Capitolo 4

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Scott le raccontò della nuova ragazza e delle sue capacità. Allison non fece molta fatica a crederci.
Quando Athena scorse la casa in mezzo agli alberi, si sentì stringere la bocca dello stomaco. Aumentò il passo e i ragazzi dietro di lei fecero fatica a starle dietro. Davanti al rudere venne inondata di un energia che non aveva mai provato prima, ma di cui era a conoscenza. Non riusciva ad avanzare, come se ci fosse una barriera invisibile a bloccarla.

"Che succede?" le domandò Scott.

"Io non-"

Con uno sforzo riuscì a oltrepassare la barriera, indebolita dal tempo. Guardò la porta, tinta di rosso, come nel suo sogno. Entrò lentamente e le assi sotto di lei scricchiolarono. Era tutto identico nel suo incubo, solo che ora la luce del sole illuminava i mobili invecchiati.

"Cos'è successo qui?" domandò ai ragazzi.

"La casa degli Hale, è andata a fuoco anni fa" le spiegò Stiles "l'incendio ha ucciso quasi tutti i membri della famiglia"

Athena accarezzò il vecchio legno annerito e la sua mano si sporcò di nero. Almeno, era quello che pensava finché non cerco di pulirsi. Lo sporco inizio a diffondersi su tutte le dita come un liquido nero, che le ricoprì velocemente la mano. Si spaventò e fece qualche passo indietro, fino ad uscire nel portico.
Alzò gli occhi dalla mano e si ritrovò davanti una figura femminile dagli occhi rossi. Aveva i vestiti sporchi e strappati, era a piedi nudi e dalle dita uscivano degli artigli da lupo. Le sorrise e mise in mostra le zanne.

"Hekate, che bello rivederti" disse "sei venuta a morire per la seconda volta?"

Athena non sapeva cosa rispondere, l'aveva appena chiamata come sua madre.

"Non ti ricordavo così paurosa" continuò la donna, cominciando ad avvicinarsi.

Athena indietreggiò a passo lento e si appoggiò al corrimano consumato.

"Oh andiamo Hekate, l'ultima volta ci siamo divertite così tanto" la donna lupo era sulla soglia della porta, a pochi passi dalla ragazza.

"Sei stata tu.." riuscì a mormorare Athena.

La donna si mise a ridere e la sua risata si diffuse nella testa di Athena. Era ovunque, proveniva da ogni direzione in cui Athena si girava. Scese gli scalini allontanandosi dalla casa, con la mente affollata da quella voce.
I tre adolescenti rimasti le si avvicinarono e Scott le chiese cosa avesse. Ma Athena non riusciva a distinguere le parole, guardava il ragazzo con le lacrime agli occhi e cercava di decifrare il movimento delle labbra. La risata si fece sempre più forte e alla fine Athena scoppiò.

"Basta!" urlò e con un ondata l'energia scarlatta uscì dal suo corpo.

Si accovacciò a terra e della risata rimase solo un piccolo ronzio nelle sue orecchie. Si sentiva svenire, ma si constrinse ad alzarsi. Doveva allontanarsi da lì il più velocemente possibile.

"Athena!" esclamò Stiles, indicando Scott.

Intorno al collo del ragazzo c'era una stringa di energia che lo stava strozzando. Respirava a fatica e tossiva, in ginocchio. Affianco a lui Allison cercava di capire come aiutarlo. Athena, allarmata, si avvicinò al ragazzo e si inginocchiò davanti a lui senza sapere che fare. Non aveva più controllo sul suo potere, lo percepiva, ed era colpa di quel maledetto posto.

"Fermo fermo fermo" sussurrò disperata e si concentrò al massimo per riuscire a liberare Scott.

Quando finalmente l'energia si dissolse, il ragazzo riprese a respirare normalmente.

"Mi dispiace, non so cosa mi sia successo" si rimise in piedi e guardò le proprie mani.

Il nero stava lentamente scomparendo, lei però tremava come una foglia. Fece qualche passo indietro, allontandosi dai tre. Si rimproverò per essersi fidata di se stessa. Non poteva stare con altre persone quando non riusciva nemmeno a controllarsi.

𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora