Marzo 2021 - Nella mia testa.
Pazza idea. Folle istinto. L'amore non è servito (quasi) a niente, e ancora mi chiedo se mai avrà un certo peso, un significato, in questa mia vita martoriata da tutto e tutti.
Ho svelato le mie carte, ho amato fino allo sfinimento. E adesso?
Ora mi chiedo che senso ha. Mi sento strappata dalla mia individualità, conscia che l'unico modo per mettere fine al dolore momentaneo sia il termine di questa mia relazione.
Ma si può davvero lasciare andare una persona che si ama, nonostante questa intralci la nostra strada?
Non lo so. Io, nel mio piccolo, mi chiedo con quale cuore potrei mai fare questo.
E non per pietà,
non per dolore,
non perché sono una donna sensibile;
ma perché la vita mi vuole a pezzi, mi vuole sola, e non so come aggiustare la rotta di questo ingrato Destino.
Voglio l'amore, o niente. Voglio sentirmi viva, parlare di quello che mi piace, ridere per una frase, amare continuamente e sentirmi piena nella mia carne.
Non voglio saziarmi così in fretta delle anime di chi mi ama. Voglio sentirmi sempre assetata, voglio vivere in un deserto che nasconde possibilità sempre nuove.
E in sottofondo un canto epico che mi accompagna, oppure una qualsiasi band rock. Meglio ancora: il ronzio del silenzio – quello che da dentro mi logora giorno dopo giorno.
O l'amore, o niente. O la vita, o la morte.
Onnipontenza sul gesto, divertimento nel programmarlo.
Perché no? Sembra così divertente avere le redini della propria vita. Voglio farlo anche io.
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Diario affilato
RandomI miei pensieri, le mie paure; qui dimorano i lati della mia profondità e tutto quello che nessuno vede quando mi fissa dritto negli occhi. Il velo opaco si sposta, io mi presento: sono duplice, sono folle, malata, appassionata, distrutta. E meglio...