Helen

Capitolo 10 Lista della spesa e incontri inaspettati

<Helen non c'è la faccio più! Ti vuoi decidere a uscire?! Sono 3 giorni che non esci da sta camera.>

La mia amica ha ragione effettivamente sono 3 giorni che non esco, non lo so ma non voglio. Voglio stare da sola a riflettere. Non voglio uscire e stare al contatto con altre persone.

In questi giorni ho scoperto parecchie cose riguardo i miei nuovi poteri: per esempio posso spostare gli oggetti, basta che siano abbastanza vicini, posso fai spuntare i canini, posso trasformarmi in un licantropo. Cose così sensazionali che non riesco ancora a capirle.

Forse ha ragione però, uscire non mi farebbe così male. Oggi è già la terza volte che me lo chiede.

<Se proprio vuoi ... usciamo.>

<Alleluia! Era ora che ti decidessi. Mia mamma ci ha dato la lista della spesa, andiamo al supermercato.>

Uffa. Supermercati, centri commerciali ... per me sono tutti la stessa cosa, gli odio!

Ci vestiamo e in poco siamo fuori dirette al centro commerciale.

***

Erica mi trascina a destra e a sinistra non badando al fatto che io sono praticamente assente, mi continua a parlare mentre butta nel cestino cose a caso.

<Allora penso che con i cervelli siamo a posto ...>

Cervelli?!

<Cervelli?!>

<Hahaha volevo vedere se mi stavi ascoltando ... quanto sei buffa quando fai quella faccia sbigottita!>

Hahaha. Okay niente cervelli per fortuna. Riesco perfino a ridere.

<Sapevo che non avevi perso il tuo senso dell'umorismo!>

Esulta la mia amica, ha finalmente raggiunto il suo scopo: farmi ridere.

<Era andato un pochino in vacanza ...>

Sono 3 giorni che non rido infatti ora sembro una pazza. Sto ridendo da tipo 15 minuti senza sosta, chissà poi perché rido? Hahaha.

<Una luuunga vacanza ai Caraibi.>

Precisa Erica. Adoro la mia amica, lei si che sa come tirarmi su il morale.

<Ehi tipa pazza con la ridariola, mi prendi quel barattolo di cereali al bacon?>

Io sono un pochino più alta di lei, non di molto, ma ci provo lo stesso. Mi metto sulle punte dei piedi e provo a prenderla ma anche allungandomi il più possibile mi mancano sempre qualche centimetro. Mi concentro e ... BAM! La scatola si sposta dallo scaffale e scende delicatamente fra le mie mani.

<Eccolo.>

<Hey guarda un po' chi si vede ... Helen. Ciao.>

Mi giro e vedo Sebastian in fondo al corridoio che mi guarda. Possibile che lo incontro ovunque? Dietro di lui c'è un ragazzo alto più o meno come lui, atletico, con capelli color marrone scuro e occhi molto chiari, penso siano grigi.

<Ehm ... ciao Sebastian.>

Lui è il suo, presumo, amico si avvicinano. Guardo la mia amica aspettandomi che lei stesse facendo lo stesso ma invece la ritrovo imbambolata a guardare l'amico di Sebastian. Ma che cavolo?!

<Come va ragazze?>

Chiede il ragazzo che soli pochi giorni prima mi ha salvato la vita.

<Bene ...>

Dico. Erica probabilmente non ha sentito nemmeno la domanda.

Le do una gomitata nella pancia e lei si riprende dal suo shock. Hahaha, rido mentalmente. Colta sul fatto!

<Ah ehm si ... lui è Garret un mio amico, Garret loro sono Helen e la sua amica.>

Garret sorride e gli occhi gli si illuminano quando li posa in quelli della mia amica.

<Piacere ... io sono E-Erica.>

Quei due continuano a fissarsi negli occhi. Ma che cavolo le prende a Erica? Penso che Sebastian stia pensando la stessa cosa del suo amico visto che lo guarda con una faccia...

<Ehm ehm ... >

Dice Sebastian per spezzare la comunicazione "occhi con occhi" che stavano facendo i nostri amici. Continua lui.

< ...allora fatto il compleanno Helen?>

Purtroppo ...

A questa domanda la mia amica si riprende del tutto e il suo sguardo mi scruta.

<Si, Umana.>

Dico fingendo un sorriso.

<Oh okay allora venite che vi offro un gelato, prendilo come regalo di compleanno.>

Oddio. Ma ci conosciamo a malapena.

<Mah ... Sebastian non serve ...>

<Davvero insisto.>

Guardo la mia amica che è tornata a mangiarsi con gli occhi Garret e decido di accettare. Che sia chiaro lo faccio solo per Erica.

<D'accordo veniamo.>