Chiedersi cosa si é: sembra giusto, ma a volte è un grande spreco di tempo.
E se io fossi semplicemente me? Uomo e donna insieme, oppure nessuno dei due.
Scrittrice, amante della pittura, della musica, della cucina, della psicologia, della storia - amante di tutto, purché mi possa aiutare a vivere questo mondo così grigio.
In questi anni ho capito cosa voglio fare della mia vita - dei sogni e del lavoro - e ho scoperto che mi piacciono cose diverse tra loro. Ma mai fino a oggi mi sono chiesta chi o cosa sono davvero. La verità è che ho sempre avuto paura, stavo bene nella mia normalità.
Ma oggi più che mai per me è normale farmi dare del "lui", oppure sentire che qualcuno mi dice quanto io sia maschile in alcuni comportamenti. E non è un insulto.
Non tutti gli uomini sono uguali,
non tutti sono dei porci,
non tutti sono violenti.
Anche le donne possono essere così, perché in fondo siamo uguali su una cosa molto importante: l'umanità. Siamo fatti della stessa sostanza.
(Shakespeare diceva che eravamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e ha ragione; ma non è forse lo stesso uomo, un sogno?)
Ecco: io credo di poter essere qualunque cosa. E lo dico perché voglio che tutti si prendano questa libertà.
Cosa sei?
Chi sei?
Hai paura? Dimmelo, davvero: soffri?
Perché io sì, ma mi viene da ridere lo stesso. Quando decidi di essere te funziona così: ti diverte, ti dà la carica per qualsiasi cosa, e alla fine nulla ti butta giù.
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Diario affilato
RandomI miei pensieri, le mie paure; qui dimorano i lati della mia profondità e tutto quello che nessuno vede quando mi fissa dritto negli occhi. Il velo opaco si sposta, io mi presento: sono duplice, sono folle, malata, appassionata, distrutta. E meglio...