Tony's Pov
Mentre guido non faccio altro che pensare a come reagirà Julie vedendomi dopo quasi due mesi.
Sono consapevole di aver sbagliato a non cercarla per chiederle scusa e provare a farmi perdonare ma ho sempre pensato che sarebbe stato inutile.
Sarebbe stato un gesto stupido.
Come avrei potuto difendermi? Quello che ho fatto è imperdonabile.Robert mi ha raccontato della sua relazione con Julie e compresi quanto lei fosse perdutamente innamorata di lui.
Forse io sono stato in grado di farle dimenticare quei momenti per crearne di nuovi e più belli, ma... Ho fallito.
Ho commesso lo stesso errore di mio fratello e sono sicuro che nulla potrà tornare come prima.Arrivo davanti casa sua, scendo dalla mia macchina e mi avvicino silenziosamente alla finestra per vedere se lei è lì.
È seduta sul divano col computer sopra le gambe, probabilmente starà lavorando.
I miei occhi brillano come quando la vidi per la prima volta.
Sposta il portatile e prende la sua tazza sbadigliando per la stanchezza.
Mi mancano anche le più banali e semplici cose che faceva.
Rimango fermo così ad osservarla per qualche minuto, poi, successivamente, decido di suonare al campanello.
Julie's Pov
"Sono carica di documenti da compilare e spedire ai miei pazienti. In un'ora hanno suonato: il postino, la vecchietta della casa a fianco, mia madre e il giardiniere. Chi sarà adesso?", penso tra me e me.
Mi alzo svogliatamente dal mio comodissimo divano e guardo dallo spioncino della mia porta prima di aprire.
Rimango sbalordita.
Il mio cuore ricomincia a battere forte e le mie mani tremano.
Sono in pessime condizioni ma non mi importa.
Gli apro."Ciao, Julie...", disse con un piccolo sorriso imbarazzato stampato in volto.
"Robert, ciao... Che ci fai qui?", gli chiedo scherzando.
"Robert? Sono Tony!", esclamò. Notai un velo di gelosia nei suoi occhi.
"Stavo solo scherzando!", dissi ridendo, mentre lui diventò rosso per la timidezza.
Una delle scene più carine che abbia mai visto."Che ci fai qui? Come fai a sapere dove abito?" , chiesi curiosa ma anche un po' impaurita perché non glielo avevo mai detto.
Lui non rispose.
Era lì, fermo a guardarmi con gli occhi lucidi."Ti andrebbe di entrare?", gli proposi.
"Non vorrei disturbarti... Anche se avrei bisogno di parlare con te", mi disse con un tono di voce tremante.
"Ma no, non mi disturbi, stavo guardando una serie tv sul computer", dissi mentendo.
"Prego, accomodati".
"Grazie, che casa meravigliosa! Molto accogliente!", esclamò guardandosi intorno.
"Grazie, architetto, è un piacere sentirlo dire da parte di un esperto come lei", gli dissi divertita.
Lui si mise a ridere.Quanto mi mancava quel sorriso stupendo e quegli occhi color nocciola.
"Sono venuto per chiederti scusa per tutto quello che ho fatto. Ancora adesso non capisco come abbia potuto fare una cosa così indecente. Mi dispiace, Julie, non meritavi questo. Sei una ragazza così buona, così dolce...".
Dentro di me penso che sono le solite frasi fatte per farsi perdonare, però, guardando i suoi occhi, percepisco che sente davvero la mia mancanza.
"Così buona, così dolce", mi rimbombano in mente queste parole. La gente si approfitta della mia bontà. La verità è questa. Dovrei imparare ad essere un po' più "fredda" ma... Fallisco sempre."Tony, io non sono arrabbiata con te. Non nutro rancore nei tuoi confronti. Io penso che tutto sta scritto, molte cose non dipendono solamente da noi ma, credo che entrino in gioco diversi fattori. Noi non possiamo sempre cambiare tutto. Se le cose accadono ci sarà un motivo che, probabilmente, scopriremo in futuro.
Ho passato dei bellissimi e indimenticabili momenti con te... Ti amo... Cioè... Ti ho amato, ma... Non era nel nostro destino quello di stare insieme...", dissi tutto questo sperando che nessuno di noi due si mettesse a piangere."Perché parli al passato come se non si potesse risolvere tutto? Perché non possiamo riprovarci?", mi chiese guardandomi con gli occhi lucidi.
"Tony, io-", mi interruppe.
"Lo so, ho commesso lo stesso errore di mio fratello ma vorrei impegnarmi per risolvere tutto, Julie... Io tengo tanto a te, non voglio perderti..."Sbuffai stanca.
"Io... Ho bisogno di tempo per me stessa... Non posso sempre assoggettare i miei sentimenti e i miei bisogni necessari per accontentare sempre gli altri, Tony. Devo imparare ad apprezzarmi di più per la persona che sono e, poi, forse, imparerò a fidarmi e ad amare il prossimo".Tony rimase in silenzio.
Era triste e rassegnato.
Mi si spezzò il cuore a vederlo in quel modo. Ero ancora innamorata di lui. Il mio cuore mi sussurrò dolcemente: "ricomincia da capo, dimentica tutto e fiondati tra le sue braccia", ma, d'altro canto, la mia mente mi consigliò di fare tutto il contrario.
Aspettare e vedere come si sarebbe potuta risolvere tutta quella situazione."Non è stata una buona idea venire qui. Non dovevo ascoltare tuo padre", disse ad un tratto dirigendosi verso la porta d'ingresso.
"Aspetta, cos'è questa storia? Cosa c'entra mio padre?", chiesi insospettita.
Tony si fermò proprio davanti la porta con la mano già poggiata sulla maniglia.
"È venuto nel mio studio e mi ha raccontato di come sei stata in questi giorni.
Mi ha consigliato di cercarti, anche se io non volevo perché comprendevo la tua rabbia e il tuo desiderio di voler rimanere da sola.
Mi ha dato l'indirizzo di casa tua e sono venuto immediatamente, ma... Ho solo peggiorato la situazione. Mi dispiace tanto, perdonami...", disse con un tono di voce triste e in preda ad una crisi di pianto.Stavo per avvicinarmi e provare a calmarlo ma, in men che non si dica, se ne andò.
Non riuscii a credere alle sue parole.
Mio padre aveva capito la situazione e aveva fatto tutto ciò per vedermi di nuovo felice.
Non l'ha mai fatto con nessun altro.
Quando è successo con Rob non faceva altro che ripetermi che non mi meritava e che non dovevo perdonare né lui, né Ely.
Con Tony si sta comportando diversamente.
Chissà.
Forse ha visto qualcosa di speciale in lui.Spero che pian piano si possa risolvere tutto, perché, anche se ha sbagliato, io lo amo e vorrei potergli dare un'altra possibilità.
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Souls
Roman d'amourFin da piccola Julie Bateman mostrava un interesse per gli uomini più grandi. Desiderava un uomo che la capisse, che la amasse per quello che era e che la rispettasse, come ogni donna merita. Un uomo intelligente, simpatico, divertente e capace di r...