La notte era un incubo. Athena si svegliava più volte di quanto volesse e ogni volta rimaneva paralizzata sul divano per chissà quanto tempo. Sapeva quello che le stava succedendo eppure ne aveva paura. Dopo un po' le passava e cercava lo stesso di riaddormentarsi, ma un paio di tentativi falliti la convinsero che sarebbe stato tempo perso. Non sapendo cosa fare e avendo paura di svegliare Stiles, prese la giacca e uscì. Nemmeno lei sapeva dove andare, camminò senza una meta finché si ritrovò all'ospedale di Beacon Hills. Molte ambulanze arrivavano con feriti a bordo, chi gravi chi meno. C'era un viavai di paramedici e infermiere, anche dall'esterno udiva quest'ultime dare ordini a destra e a manca. Decise di entrare per vedere se riusciva a fare qualcosa per aiutare, e la prima persona che incontrò fu proprio Melissa McCall.
"Athena!" esclamò "cosa ci fai qui? Sei ferita?" le chiese controllandola velocemente con lo sguardo.
"No tranquilla, sto bene. Ma che è successo?"
"Tamponamento a catena. Metà delle vittime sono state dirottate qui e il medico di turno non si è ancora fatto vedere" le spiegò la donna.
"Posso dare una mano?" domandò la ragazza.
"Scusa Athena, ma a meno che tu non abbia una laurea in medicina non credo che tu possa fare molto"
In quel momento entrarono due paramedici con un uomo sulla barella, doveva avere circa cinquant'anni. Non era ferito, ma si lamentava di un forte mal di testa e i paramedici riferirono che aveva vomitato più volte in ambulanza. Melissa lo visitò velocemente, ma non sapeva nemmeno lei a cosa erano dovuti quei sintomi.
"Signore, mi scusi, lei è un camionista?" gli chiese Athena, che aveva notato la maglia dell'uomo con il logo di un camion ricamato sopra.
L'uomo annuì.
"Cosa trasportava?"
"Bombole del gas" rispose.
Athena prese in disparte Melissa, che la guardava confusa.
"Se una di quelle bombole si fosse rotta nel tamponamento, è probabile che il gas sia finito nella cabina del camion e lui l'abbia inalato, si spiegherebbe il mal di testa e il vomito. È avvelenamento da fuga di gas"
All'infermiera si illuminarono gli occhi, baciò sulla fronte la ragazza e le disse:
"Sei un genio"
Poi comunicò al resto delle colleghe come procedere. Athena guardò l'uomo che veniva portato via con aria soddisfatta, poi fece per girarsi quando si imbatté nel figlio della donna. Aveva un sacchetto della spesa in mano, che appoggiò sul bancone dell'entrata.
"Tu che fai qui?" le chiese dopo averla salutata.
"Non riuscivo a dormire"
Melissa ricomparve qualche secondo dopo e ringraziò Scott per averle portato la cena.
"Tu dovresti prendere in considerazione l'opzione di lavorare come infermiera. Hai appena salvato la vita a quell'uomo" disse riferita ad Athena.
Ma la ragazza non ebbe il tempo di spiegare nulla a Scott, perché Ethan entrò all'ospedale con Danny, un altro ragazzo che Athena aveva conosciuto, chiedendo aiuto. Il povero ragazzo non riusciva a respirare e appena lo misero a sedere vomitò del vischio su tutto il pavimento. Lo portarono in una sala a parte mentre Danny continuava a respirare a fatica.
"Mamma, come possiamo aiutarlo?" chiese Scott.
"Ha un polmone collassato, l'aria esce e comprime il cuore contro la cavità toracica" disse Athena fissando il ragazzo "bisogna farla uscire o andrà in arresto cardiaco"
STAI LEGGENDO
𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲
FanfictionQuando vivi in un mondo di persone normali, in uno stato normale, in una città normale popolata da persone normali, essere diversi è difficile. Non mostri cosa sei veramente per non spaventare la gente, perché sai che sei unico al mondo. Questo pen...