Capitolo 6 Preocupazioni e un angelo custode

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I giorni continuano a passare e io non ci posso fare nulla, non posso rallentare i secondi. Sono impotente alla mercé del tempo che scorre e mi trascina sempre più vicina al mio compleanno.

Mancano dieci giorni e io non ce la faccio più, voglio sapere ma alla stesso tempo non lo voglio. Sono un miscuglio di contraddizioni.

***

" ... quindi così. "

Erica mi sta parlando ma io non la degno di attenzione la mia mente continua a volare ...

"Helen tu proprio non mi stai ascoltando!"

Mi scuote leggermente per una spalla.

"Mhh cos ... scusa."

Erica stringe gli occhietti a due fessure e mi guarda. Se gli sguardi potessero uccidere sono sicura che ora morirei seduta stante.
Poi il suo sguardo si addolcisce. Penso abbia capito perché non la sto ascoltando. Continuo a a pensare al mio compleanno, al mio imminente compleanno.

"Vabbè su dai! Andiamo a prenderci un gelato ... così prendiamo una boccata d'aria e, soprattutto, mangiamo una mega coppa gelato!"

A sentir parlare di gelato il mio stomaco brontola.

"Okay andiamo a prendere il gelato!"

Così andiamo alla gelateria più vicina ci sediamo ai tavolini fuori e ordiniamo due coppe gelato: io alla Nutella e lei alla ciocco menta.
Erica ha ragione un buon gelato tira su di morale tutti!

"Oddio non ci credo ... Erica e ... Helen! Uao!"

Quella voce no! La riconoscerei ovunque: è Amanda. La ragazza vampira più odiosa e civettuola del mondo! Ed ecco un modo per far calare a picco l'umore.

"A quanto pare ..."

Sussurro io.

"Ciao Amanda! Che bello vederti."

"Era da un po che non ci si vedeva ... che fine avevate fatto?"

Quanto non la sopporto! È tutta un "gne gne" "gni gni"!!

"Eravamo in giro..."

Risponde subito la mia amica, neanche lei non la sopporta ma come si dice tieniti gli amici vicini e i nemici ancora più vicini no?

"Mamma mia che bello! Stavo giusto andando a fare un giro al centro commerciale, vi va di venire?"

Oh no! Un altro giro al centro commerciale non lo reggo.

"Ma certo, veniamo."

Cosa?! No io non ci vengo! Meglio inventarsi una scusa...

"Ragazze io non mi sento molto bene, preferisco andare a casa."

Ah! Scusa perfetta!

"Sei sicura? Non vuoi eh torni con te? Tutto okay?"

Eccola qui la mia amica! La adoro quando si comporta così.

"Ma no tranquilla se vuoi andare vai, approfitto e mi faccio una camminatina. Ti aspetto in libreria."

I suoi occhietti indagatori cercano di cogliere quello che io disperatamente sto cercando di dirli "vai io e lei insieme è meglio di no..." . Annuisce lievemente e capisco che ha capito.

Finisco il gelato in silenzio, saluto la mia amica e quell'altra rompi e mi dirigo verso casa di Erica.
All'incirca fra mezz'oretta sarò a casa.

Cammino non badando a nulla, mi lascio di nuovo trasportare dai pensieri...

Ma all'improvviso i mie pensieri sono interrotti da una voce.

"Hey bellezza! Dove vai?"

Faccio finta di non aver sentito e cerco di non lasciar trasparire nessuna emozione sul volto. Anche se il mio cuore a perso qualche battito e sto cominciando ad avvertire una lieve paura.

"Fai finta di non sentirmi eh?"

Dice lui. Mi giro e decido di affrontarlo.

"Scusa ma non posso trattenermi sono in ritardo..."

Dico e stranamente la mia voce è molto più sicura di quello che pensavo che fosse.
Il ragazzone è alto molto più di me ed è molto muscoloso, ha l'aria di un poco di buono, un sorriso beffardo sulle labbra e ... cavolo è un Vampiro! Vedo le zanne che sporgono fuori dalla bocca.

"Dai vieni qui ti posso far divertire ..."

Accorcia la distanza fra di noi, ora saremo a forse un metro di distanza.

Ho paura. Ho davvero molta paura, è un vampiro grande e grosso con cattive intenzioni e io sono sola e senza alcuna dote speciale per proteggermi. Cosa faccio? Provo ad andarmene ma le gambe non rispondono, sono paralizzata dalla paura.

Lui allunga le mani verso il mio viso e la fa scorrere lungo la guancia fino al collo, è chiaro quello che vuole fare: si vuole nutrire. Io di certo ormai non riesco più ad impedirglielo ...

Cavolo che faccio?! Nono non voglio! Urlo mentalmente perché l'uso della voce è andato a quel paese e non ha intenzione di tornare.

Se deve succedere non voglio he succeda così, ma almeno magari andrò dai miei genitori, li potrò finalmente conoscere ...

"Che cosa cazzo le stai facendo?"

Dice qualcuno. Mi sembra di averla già sentita questa voce, ma forse mi sbaglio. Vorrei poter girare la testa per vedere lo sconosciuto in volto ma le mie funzioni motorie sono ancora in blackout.

Il volto del vampiro diventa improvvisamente duro e freddo e risponde a tono a quell'altro.

"Perché che te ne importa? Oh è una tua amichetta? Allora ci proverò ancora più gusto ad ammazzarla."

Mi fa un sorriso gelido. Deglutisco.

"Vattene!"

Urla il mio salvatore.

"Non ci penso neanche. Lei è la mia preda!"

Oh cavolo ...

"Non te lo dirò un altra volta ..."

Il misterioso ragazzo gli tira un cazzotto in faccia, vedo tutte le immagini sfuocate ma a rallentatore. Le gambe mi diventano molli e improvvisamente non reggono più il peso del mio misero corpicino, cado per terra.

"...vattene!!"

Quello intimorito se la da a gambe levate sparendo dietro una curva.

Grazie a questo ragazzo sono viva, sarà di sicuro il mio angelo custode ...

Lui si gira è ... oddio non ci credo ... è Sebastian.

HelenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora