mi concentrai sullo studio e sulla preparazione degli esami 

-Cosa vuoi fare oggi?- mi domandò Jace, non risposi subito, volli prendere un pò di tempo per rispondere, anche perchè la mia mente in quel momento era occupata in altri pensieri -allora?- disse per attirare la mia attenzione, alzai il capo e mi voltai verso di lui senza arrestare il passo verso l'aula di divinazione -mmm...si... non lo so- risposi pensierosa, egli si accorse che non ero concentrata sulla sua domanda in quel momento, così si posizionò dinanzi a me da arrestare il cammino e con una mano mi sollevò il mento, mentre l'altra la mise intorno alla mia vita -che cos'hai piccola?- domandò, feci spallucce e lui mi diede un bacio a stampo sulle labbra -voglio che non hai preoccupazioni, sono sicuro che supererai gli esami benissimo, inoltre mancano ancora delle settimane- disse facendomi l'occhiolino sorridendomi, annuì e gli sorrisi, un falso sorriso che ormai avevo imparato molto bene a fare -ok!- risposi, poi afferrò la mia mano e corremmo verso l'aula.


-Bene ragazzi.. su prendete posto- incitò la Cooman, rapidamente e anche un pò svogliati, il resto degli studenti, prendere posto. Mi sedetti vicino a Jace, alla seconda fila, mentre con la coda dell'occhio vidi in alto a destra e dietro di me, c'erano i miei amici. Mi mancavano, sopratutto le mie amiche, le sorelle Greengrass, alle quali parlavo di ogni cosa e ora invece non ci salutavamo nemmeno, stando persino nella stessa stanza. 

Blaise, era seduto vicino a Theodore e notai che si stava avvicinando anche molto a Draco, evidentemente avevano fatto pace, i miei pensieri furono interrotti dall'intervento della Cooman che attirò la nostra attenzione, come suo solito, iniziò la sua lezione facendoci fare un pò di meditazione "per essere pronti spiritualmente e psicologicamente" come diceva lei, con un tono profondo e deciso.

-Miei cari ragazzi, dopo questa meravigliosa meditazione, voglio che vi concentriate sulla sfera che è di fronte a voi e il mazzo di carte del vostro compagno, poggiate la mano destra sul proprio mazzo di carte, chiudete gli occhi e respirate profondamente... poi ispirate... e ora prendete una carta e passatela al vostro compagno.. ma senza vederla!- disse con quella sua solita vocina stridula, passai la carta a Jace e seguimmo le istruzioni della professoressa -bene.. ora guardate la carta.. iniziamo da lei signor Highins, cosa vede?- chiese ad un ragazzo con la divisa da corvonero, intimorito sollevò la carta e disse -l'imperatore..- -bene bene, ora tocca a lei signorina Scott-disse rivolgendosi all'altra ragazza seduta di fronte a lui -la papessa...- -bene, benissimo.. ragazzi miei...- poi con la sua camminata goffa, si avvicinò al nostro tavolo e mi guardò -cosa vedi mia... cara..?-  domandò, sollevai delicatamente la carte e le dissi -tre di spade...- 

lei indietreggiò come preoccupata, poi si rivolse a Jace -la luna..- ella annuì, poi unì le mani e ci guardò entrambi e pian piano si allontanò -bene ragazzi, molto bravi.. la lezione è finita, voglio che la prossima volta ripassiate i tarocchi.. non correte per le scale- poi si accomodò alla sua scrivania in attesa di un altra classe da insegnare, io e Jace ci guardammo straniti e facemmo spallucce, presi al volo le mie cose e lo seguì fuori dall'aula, scendemmo rapidamente le scale e ci dirigemmo verso la sala Grande per il pranzo.

Mentre camminavamo, vidi passarmi accanto, un pò più distanziati i miei amici che ridevano fra di loro, mi piangeva il cuore, mi sentivo triste e con un vuoto immancabile dentro, poi il mio sguardo si posò su Draco che non sembrò partecipare alle loro conversazioni, sembra piuttosto preoccupato, pensiero, il che mi fece creare qualche sospetto e mentre fantasticavo con la mia mente, Jace mi riportò sulla terra con il suo sventolare la sua mano dinanzi al mio viso -Voglio portarti in un posto oggi, sono sicuro che ti piacerà- disse -davvero?- domandai incuriosita, egli annuì col capo contento.

TI ODIO - Gioco di cuore (DRACO MALFOY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora