Noah's pov
Finiamo di mangiare in quasi assoluto silenzio poi salutiamo le ragazze e ci dirigiamo negli spogliatoi. Da quando ho scoperto che Richard e Ashton avrebbero partecipato alle selezioni sono parecchio nervoso e scontroso, non avrei mai creduto che avrebbero rimesso piede qua dentro e a quanto pare nessuno li ha ostacolati, ma arrivare addirittura a rientrare nella squadra è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tutti la pensiamo così, Alex è su tutte le furie, sembra una pentola a pressione pronta ad esplodere e durante l'intero pranzo mentre lo guardavo mangiare mi sembra quasi di vedere del fumo uscire dalle sue orecchie.Ci cambiamo velocemente, indossiamo la divisa della squadra ed entriamo in campo. Per prima cosa il coach ci fa correre in modo tale da riscaldarci. Mi avvicino a Jack e gli dico
"Dai amico sei forte, avrai il posto ne sono sicuro", lui mi guarda sorridendo e per poco non scoppio a ridere. Si vede lontano un miglio che è agitatissimo, il suo avversario sono io e non deve temere, lo lascerò vincere perchè si merita quel posto più di chiunque altro.Dopo esserci riscaldati il coach ci lascia alcuni minuti di riposo mentre discute con l'arbitro di alcune questioni, vedo Camille e le altre ragazze arrivare e sedersi sugli spalti.
"Sono così contento che stia pian piano uscendo dalla sua bolla, non mi sembra vero che stia tornando a vivere. E' perfino venuta a vedermi e questo mi rende felicissimo" mi confida JJ con un sorrisone dipinto sulle labbra
"Ne ha passate tante ma è una ragazza fortissima, ce la sta facendo" dico e poi aggiungo "Vedrai che tra non molto tu e lei non ricorderete più quei brutti momenti e tutti ce la spasseremo"
"Lo spero amico, con tutto il cuore"
"Per cambiare argomento, ho visto che hai già delle fan" dico indicando sugli spalti un gruppo di ragazzine, probabilmente del primo o del secondo anno, che sono intente a fissarci e a parlottare tra di loro
"Lasciamo perdere, mi fissano in continuazione da quando hanno scoperto che avrei partecipato alle selezioni" afferma ridendo
"Beh, il tuo fascino fa effetto" commento scherzando
"Ovvio amico, ovvio" controbatte.Poi il coach richiama la nostra attenzione, subito ci dividiamo nelle squadre precedentemente comunicate e formiamo dei cerchi. "Vinceremo questa partita ragazzi! Siamo imbattibili" esclamo incitando gli altri, in verità non vinceremo proprio nulla. Ho intenzione di mettere in campo le mie più grandi doti di attore per far vincere questa partita a Jack, il piano lo ho già e i miei complici sono al corrente di tutto compreso Alex. Quindi nulla può andare storto, JJ avrà quel posto costi quel che costi.
L'arbitro mette la palla al centro del campo e poco prima di sentire il fischio di inizio sento una voce proveniente dagli spalti esclamare "Per favore Noah, non farmi perdere i miei adorati venti dollari". Rido mentalmente e mi sento anche un po' in colpa perchè purtroppo Jenn perderà la scommessa, ma infondo anche lei deve imparare che non può sempre aver ragione e noi non possiamo sempre dargliela vinta. Alla fine questa mia accidentale perdita oltre a farla infuriare forse la aiuterà. Una cosa è sicura ovvero che dovrò subirmi le sue lamentele per almeno un mese, sempre che non mi faccia fuori prima.
L'arbitro fischia il calcio di inizio e mi ci vuole ben poco per prendere possesso della palla, subito la passo ad un mio compagno ma ben presto Jack riesce ad acquisirne il possesso e con un accurato passaggio ad Alex questa avanza sempre di più verso la nostra porta. Ma scattante riesco a scartare il mio avversario e passaggio dopo passaggio a far finire la palla dritta in rete. Ho detto che avrei fatto vincere JJ ma non ho mai detto che sarebbe stato semplice per lui. Un grido di esaltazione esce dalle bocche dei miei compagni e dagli spalti si alza una voce "Vai così Noah, fagli mangiare la polvere", senza nemmeno girarmi so benissimo chi è stata a pronunciare quelle parole. Mi giro in direzione degli spalti ridendo, vedo le ragazze ridacchiare mentre Jenn ha gli occhi sbarrati e si tappa la bocca con entrambe le mani, subito lancio un'occhiata ad Alex che sorride grattandosi il capo e alza le spalle di risposta. Qui due sono proprio innamorati, penso tra me e me.
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Unexpected turn
ChickLitCamille Harrison apparentemente può sembrare una normalissima diciassettenne californiana. Ma da quasi nove anni è costretta a convivere con il dolore causato dalla morte di entrambi i genitori. E con la promessa che ha fatto a se stessa, quella di...