𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲

Capitolo 15

Si risvegliò nel cuore della notte, perché aveva sentito Stiles gridare. Si mise a sedere e si accorse di essere ancora a casa di Derek. Si alzò in piedi e la luce della luna, che filtrava attraverso le finestre, la illuminò.

"Che è successo?" domandò.

"Derek e Scott sono andati alla banca, ma è una trappola" le spiegò Stilinski "Boyd ed Erica non sono esposti all'influenza della luna da mesi, Deucalion li ha tenuti in quella banca per farli diventare più selvaggi"

"Li uccideranno" dedusse la strega preoccupata.

Alzò gli occhi verso il satellite. Pensò a sua madre. Quella notte era tornata indietro per salvare Magnus nonostante sapesse fosse un suicidio, e Athena voleva essere coraggiosa come lei.

"Vado a salvarli"

"Cosa? No Athena aspetta, così ti farai uccidere. Non sappiamo quanto siano diventati feroci"

"Stiles, prima mi hai detto che ti fidi di me. Lasciami andare"

Nonostante fosse molto preoccupato per lei, il ragazzo annuì. Così Athena uscì dal balcone dell'appartamento e, sotto gli sguardi sconcertati di Stiles e Peter, prese il volo verso la banca.

Quando arrivò, fu troppo tardi. Atterrò davanti all'entrata, che era spalancata. Entrò di corsa, ma dei lupi mannari assetati di sangue non c'era traccia. Davanti al caveau, Derek stava discutendo con Allison. Athena però non la notò subito, perché era più preoccupata per Scott.

"Scott! Che è successo? Stai bene?" domandò correndogli incontro.

"Athena! Sì, sto bene" rispose il ragazzo, anche se aveva del sangue sparso sulla maglietta "che ci fai qui?"

"Ero preoccupata, appena mi sono ripresa Stiles mi ha raccontato tutto e mi sono precipitata qui. Dove sono Boyd e la ragazza?"

"Scappati, e chissà cosa faranno! Hai idea di che cosa hai liberato?" intervenne Derek, per poi rivolgersi arrabbiato verso Allison.

"Vuoi incolpare me? Non sono io che trasformo adolescenti in assassini" si giustificò la ragazza.

"No, quello lo fa il resto della tua famiglia"

"Ho commesso degli errori, ma Gerard non è colpa mia"

Athena non capiva molto di quella discussione, sapeva solo quello che le avevano raccontato Stiles e Scott. Ma a quanto pare lei non era l'unica con cui Derek non andava d'accordo.

"Che mi dici di tua madre?" chiese Derek.

"Che vuoi dire?"

L'uomo si voltò verso Scott, che aveva lo sguardo basso.

"Scott, che vuol dire?" ripeté Allison.

Mentre Scott si accingeva a dire il tutto alla sua ex ragazza, la strega percepì qualcosa all'interno dell'edificio. Era una presenza molto debole, ma lei riuscì a captarla grazie all'influenza che la luna piena aveva sui suoi poteri. Chiuse gli occhi e si concentrò per un attimo, e quello che vide la rattristò alquanto.

"Derek, seguimi" disse, incamminandosi verso un corridoio.

L'uomo la vide molto sicura di sé, quindi la seguì. E quando tornarono al caveau, Derek teneva in braccio il cadavere di Erica.

Nel bosco si divisero. Di solito non è buona idea allontanarsi nel bosco da soli, per giunta di notte e con un paio di lupi mannari impazziti che vagano in cerca di qualcuno da uccidere, ma per Athena non era un problema. Ormai conosceva quel bosco come le sue tasche, e gli alberi intorno a lei le avrebbero mostrato la strada. Giocava in casa, per cui non sarebbe stato difficile trovare Boyd e Cora. La strega aveva scoperto come si chiamava l'altra ragazza perché Derek l'aveva riconosciuta. Era sua sorella minore Cora Hale, sopravvissuta all'incendio della casa.
La luna illuminava il bosco mentre Athena camminava lentamente attraverso la vegetazione. Allungò le orecchie in cerca di qualsiasi rumore sospetto o riconducibile a un lupo. All'improvvisò, sentì il grido di una ragazza non poco lontano da lei. Corse in quella direzione e si imbatté in uno scontro tra Cora e Isaac. Si piazzò davanti alla ragazza, poi attirò l'attenzione di Cora con un fischio. Quest'ultima si voltò a guardarla e Athena le fece l'occhiolino, mandandola al tappeto con una sfera d'energia. In quell'istante arrivarono anche Scott e Derek. Trovandosi in difficoltà, Cora si rialzò e, dopo un ruggito, scappò via.