La mattina dopo Athena si svegliò di buon umore. Era estate, la sua stagione preferita, ed era appena tornata a casa. Si era promessa di andare a fare un giro nei boschi e quella era la giornata perfetta per farlo.
Fece colazione con lo sceriffo, Stiles ancora dormiva. Poi prese il suo libro e uscì di casa.
Seguì l'istinto, la magia che veniva dalle colline intorno a Beacon Hills. Trovò una grande quercia e si sedette sotto di essa, incrociò le gambe e restò lì, seduta, senza pensare a nulla. Ascoltava il rumore della natura, poteva sentire l'energia degli alberi che si intersecava per chilometri, dalle punte delle radici fino alla punta della foglia più alta. Il bosco le stava parlando, rivelandole i segreti più nascosti. Avvertì la presenza di un ruscello qualche metro a sud, percepì l'acqua che scorreva dolcemente tra le rocce e le sussurrava la sua memoria. Entrò nella dimensione astrale e lasciò che il mondo attorno a sé le raccontasse la storia che nessun umano poteva mai immaginare. Storie di millenni, trasmesse da albero ad albero, come una tradizione. E così anche da albero a strega, percorrendo i milioni di anni della Terra. Athena si sentì trasportata in un viaggio nel tempo, non si era mai sentita così nelle foreste del New Jersey. Udì un rumore di foglie calpestate a qualche metro da lei ed aprì gli occhi. Un coyote si era fermato e la scrutava con gli occhi nocciola. La ragazza gli sorrise e fece illuminare le proprie iridi di rosso. Un rosso caldo, tendente all'arancione, come il colore del fuoco. L'animale piegò il muso e si avvicinò lentamente. La strega allungò una mano e toccò il naso umido del coyote. Gli occhi dell'animale divennero azzurri. Athena non ne fu sorpresa. Quel coyote non era un coyote normale e lei lo aveva capito. L'animale si sedette accanto a lei e si lasciò accarezzare il pelo quasi come se fosse un animale domestico."Malia, giusto?"
L'animale sbuffò e la ragazza lo interpretò come una risposta affermativa. Rimase con Malia per un po', finché non decise di tornare in città. Un muto accordo si stabilì tra il coyote e la strega, si sarebbero trovate il giorno dopo nello stesso punto. Tornata alla civiltà Athena decise di comprarsi qualcosa da mangiare e di fermarsi su una panchina al parco. Mentre sgranocchiava delle patatine cominciò a riflettere su dove poteva iniziare le sue ricerche. In biblioteca di certo non avrebbe scoperto granché, sicuramente non esisteva un libro con scritto 'gli omicidi di Beacon Hills'. Pensò che internet fosse un buon punto da dove iniziare. Si ricordò che il figlio dello sceriffo aveva un computer in camera sua, così si alzò e si avviò per la strada. A un certo punto una jeep blu suonò il clacson e si fermò accanto alla ragazza. Una volta tirato giù il finestrino si accorse che erano Stiles e Scott. Fece un sorriso e li salutò.
"Dove sei stata tutta la mattina? È quasi ora di pranzo" le disse Stilinski.
"Nel bosco, a meditare" rispose.
"Vuoi venire a fare un giro con noi?" le domandò invece McCall.
La ragazza ci pensò un attimo, voleva iniziare a cercare il lupo mannaro che aveva ucciso i suoi genitori, ma quei due ragazzi sembravano così gentili che non ce la fece a dire di no. Si sedette nei sedili posteriori e guardò fuori dal finestrino, verso le colline. Per un attimo le parve di scorgere due occhi azzurri che la fissavano.
"Lo sapevate che ci sono i coyote?"
"Impossibile, i coyote non si vedono in California da anni" le rispose Stiles.
"Eppure ne ho incontrato uno" Athena si sporse leggermente in avanti.
"Davvero? E non ti ha attaccato?" chiese l'altro ragazzo.
"Oh no, era buona. Diciamo che sono molto in sintonia con gli animali"
"Buona? Femmina?" continuò Stilinski.
"Ti stupirebbe se ti dicessi che so anche il suo nome?"
"No, non mi stupirebbe in effetti"
Stiles fermò la jeep davanti a un fast food e ordinò per tutti e tre. Le porse un cheeseburger e lei tirò fuori dalla borsa un paio di dollari.
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𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲
FanfictionQuando vivi in un mondo di persone normali, in uno stato normale, in una città normale popolata da persone normali, essere diversi è difficile. Non mostri cosa sei veramente per non spaventare la gente, perché sai che sei unico al mondo. Questo pen...