Capitolo 5

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La mattina seguente si svegliò con il mal di testa. Quello che le era successo il giorno prima le aveva tolto le energie e l'unica cosa che voleva fare in quel momento era rimanere sul divano. Si alzò soltanto quando sentì un rumore forte provenire dalle scale, Stiles era appena scivolato.

"Stai bene?" gli chiese Athena dal soggiorno.

Stiles mugolò una risposta che la ragazza non riuscì a capire, così si avvicinò al ragazzo. Era disteso sul pavimento e guardava il soffitto con occhi assonnati. Athena si allungò verso di lui.

"Ti serve una mano?"

Annuì e la ragazza lo aiutò ad alzarsi tenendolo per un braccio.

"Devi stare più attento" non si mise a ridere per poco.

Poco dopo scese anche Noah Stilinski e Athena cominciò a preparare la colazione per tutti.

"Gli Hale sono davvero morti tutti?" domandò la ragazza mentre mangiavano.

"Derek Hale e suo zio Peter sono gli unici sopravvissuti" le rispose lo sceriffo, ignorando i gesti del figlio che gli diceva di non rivelarle nulla.

"Dove li trovo?"

"Athena, non vorrai davvero-"

"Devo farlo Noah. Gli Hale erano l'unica famiglia di lupi mannari in città quando ero piccola. Deve essere stato uno di loro"

"E anche se fosse? Poi cosa farai?"

A questo non ci aveva pensato. Se l'Hale che cercava lei era già morto, non aveva più senso la sua missione.

"Voglio solo sapere il perché. I miei genitori erano persone per bene, non c'era alcun motivo per ucciderli" Athena si mise sulle difensive "e se è stato uno dei due sopravvissuti, farà una brutta fine"

Detto ciò Athena si diresse verso il frigo e prese della carne fresca, poi la infilò in borsa.

"Che stai facendo?" le chiese Stiles.

"Ricordi il coyote di cui ti ho parlato? Le ho promesso da mangiare"

"Non puoi dare da mangiare a un animale selvatico" la rimproverò Noah.

"Sono una strega. Posso eccome"

All'improvviso sentì una morsa alla caviglia sinistra, come se qualcosa l'avesse appena colpita. Si piegò in due dal dolore e trattenne un urlo. Dal punto però in cui il dolore partì non vi era nulla, sembrava stare benissimo.

"Che c'è?" si preoccupò lo sceriffo.

"Qualcosa non va... non capisco" la ragazza si esaminò la caviglia, ma il dolore era sparito velocemente così come era arrivato.

Si rimise dritta e il suo sguardo si posò sulla carne. Le si accese una lampadina in testa.

"Malia!" esclamò.

Prese la borsa e corse fuori dalla porta. Stiles ingoiò il latte coi cereali in un solo colpo e la seguì. Riuscì ad afferrarla per un polso prima che Athena si mettesse a correre sul marciapiede.

"Malia, le è successo qualcosa, devo andare a controllare"

Lui prese il suo mazzo di chiavi e aprì la portiera della jeep.

"Andiamo"

Stiles guidò sulle strade di Beacon Hills seguendo le istruzioni di Athena. Lei riusciva a percepire il dolore alla caviglia che aumentava man mano che si avvicinavano al bosco, perciò dedusse che stessero andando nella direzione giusta. Quando il ragazzo accostò e scesero dall'auto, Athena riusciva a camminare a malapena. Si dovette appoggiare a Stiles e strinse i denti, continuando a camminare. Si inoltrarono nel bosco e la ragazza iniziò a chiamare il coyote a gran voce. I due sentirono un ululato e ad Athena vennero gli occhi lucidi. Poi vide un animale steso per terra. Malia aveva una zampa incastrata in una trappola per orsi, il pelo era sporco di sangue. La ragazza accarezzò il coyote sul dorso, avvertì tutta la paura e il dolore dell'animale e una lacrima le scese sulla guancia.

𝚃𝚘𝚘 𝙼𝚊𝚗𝚢 𝚅𝚘𝚒𝚌𝚎𝚜 // 𝐀 𝐓𝐞𝐞𝐧 𝐖𝐨𝐥𝐟 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora