Capitolo 14

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La figura le si avvicinò e lei fece un passo indietro, alquanto spaventata.

"Athena che succede? Che cosa vedi?" le chiese Stiles.

La ragazza aprì la bocca ma non uscì alcun suono, spostava lo sguardo dalla figura di Scott alla figura di Stiles, che aveva delle sfumature di verde miste con dell'azzurro. Provò anche a guardarsi attorno, ma al posto dei ragazzi vedeva tutte figure di diverso colore. Alcune avevano una tonalità più accesa, mentre altre erano di colori più tenui. L'agitazione le invase la testa ma cercò di rimanere lucida e di farsi venire in mente una soluzione.

"Credo di vedere le vostre auree" disse infine concentrandosi sui due ragazzi davanti a lei "vi vedo come figure indefinite, ognuno con un colore diverso"

"Ok, questo sì che è strano" commentò Stiles "io di che colore sono?"

Prima che la ragazza gli potesse rispondere, l'amico accanto a lui gli tirò una gomitata come rimprovero e poi prese Athena per le braccia. La guardò negli occhi ma lei sembrava persa nel vuoto.

"Non puoi entrare in classe in queste condizioni" disse.

"Allora che facciamo?" domandò la strega.

"Che ne dite del bosco? Riesci sempre a calmarti quando sei lì" propose Stiles.

"È troppo lontano" rispose la ragazza chiudendo gli occhi "impazzirei prima di arrivarci"

"Dobbiamo tentare" intervenne Scott.

"No, c'è lezione di inglese ora. Andate, io rimarrò in auto finché non passa. Mi serve solo un po' di tranquillità"

"Sei sicura?"

"Se mi serve aiuto so come chiamarvi" disse lei rientrando nella jeep "andate" ripeté.

Mentre i due ragazzi si allontanarono Athena si stese sui sedili posteriori, rannicchiandosi leggermente. Ora che gli studenti se n'erano andati il parcheggio della scuola era pressoché silenzioso e la giovane strega sentì la sua mente placarsi. Si chiedeva come quell'avvenimento potesse influire sulle sue capacità e cosa sarebbe cambiato. Magari sarebbe riuscita a conoscere la personalità di qualcuno soltanto guardandola o, se si fosse concentrata abbastanza, addirittura modificarla. Era andata avanti a studiare il libro che Deaton le aveva dato, ma i poteri di Scarlet Witch in parte erano ancora un mistero per lei. Era terrorizzata da quel cambiamento ed era ancora più spaventata dal scoprire quale sarebbe stato lo stadio finale. Per non parlare del branco di Alpha che, a quanto pare, volevano Scott dalla loro parte. Se era davvero così, Athena si promise di proteggere il ragazzo a tutti i costi. Non avrebbe lasciato che loro se lo portassero via, che lo facessero diventare un assassino. Aveva compreso il destino di Scott dal momento in cui lui l'aveva salvata dalla propria ira, la notte nel bosco contro gli Hale. Ma per far sì che si compisse, la ragazza non avrebbe detto una parola al riguardo. Era McCall che doveva scoprirlo, da solo. Qualcuno bussò al finestrino della jeep. Athena aprì gli occhi e vide Stiles aprire la portiera. 

"Dovresti essere in classe" osservò la ragazza. 

"Credo che tu abbia perso il senso del tempo Athena" rispose il ragazzo "la scuola è finita" 

La strega si mise a sedere e guardò fuori. I ragazzi più grandi stavano tornando alle loro auto, mentre altri si dirigevano verso l'autobus. Intravide Scott vicino alla sua moto e lo salutò con un gesto della mano, mentre davanti a lei passarono Lydia e Allison. Quest'ultima le lanciò uno sguardo interrogativo, come a chiedersi perché era nella jeep di Stiles e perché non era andata a lezione. 

"Va meglio?" le chiese Stilinski avviando il motore. 

"Sto bene, grazie. Non mi ero accorta che fosse già finita la scuola, forse sono entrata in meditazione senza rendermene conto" rifletté tra sé "ehi, dove stiamo andando?" chiese poi, vedendo che Stiles non aveva preso la solita strada per tornare a casa. 

𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora