Julie's Pov
"Dottoressa, c'è una persona che implora di volerla vedere".
O mio Dio, forse è lui, forse è venuto qui per chiarire, per chiedermi scusa. Ricordo che nella lettera scrissi di voler rimanere da sola ma se fosse lui... Beh, sarebbe bello rivederlo.
"D'accordo, Josh, fallo entrare pure", dissi al mio collega con un tono di voce dolce e pacato.
All'improvviso vidi la porta aprirsi un po' di più ma non riuscii a scorgere nessuno. Decisi di alzarmi e andare a controllare quando vidi i bellissimi e dolci occhi del piccolo Nathan.
"Ciao Julie! Ho una sorpresa per te!", esclamò euforico.
Mi aspettavo fosse Tony ma, sinceramente, non rimasi delusa, anzi, ero contenta di vedere il mio piccolo paziente. La felicità che mi trasmetteva quel bambino è indescrivibile.
"Ciao tesoro! Ma non dovevi! Cosa mi hai portato?", chiesi incuriosita.
Nathan mi diede un disegno tra le mani che raffigurava me e lui che ci tenevamo per mano.
La dolcezza e la purezza dei bambini è davvero unica.Guardai il disegno, focalizzandomi anche sui colori che aveva usato: rosso, verde, blu, giallo... Erano tutti colori allegri e vivaci! Il mio piccolino stava proprio bene.
Lo abbracciai e gli diedi un bacino in guancia.
"Grazie Nathi, è un bellissimo disegno! Sei un artista!"
Lui sorrise tenendomi la mano, e, a poco a poco, il suo viso cominciò a tingersi di rosso per la timidezza.
Lo presi in braccio, presi una puntina e attaccai il suo disegno alla parete del mio studio, circondato da tanti altri "schizzi" che i bambini si divertivano a darmi.
"Allora? Che ne pensi? Sei felice?", gli chiesi. In quel momento sembravo proprio una madre che parla col suo bambino.
"Sì, sono contento che l'hai messo qui, così quando lo guarderai penserai un po' a me", disse con quella vocina adorabile.
"Ti penserò sempre, piccolino". Lo abbracciai forte e poi lo misi giù.
D'un tratto, arrivò la mia collega Veronica in preda al panico.
"Dove si è cacciato quel furfante? Oh! Eccolo qui!", esclamò ridendo.
"Che ha combinato?", chiesi curiosa accarezzando i capelli biondi di Nathan.
"Fugge per venire da te!", esclamò Veronica ridendo.
Lo guardai e vidi che aveva un sorrisetto furbo stampato in faccia.
"Sei incredibile", dissi sorridendo.
"Però promettimi che non lo farai più. Se vuoi venire da me, devi prima dirlo a Veronica, d'accordo, piccola peste?"
"Va bene", disse Nathan.Il piccolo andò a giocare, mentre io parlavo dei suoi miglioramenti con Veronica.
V: "È davvero unico ed è molto affezionato a te"
J: "Sì, lo vedo..."Preferisco congedarmi prima di emozionarmi e piagnucolare sul mio posto di lavoro.
Avevo tanti bei progetti da realizzare, sia per me che per Nathan, ma... Purtroppo non sempre tutto va come ci aspettiamo.𝘍𝘭𝘢𝘴𝘩𝘣𝘢𝘤𝘬
Un giorno mi recai a lavoro per cominciare il mio turno serale e all'ingresso trovai questa creaturina innocente, allora aveva soli 2 anni e diceva pochissime parole.
Notai che aveva con sé una letterina, era della madre che diceva di non poter avere le giuste risorse per prendersi cura di un bambino. Nathan aveva bisogno di visite mediche e cure costose che, evidentemente, la sua mamma non poteva permettersi di pagare.
Presi il piccolo e lo curammo giorno dopo giorno, aspettando, invano, l'arrivo della donna che lo aveva messo al mondo.
Quel momento non arrivò mai.
Nathi è con noi da un anno, nessuno vuole adottarlo perché sarebbe complicato gestire i suoi problemi, quindi io e tutto il personale ospedaliero abbiamo deciso di tenerlo con noi e dargli tutto l'amore che un bambino merita di avere.
Adesso sta bene, lo teniamo sempre sotto controllo ed è la nostra piccola mascotte!Vedere il suo sorriso ogni giorno mi ricorda quanto vado fiera di quello che faccio, di quanto amo il mio lavoro, ma, soprattutto, mi fa stare bene e mi rende felice.

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Souls
RomanceFin da piccola Julie Bateman mostrava un interesse per gli uomini più grandi. Desiderava un uomo che la capisse, che la amasse per quello che era e che la rispettasse, come ogni donna merita. Un uomo intelligente, simpatico, divertente e capace di r...