<<Mi prepari una bella tazza di caffè? Devo restare sveglio tutto il giorno>>, chiese Tony appena sveglio.
<<Ma assolutamente no. È il mio giorno libero! Non voglio fare nulla e voglio stare a letto tutto il giorno!>>
<<Antipatica!>>. Il moro si alzò svogliatamente e andò a fare colazione lasciando la bella addormentata nel suo letto.
Era inverno. New York era ricoperta di neve e tutte le luci della città facevano pensare al Natale. I bambini giocavano a tirarsi le palle di neve e si impegnavano a fare un pupazzo di neve perfetto, con tanto di vestiti vecchi rubati ai nonni. Julie osservava tante volte quelle scene e doveva ammettere di essere un'pò nostalgica. La sua infanzia le mancava molto. Le mancava sua sorella. Ashley aveva solo dieci anni quando perse la vita a causa di un vecchio alcolizzato che, alla guida del suo furgone, la prese in pieno davanti agli occhi della sorella minore, Julie, che aveva soltanto tre anni in meno di lei. Quei bambini che giocavano fuori le facevano riaffiorare tutti i bei momenti trascorsi con Ashley ma, chissà con quale forza, la nostra protagonista non sprofondava nella tristezza. Cercava sempre un modo per distrarsi e non pensare a quel tragico evento.
<<Tesoro, finirò tardi oggi, non aspettarmi per cena>>
<<D'accordo, pinguino>>. Tony si avvicinò lasciandole un caldo bacio sulla guancia e poi uscì per affrontare una dura giornata di lavoro. Julie ne approfittò per chiamare la sua migliore amica, Ely.
<<Hey! Sono gelosa! Passi troppo tempo con quel figone di Tony e non pensi più a me!>>. La solita melodrammatica! Julie pensava fosse un'pò appiccicosa.
<<Ma dai! Ti mando il buongiorno e la buonanotte ogni giorno>>
<<TU QUESTO LO CHIAMI COMUNICARE?>>. Anche se era arrabbiata faceva ridere e Julie non sapeva resistere al suo esaurimento nervoso.
<<Ok, allora... Comunichiamo! Come va con Robert?>>
<<Diciamo che... È strano che non sono ancora incinta!>>, Julie rise di gusto.
<<Ci sarà tempo anche per quello>>
<<Assolutamente si. E tu? Come va con mister giacca e cravatta?>>
<<Va alla grande! Abbiamo preso una casa insieme. Adesso conviviamo e lui è magnifico... Veramente un bravo ragazzo>>
<<Sono veramente molto contenta per te! Te lo meriti un uomo così>>. Beh... Dopo che le aveva fregato Robert direi di sì, se lo meritava eccome!
<<Chi è al telefono?>>, si sentì all'improvviso una voce maschile provenire dal telefono di Ely.
<<Julie. Finalmente si è staccata da tuo fratello e mi ha pensata>>, mise il vivavoce.
<<Ma la smetti di dire così? Ho avuto da fare anche a lavoro. Un ospedale non va avanti se i medici non lavorano>>
<<Beh... Ha ragione>>, disse Robert.
<<Grazie. Almeno qualcuno che comprende!>>. Le due ragazze conversarono per un'ora circa. Dopo la chiamata Julie decise di uscire. Le piaceva, di tanto in tanto, correre lungo la riva del mare e respirare il suo profumo. Si sentiva libera e questa è la sensazione più bella che una donna possa mai provare. Si fermò a fare anche un'pò di stretching. Amava tenersi in forma e piacersi era l'obiettivo.
Una volta terminata la sua corsa, decise di andare a bere un caffè. Lo ordinò, lo prese e si sedette in un tavolino, osservando anche il suo cronometro sportivo. Ad un tratto vide entrare Tony in compagnia di una ragazza. Istintivamente si nascose per spiare i due e notare che tipo di rapporto li accomunava. Parlavano, ridevano, scherzavano... Julie stava per esplodere dinanzi a quella scena ma doveva placare la sua ira e mantenere la calma. Improvvisamente Tony prese alcuni documenti dalla sua valigetta e la protagonista cominciò a pensare che la ragazza fosse una semplice collega. Decise di alzarsi e fare finta di non averli visti.
<<Ciao amore... Che ci fai qui?>>
<<Ciao pinguino, non ti avevo visto. Sono andata a correre un'pò, tu?>>
<<Hai fatto benissimo. Oh, ti presento una mia carissima cliente. Amy, lei è la mia ragazza Julie>>
<<Stark fidanzato? Wow... Non capitava da anni. Piacere tesoro, Amy>>
<<Julie>>. Si strinsero le mani.
<<Ho realizzato una bellissima villa per lei>>
<<È verissimo. Infatti sono qui per chiederti di realizzarne un'altra più grande. Ho tre bambini e quella è diventata piccola ormai>>
<<Capisco. Ti lascio questi documenti da compilare e da mandare via mail>>
<<Consideralo già fatto>>
<<Perfetto! Andiamo baby? Ti accompagno io dato che ho la macchina>>
<<Va bene. Ciao Amy, è stato un piacere conoscerti>>
<<Piacere mio! Ci vediamo>>.
Tony e Julie uscirono dal bar e cominciarono ad incamminarsi per raggiungere la macchina.
<<Sei troppo gelosa>>
<<Non è vero>>, disse con tono da bambina.
<<Non posso evitare di parlare con le mie clienti>>
<<Non ho mai detto questo. Mi sono solo... Preoccupata. Tutto qui>>
<<Non potrei mai farti un torto del genere, Julie. Ti amo tantissimo. Se lo facessi non me lo perdonerei mai. Stai tranquilla>>.
Poteva veramente fidarsi di lui?

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Souls
RomantikFin da piccola Julie Bateman mostrava un interesse per gli uomini più grandi. Desiderava un uomo che la capisse, che la amasse per quello che era e che la rispettasse, come ogni donna merita. Un uomo intelligente, simpatico, divertente e capace di r...