#Sebastian#
<Helen!!!>
Urlo e poi la vedo cadere per terra senza forze.
Dovevo prepararmi a questo, dovevo immaginarmelo: Sophie è morta subito dopo aver salvato il mondo, e ora questa triste fine si sta rovesciando su Helen.
Provo a correrle in contro ma una qualche forza me lo impedisce, non riesco a muovermi. Sono solo uno spettatore che non può interagire con lo spettacolo orribile che gli si presenta davanti.
<Helen mi senti? Helen!>
Prova a richiamarla. Ma nulla. Lei resta per terra senza darmi un minimo segno di avermi sentito. Mi sento impotente. Vorrei poter spaccare queste catene invisibili che mi tengono incatenato al suolo e andare da lei. Non voglio che succeda, non a lei ... non alla mia Helen.
Ad un certo punto intorno a lei cominciano a fluttuare delle specie di fumi che presto prendono sembianze umane. Due persone si materializzano in poco attorno a lei, un uomo e una donna.
Chi sono? Perché sono qui? Perché loro la possono raggiungere e io no?La donna ha dei lunghi capelli rossi e indossa una maglietta scolorita dai troppi lavaggi e un po' troppo grande per il suo corpo minuto e un paio di jeans, mentre l'uomo ha i capelli marroni, dei jeans neri e una camicia verde smeraldo lasciata aperta da dove si scorge una maglietta nera con delle scritte.
La donna cade in ginocchio al lato della mia amica mentre l'uomo le resta accanto accarezzandole la spalla. Lei piange, le lacrime le solcano il viso e cadono poi per terra.
<Cara non piangere. Non è ancora il momento.>
Dice lui alla sua amata.
Lei lo guarda e annuisce. Poi si rivolge alla mia amica.
<Tosoro mio, questa non è la tua fine. Hai ancora un ruolo importante in quello che dovrà accadere in futuro.>
Si avvicina al suo capo e le bacia le guance.
Intanto lui si inginocchia dall'altro lato e le dice.
<Noi ti vogliamo bene. Anche se tu non ci vedi questo non vuol dire che noi non ti proteggiamo e aiutiamo quando tu ne hai bisogno. Noi ci siamo sempre. Qui.>
Le tocca il cuore.
Helen sembra riacquistare un po del suo colore.
Gli occhi della donna brillano e non so dire se dalla felicità o dalla tristezza.
Provo ancora una volta a muovermi e rimango shoccato quando scopro che le catene invisibili si sono dissolte, riesco finalmente a muovermi. Corro subito da Helen e da quelle due persone che anche se non so chi siano di sicuro le vogliono bene, o almeno così sembra.
Mi inginocchio dove poco prima c'era l'uomo che si è spostato per farmi spazio. Le afferro la testa e me la porto in grembo, le accarezzo dolcemente i capelli ma lei non si sveglia.
Mi rivolgo allora alle altre due persone.
<Voi chi siete? Come fate a conoscerla? Si riprenderà?>
Chiedo tutto d'un fiato.
La donna mi guarda. I suoi occhi sono verdi come quelli di Helen.
<Caro Sebastian, tu ti sei preso cura della nostra bambina, non potremo mai ringraziarti abbastanza. Sì mio caro ragazzo lei si riprenderà sta bene, ma dovrà affrontare ancora innumerevoli pericoli in futuro.>
Dice lei dolcemente.
Bambina? Aspetta loro non saranno mica ...
<Cara dobbiamo andare.>
Dice lui interrompendo i miei pensieri.
Lei annuisce, si asciuga con la mano delle lacrime ribelli, si alza in piedi e raggiunge l'uomo.
<Dovremmo cancellare la memoria al ragazzo...>
Continua lui.
<Cancellarmi la memoria? Cosa? No, non voglio dimenticare quello che è successo.>
Dico.
<Arriverà un giorno in cui lei ci conoscerà ma quel giorno non sarà oggi.>
Mi risponde la donna.
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Helen
AdventureUna ragazza, quattro tribù...a quale apparterrà? Sarà disposta ad affrontare il suo destino? Quanto saprà sacrificare per la salvezza del mondo? Scopritelo...