"È stato bellissimo"
"Cosa?"
La strega entrò per prima dentro casa, mentre il ragazzo le teneva aperta la porta.
"Quello che hai fatto. Per Boyd ed Erica"
"Non conoscevo Erica, ma sono sicura che anche lei se lo meritasse"
Stiles stava già per salire le scale quando Athena si fermò all'entrata. Guardò verso il divano, dove aveva dormito negli ultimi due mesi. Si morse il labbro, indecisa se fare quel passo oppure no. Le borse sotto gli occhi dimostravano che non aveva dormito molto bene, o non aveva dormito affatto, nell'ultimo periodo.
"Athena, tutto bene?" le chiese Stiles a metà scala.
"Io non... uhm... si, si tutto ok" cambiò subito idea, perdendo il coraggio.
Si sedette sul divano e portò le mani al volto, segno di stanchezza. Pochi secondi dopo sentì il divano affondare accanto a lei e incrociò lo sguardo con Stiles.
"Ti ho detto che sto bene"
"Non ti credo"
"Stiles ti prego-"
"Athena" la ragazza venne interrotta "se c'è qualcosa che non va devi dirmelo ok? Vedo più cose di quanto sembri. Ho notato le occhiaie e la stanchezza, non parli quasi mai e molto spesso ti blocchi a fissare il vuoto. Ormai fai parte della famiglia... Parlami"
La ragazza sospirò.
"Stiles, te l'ho già detto. Non riesco a dormire. Faccio incubi su incubi e ogni volta mi ritrovo in una paralisi del sonno. Sono stanchissima e vorrei solo dormire come si deve"
I due restarono in silenzio qualche secondo, finché lui le prese la mano e si alzò in piedi.
"Andiamo" disse semplicemente.
La ragazza sorrise.
"Non avevo il coraggio di chiedertelo io" ammise con un sorriso timido.
Salirono le scale insieme e la ragazza si stese sul bordo del letto, lasciando molto spazio al ragazzo. Sapeva che a lui piaceva dormire in centro, ma per quella notte Stiles fece un'eccezione.
"Spero di non avere incubi"
"Non li avrai. E anche se fosse, ci sono io"
Athena si girò verso di lui e lui verso di lei. Erano a pochi centimetri di distanza, immerso nel silenzio. La luce entrava dalla finestra, creando un'atmosfera di semi ombra magica. Dopo lunghi secondi passati a guardarsi negli occhi, Athena allungò una mano verso il viso del ragazzo e gli accarezzò lentamente una guancia. Poi prese coraggio e gli stampò un bacio sulle labbra. Un bacio senza alcuna malizia, come il bacio che dà una mamma al suo bambino. La reazione di Stiles fu di pura sorpresa. Dopo che lei staccò, fu sul punto di chiederle il perché, ma non aveva più la voce, come se fosse sparita all'improvviso.
"Grazie" sussurrò Athena, poi diede le spalle al ragazzo e si addormentò tranquillamente.
Stiles si girò a faccia in su, per guardare il soffitto. Aveva ancora gli occhi spalancati. Un sorriso spuntò sul suo viso, uno di quelli che non ti accorgi nemmeno di star facendo. Gettò un occhio alla ragazza, fissandole la schiena. Un turbine di emozioni volava nel suo stomaco e si sentì come in paradiso. Una sensazione come quella non l'aveva mia provata, e avrebbe dato di tutto per sentire di nuovo le labbra di Athena sulle sue. Alla fine, dopo aver ammirato la schiena della strega per un tempo infinito, si addormentò per la stanchezza.
Ed ecco che, nel bel mezzo della notte, Athena aprì gli occhi. Era ancora girata di fianco, e voleva cambiare posizione ma non ci riuscì. Era come paralizzata. Davanti a lei si stendeva una figura femminile, riusciva a distinguerne solo i contorni e un'aura rossa molto forte. La cosa che terrorizzava di più la strega erano le due luci rosse che dovevano essere gli occhi. La figura inclinò la testa di lato, fissando Athena negli occhi. Nel buio della stanza sentì Stiles mugugnare qualcosa, così provò a muoversi verso di lui. Fu inutile, i suoi muscoli restarono immobili. Gli occhi luminosi si avvicinarono, e la figura si abbassò sulle ginocchia per guardare il viso di Athena. La strega trattenne il fiato e si morse il labbro inferiore, sperando di uscire da quello stato di trans.
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𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲
FanfictionQuando vivi in un mondo di persone normali, in uno stato normale, in una città normale popolata da persone normali, essere diversi è difficile. Non mostri cosa sei veramente per non spaventare la gente, perché sai che sei unico al mondo. Questo pen...