11. Visite inaspettate

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E' finalmente arrivato venerdì: il giorno delle selezioni. Jack e Noah si sfideranno in una partita, dopo un'attenta valutazione il capitano deciderà tra i due vincitori di oggi e ieri e dichiarerà il futuro capitano della squadra di calcio della Willow High School. Se questo non fosse abbastanza e l'allenatore dovesse essere ancora indeciso ci sarà un ulteriore partita. Spero tanto che Jack vinca e che diventi capitano, merita solo il meglio e so quanto ci tenga a ricoprire quel ruolo quindi io posso solo fare il tifo per lui e augurargli il meglio. Le ragazze mi hanno detto che dopo pranzo andremo insieme al campo.

Ora stiamo mangiando e diciamo che a differenza degli altri giorni c'è un silenzio quasi fastidioso, Noah continua a passarsi le mani tra i capelli e a produrre un fastidioso suono mentre fa tintinnare la forchetta sul piatto di ceramica bianca. Jack è letteralmente impanicato, non ha toccato quasi cibo e continua a sbuffare ogni due per tre. Poi c'è Alex che all'inizio era abbastanza tranquillo anche perchè non sarà il capitano di nessuna delle squadre ma dopo aver passato anche solo cinque minuti in mezzo a quei due, ormai quasi automi, ha iniziato ad agitarsi, non sa da che parte stare e continua a guardarli come se fossero della dinamite pronta ad esplodere da un momento all'altro. Noi tre abbiamo provato ad aprire bocca ma non ci siamo riuscite, ogni volta che provavamo a formulare una qualsiasi frase di senso compiuto o sensata ci siamo fermate prima, perchè Alex ci guardava implorando di restare mute, secondo me ha veramente paura di saltare in aria. Pure Jenn che ha sempre qualcosa da dire, non ha aperto bocca. L'unica che può darci una mano è a casa ammalata, quindi riassumendo non sappiamo cosa fare. Io proverei a dire qualcosa ma non so davvero come muovermi, conosco Noah e gli altri da nemmeno una settimana, la mia bolla non si è dissolta del tutto, ho paura di fare o dire qualcosa di sbagliato e per quanto riguarda il mio migliore amico non l'ho mai visto così agitato e nonostante abbia sempre una parola per lui questa volta proprio non ce la faccio. E' come se avessi un blocco mentale, forse anche dato dal fatto che sono circondata da persone non ancora familiari e non vorrei dire stupidate o semplicemente essere giudicata. Anche se so che non succederebbe mai.

Poi qualcuno finalmente spezza quel silenzio interminabile che sembra essere durato anni e anni
"Non ci credo che Ashton e Richard si siano sfidati ieri, non posso crederci. Andava bene chiunque ma loro no! Era da almeno un mese che non venivano agli allenamenti, doverli sopportare durante alcuni corsi è già abbastanza estenuante e ora ricompaiono dal nulla e vogliono pure prendersi il posto da capitani" dice Noah tutto d'un fiato, fa una piccola pausa e ricomincia "E anche se nessuno dei due sarà capitano dovremmo comunque sopportarli in squadra, come hanno osato tornare. Dopo tutto quello che hanno fatto"

"Non hanno nemmeno un po' di rispetto, se voglio essere in squadra devono sputare sangue su quel maledetto campo"  ribatte JJ

"Ehi ehi ehi, lo so che sono degli stronzi e concordo con voi sul fatto che non dovevano rimettere piede in squadra e  soprattutto a scuola, ma non vi sembra di esagerare?"

"Per un cazzo!" sbotta Alex, mi sa che la bomba ad orologeria era proprio lui non gli altri due

"Beh occupiamoci di un problema alla volta. Prima le selezioni e poi loro due, ora non scaldatevi e pensate solo a dare tutti voi stessi sul campo" aggiunge Em, Noah fa una smorfia di disapprovazione e stringe i pugni posti ai lati del vassoio.

"Qualcuno potrebbe dirmi cosa succede?" chiedo con un filo di voce, non voglio sembrare una persona che si intromette ma JJ non mi ha mai nominato questi due e sinceramente se vogliono tanto che io sia parte del gruppo è inutile nascondere le cose.

"Niente di importante Lilly" chiarisce JJ

"Ma scus-" non faccio in tempo a finire la frase che Em sovrasta la mia voce con la sua

"Non credo sia il momento giusto per parlarne ma tranquilla ti racconteremo tutto a tempo debito. Nessun segreto, promesso"

Faccio un sospiro e dico "Va bene" poi aggiungo "JJ almeno mangia quel pezzo di carne o non avrai energie e dopo dieci minuti stramazzerai al suolo"

"Ha ragione, Jack, anche se preferirei che tu perdessi perchè ci tengo ai miei amati soldi" a quelle parole a tutti scappa un risolino involontario che porta anche solo per un attimo un po' di leggerezza.

Certo che questa giornata è veramente pesante come un macigno, non vedo l'ora che finisca anche perchè sento puzza di guai.

***

Finalmente arrivano le due, i ragazzi ci salutano e poi di corsa si avviano negli spogliatoi mentre io, Jenn e Em finiamo di chiacchierare e in seguito anche noi raggiungiamo il campo da calcio.

Oggi è proprio una bella giornata, c'è un bellissimo sole che splende come non mai e non c'è nemmeno un filo di vento, poveri ragazzi con questo caldo faranno veramente fatica.
Il campo da calcio di questa scuola devo dire che è carino, le sedute presenti sugli spalti sono di colore bordeaux che riprende i motivi dello stemma scolastico. Il campo è veramente ben curato e in cima agli spalti si trova uno spazio delimitato da una lunga vetrata e due porte alle estremità di queste, all'interno sono posizionati tavolini e sedie e un piccolo bar. Attualmente è chiuso ma credo che questo luogo sia principalmente utilizzato d'inverno o comunque durante le partite più importanti del campionato, cosicché i tifosi o i genitori  possano stare al caldo o semplicemente seduti più comodamente o passano rifornirsi di cibo e bevande per gustarsi al meglio le partite.

Alcuni posti sono già occupate da delle ragazzine sicuramente del primo o del secondo anno che osservano i ragazzi con espressione innamorata e con gli occhi palesementi a forma di cuore. Tutte li guardano a bocca aperta e commentano ogni singola cosa. Tra di loro mi sembra di scorgere alcune delle ragazze che avevo incontrato il primo giorno di scuola.
Le ragazze mi fanno strada, ci accomodiamo più o meno al centro dove la visuale è perfetta e infatti il campo si vede benissimo. I ragazzi stanno finendo di scaldarsi, alcuni corrono altri fanno degli scatti e qualcun altro un po' di stretching. Poi le due squadre si dividono per  formare due cerchi quasi perfetti, parlottano tra di loro e poi nuovamente si separano per sparpagliarsi in tutto il campo. L'attenzione di Jack e Noah viene richiamata dall'arbitro che pone la palla al centro del campo, prima che questo possa fischiare Jenn esclama supplichevole a noi due "Per favore Noah, non farmi perdere i miei adorati venti dollari", tutte e tre sorridiamo e torniamo a concentrarci sul campo, appena in tempo perchè proprio quando giriamo le teste di scatto dal fischietto dell'uomo robusto esce un suono stridulo che annuncia l'inizio delle selezioni e dunque della partita. Noah scattante prende possesso della palla e la sua squadra inizia a passarsela ma Jack poco dopo la intercetta e scartando l'avversario riesce a riacquistare il comando e si muove nella direzione opposta del campo passandola in seguito ad Alex. Il coach seduto su una panchina ai lati del campo osserva minuziosamente ogni singolo movimento dei giocatori e scrupolosamente si presta ad annotare tutto su un block notes grigio che tiene saldamente tra le mani grandi.

Ad un certo punto però la palla finisce nuovamente tra i piedi di Noah e passaggio dopo passaggio questa finisce dritta nella rete. La squadra di Noah esulta e dalla bocca di Jenn si leva un urlo "Vai così Noah, fagli mangiare la polvere" a quelle parole io e Em scoppia a ridere divertire e scuotiamo la testa contemporaneamente mentre Jenn si tappa la bocca e spalanca gli occhi per poi dire "Ops, sono troppo esaltata mi devo calmare".

Poi ad un certo punto mentre la partita va avanti arrivano due ragazzi, Em e Jenn si guardano con un'espressione, allarmata, incredula e nel loro volti scorgo anche un pizzico di odio. Poi spostano la sguardo sul campo dove Noah e Jack si sono per un attimo immobilizzati mentre la palla continua a scorrere tra i piedi degli altri giocatori, e proprio in quel momento la squadra di Jack fa goal. Le ragazze dietro di noi lanciano mille gridolini e iniziano a parlottare tra di loro, i ragazzi appena arrivati invece si siedono poco lontano da noi.

L'arbitro fischia la pausa, JJ corre da Noah e i due iniziano a parlare mentre guardano dal campo i ragazzi posti non molto lontani da noi. Per un attimo c'è uno scambio di sguardi carichi di astio, cosa sarà mai successo tra questi quattro?

"Non sono venuti veramente" dice incredula Em
"Io ora vado da loro e gli sp-" risponde Jenn prima di essere interrotta
"No Jenn, calmati. Non fare stupidate" controbatte
"Ma ti sembra normale che si presentino qua?" chiede Jenn innervosita

SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti! Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto, se è così fatemelo sapere con una stellina e un commento. Chi saranno questi Richard e Ashton? Cosa avranno mai fatto per guadagnarsi tutto questo odio?
Baci
Bea💖

Unexpected turnDove le storie prendono vita. Scoprilo ora