Capitolo 24

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"Ed è svenuta, senza dire una parola" finì di spiegare Scott.

"Va bene, stendetela qui"

Deaton fece spazio sul ripiano, e i due ragazzi ci appoggiarono la strega svenuta. Il druido le controllò il battito. Era tutto nella norma, sia cuore sia respiro.

"Non capisco" rifletté tra sé l'uomo "davvero non capisco"

"Che vuol dire che non capisce? Non è lei quello esperto?" sbuffò Allison.

"Lei è un altro livello. Le streghe sono fuori dalla competenza di un druido Allison" spiegò con calma "non sembra che stia soffrendo comunque, anzi, sembra stia dormendo. Penso che dovremmo soltanto aspettare e vedere cosa succede"

"Quindi la lasciamo qui e basta?" chiese Stiles.

"Per sicurezza qualcuno deve rimanere con lei. Non controlla ancora tutte le sue abilità, potrebbe mettere in pericolo se stessa e gli altri. Rimarrò con lei, appena si sveglia vi chiamo"

Riluttante, Stiles guardò la ragazza addormentata e uscì dall'ambulatorio senza dire una parola.

Athena si svegliò in un bosco. Non lo riconobbe come i boschi intorno a Beacon Hills, capì subito di non essere più nella sua città. Davanti a lei sorgeva una casa, che assomigliava pericolosamente a quella degli Hale. Dalla porta principale uscirono due bambini più grandi e una bambina più piccola. I due maschietti corsero verso lo pneumatico che stava appeso ad un albero, mentre la bambina si diresse verso uno piccolo scivolo lì vicino. Il più grande dei tre e la piccina si assomigliavano molto, avevano lo stesso viso e stesso colore dei capelli, la loro unica differenza stava nel colore degli occhi. L'altro bambino invece, era completamente differente. Quando anche i genitori uscirono di casa, Athena si accorse che non assomigliava nemmeno a loro. Sembrava quasi non fosse figlio loro, eppure, da quanto poté constatare Athena, lo era.

"Chris, Magnus, state attenti con quei rami" li avvertì la madre.

"Oh andiamo cara, non si faranno del male con dei semplici rami" la ammonì il marito.

"Giochiamo ai cacciatori! Papà è il lupo!" gridò a un certo punto il piccolo Chris Argent, indicando il padre.

Il fratellino urlò un sì di risposta e anche la sorellina si aggiunse, correndo verso Gerard. La mamma rise vedendo la scena e anche alla strega scappò un piccolo sorriso, mentre guardava quel quadretto di famiglia.
Sentì un rumore provenire dal bosco e si girò di scatto per guardare, vedendo poi un ragazzo più grande. Intuì fosse Chris, e stava colpendo con un ascia un bersaglio piazzato a qualche decina di metri di distanza.

"Più forte! Devi rompere la testa a un lupo mannaro! Pensi che non riescano a prenderlo se lanci così piano?" gli gridò il padre.

"Smettila, sta dando il suo meglio" gli rispose Magnus, lanciando la sua ascia.

Athena si sorprese di quanto andò veloce l'arma. Colpì l'albero con una forza tale da farla sussultare.

"Deve dare di più" continuò Gerard impassibile.

"È più bravo con le armi da fuoco, fagli usare quelle" disse ancora il ragazzo.

"Magnus. Sono io che decido" lo minacciò a denti stretti Gerard "continua a tirare e non intrometterti tra me e tuo fratello, sono affari nostri"

Magnus abbassò la testa, ma Athena sapeva che in realtà era arrabbiato. La ragazza si girò un'altra volta, qualcuno aveva sbattuto la porta della casa. Vide uscire suo padre seguito da Chris e la loro sorella più piccola Kate.

"Magnus, fermati un secondo" lo implorò quest'ultima.

"No! Sono stufo di uccidere!" esclamò l'altro.

𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora