Helen

Capitolo 14 Confessione

Oh merda. Cosa vuol dire che lo sa?

<Ehm ... non è come pensi ...>

Dico.

<Oh ma pensi che sia scemo? Pensi che non sappia fare 2 più 2? >

Dice lui. Io rimango in silenzio e lui continua.

<Ti ho vista al supermercato quando hai spostato quella confezione di cereali, pensavo di aver visto male ma no invece avevo visto benissimo: hai usato la magia per farlo spostare. E pensi davvero che mi sia bevuto la storiella sulla medicina nell'acqua? È ovvio che quello è sangue. E poi quello che ti è appena successo succede sempre anche a me prima che mi trasformi in un licantropo.>

Abbasso lo sguardo non ho il coraggio di guardarlo in viso. Non so cosa dire, faccio davvero così schifo come attrice? Non so cosa fare.

<Allora non hai nulla da dire?>

Continuo a fissarmi le scarpe che, improvvisamente, sono diventate molto interessanti.

<Sei una Stregona, una Vampira e un Licantropo. Non è vero?!>

Oh no Sebastian! Sono tutt'altro, a dir la verità non so neanche io cosa sono. Che faccio? Gli dico la verità o mento? Sono combattuta fra le due opzioni, mi sto giocando la mia ultima possibilità.

<No Sebastian ti stai sbagliando ... io ...io>

Prendo un bel respiro.

<...sono come Sophie, appartengo a tutte e 4 le tribù.>

Sta volta è lui a rimanere senza parole. Non dice nulla per molto molto tempo.

<Ma che cosa vuol dire? >

Ah, saperlo cavolo!

<Non lo so, però tu mi devi giurare che non lo dirai a nessuno. Ti prego.>

Lui fa un passo e si avvicina a me, ora siamo così vicini che mi basterebbe allungare la mano per toccarlo. Mi prende le mie mani nelle sue e me le stringe.

<Con me i tuoi segreti saranno sempre al sicuro, sempre.>

<G-grazie...>

Balbetto io.

<Ma quindi che simboli hai?>

<Ho un simbolo solo. Una specie di stella a 4 punte con in mezzo una spirale, Erica dice che, secondo la leggenda, è il simbolo che aveva Sophie.>

Per un po' ci guardiamo negli occhi, siamo ancora molto vicini. Il mio cuore perde qualche battito quando si avvicina ancora di più e mi abbraccia.

<Tranquilla. Non succederà nulla.>

Chissà perché queste parole dette da lui mi rassicurano.