Capitolo 10

313 22 2
                                    

"Athena"

La ragazza si voltò. Hekate era davanti a lei, in mezzo a uno spazio completamente bianco. Non c'era nulla intorno, solo loro due.

"Perché lo hai fatto?" chiese la ragazza.

La madre sospirò.

"Ero giovane, ancora non riuscivo a controllare bene il mio potere"

"Li hai maledetti. È colpa tua se io ora non ho più una madre"

"Athena, lascia che ti dica una cosa che mia madre disse a me. Guarda le stelle, le grandi streghe del passato ci guardano da quelle stelle." la ragazza alzò lo sguardo e vide almeno un migliaio di stelle, sparse in una nuvola nera come la notte "perciò quando ti senti sola, ricordati che quelle streghe saranno sempre lì per guidarti. E ci sono anche io"

La giovane strega rimase incantata da quella visione, e quando riabbassò lo sguardo verso la madre, lei scomparve in una nuvola di luce.
Quella luce abbagliò la ragazza, che si svegliò sul divano di casa Stilinski.

Si mise seduta e rimase a fissare il vuoto. Fuori era già giorno e Athena si chiese se Noah fosse ancora a casa. Lo cercò, ma suppose che fosse già a lavoro. Salì le scale e bussò alla porta di Stiles. Lui però non le rispose e così aprì la porta.
Sulla sedia della scrivania trovò Scott che dormiva, mentre Stiles era sul suo letto e, come sempre, dormiva con la bocca aperta.

"Ragazzi" li chiamò.

Loro non si mossero.

"Ragazzi!" disse più forte.

Scott si svegliò di colpo, mentre Stiles mugolò qualcosa e si girò dall'altra parte.

"Sei rimasto qui?" domandò a Scott.

"Ero preoccupato. Come stai?"

"Non lo so, arrabbiata credo" fece una pausa "hai fame? Preparo qualcosa" disse poi cambiando argomento.

Scott accettò volentieri, ma l'amico non sembrava aver intenzione di uscire da sotto le coperte.

"Stiles" gli si avvicinò la ragazza "andiamo svegliati" lo scosse un po'.

"Non penso funzionerà" disse McCall "quando vuole dormire è pressoché impossibile svegliarlo"

Athena però conosceva un metodo infallibile.

"D'accordo, rimani a letto. Ma quando verrai a fare colazione e scoprirai che i miei pancake saranno finiti, scordati che te ne faccia altri"

Il ragazzo aprì gli occhi e si girò.

"Pancake?" chiese con la bocca impastata dal sonno.

"Muoviti" rispose lei, per poi voltarsi e uscire dalla stanza.

Iniziò a preparare la colazione e i ragazzi scesero poco dopo. Porse loro i piatti e rimase a guardarli mangiare.

"Te?" chiese Scott.

"Non ho fame"

"Sicura? Devi mangiare qualcosa" insistette Stiles.

"Tranquilli, farò uno spuntino più tardi. Ora vado a meditare un po' nel bosco"

Detto questo li salutò e, presi i suoi libri, uscì di casa.
Il sole di fine estate le scaldava la pelle e il venticello caldo della California le faceva svolazzare i capelli.
Si sistemò sotto a una quercia e aprì il libro che le aveva dato Deaton.

Ogni essere vivente è nato con l'istinto di sopravvivenza. Dalla più piccola delle formiche alla più grande pianta del mondo, ognuno di noi ha questo istinto dentro di sé. Alcuni esseri però, invece di farsi la guerra a vicenda, hanno deciso di allearsi contro le altre avversità della natura. Un esempio molto semplice sono i lupi, che formano il loro branco e si aiutano a vicenda.
E poi ci sono loro, le streghe. Erano amate da tutti, vivevano in mezzo agli uomini dispensando consigli e profezie. Ma con il passare dei secoli l'uomo si incupì, disaccordo e ostilità inquinò il suo cuore e la sua mente cominciò a escogitare dei piani per prendere il potere sugli esseri della Terra. Le streghe però proteggevano i territori con la loro magia, così l'uomo decise di sbarazzarsene. Diede loro la caccia, e molte di loro perì sotto le grinfie degli uomini. Le poche sopravvissute si rifugiarono lontano dagli esseri umani e vissero nella solitudine e nella paura per molto tempo. Finché una di loro non si ribellò. Grazie alla sua magia, ridefinita poi Magia del Chaos, riprese i territori che le sue antenate avevano perso. Distrusse ogni traccia dell'uomo e ridette alle sue sorelle il loro luogo di origine. Fu così che nacque Scarlet Witch. Difese le streghe per tutta la vita, e poco prima della sua morte trasferì i propri poteri alla sua protetta.
Però, se esisteva chi si fidava di lei, esisteva anche chi non si fidava affatto. Scarlet Witch era talmente potente che perfino le sue sorelle la temevano, nonostante le sue buone intenzioni. Ci furono molte discussioni al riguardo, molte streghe importanti la ritennero troppo instabile. Finché una di loro, Corinne Langdon, decise di fare qualcosa. Invidiosa di tutto quello che aveva ottenuto Scarlet Witch dopo la disfatta degli umani e ambiziosa di ottenere il potere, insieme alla sua congrega scagliò una maledizione sulla Strega Scarlatta. Quest'ultima riuscì a evitare la catastrofe, trasformando la maledizione in una profezia.

𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora