Capitolo 9

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Felicité;

La giornata di oggi per mia fortuna è volta al termine e una grande stanchezza si fa sentire prorompente su ogni zona del mio corpo.
Afferro il borsone con la speranza di ritornare una volta per tutte a casa e mi avvio all'uscita del campo.

Mi mancava Parigi, gli anni passati in Germania sono stati grigi e tristi senza niente e nessuno su cui contare.

Mentre mi incammino verso la mia auto, intravedo Neymar uscire dalla sua di macchina, sorrido come una scema andandogli incontro ma qualcosa, anzi, qualcuno, mi fa bloccare sul posto.

Una ragazza dai folti capelli neri segue la figura del brasiliano sorridendo e stampando sulle sue labbra un bacio.

Mi si gela il sangue.

La vista quasi mi si offusca e con una mossa decisa rientro dentro il campo imbattendomi però con Kylian che stava per uscire.

«Hei Feli! ancora qui?» provo a regolare il mio respiro e annuisco velocemente portandomi una mano sul petto.

«Stavo per andare a casa» ammetto semplicemente anche se il mio amico non se la beve del tutto.

«Dai, hai bisogno di riposare sarai stanchissima» non appena entrambi mettiamo piede fuori incontro lo sguardo di Neymar che quasi mi fa perdere i sensi.

«Sapevo che c'entrava Santos.» sussurra Kylian al mio orecchio.

Sbianco.
Colpita e affondata Felicité.

«Sapevi che si era fidanzato tu?» gli domando continuando a reggere lo sguardo del brasiliano che mi fissa senza smettere un attimo.

«Non ne sapevo niente Feli.»

A interrompere la nostra discussione è proprio Neymar che si avvicina a noi con disinvoltura.

«Kylian, Felicité» ci richiama lui tenendo per mano la sua "fidanzata".

«Scusa amico, ma da quando sei fidanzato?» chiede sarcastico il mio amico.

«Beh lei è-»

«Natalía! Natalía Barulích!» risponde lei con voce stridula che quasi mi fa tremare i timpani.

«Oh, non ne sapevo niente e suppongo neanche tu vero Feli?» faccio un segno con il capo e afferro le chiavi della mia macchina.

«Beh allora ci si vede!» con un gesto saluta Kylian e poi si rivolge a me pizzacandomi amichevolmente la guancia.

Non appena si allontanano da noi rigetto l'aria che ho trattenuto dentro i polmoni rimanendo in silenzio per un tempo indefinito.

«Feli» a richiamarmi è proprio Kylian che con il pollice solleva il mio mento guardandomi negli occhi.

«Dimmi» capisco subito dove vuole andare a parare e non ha tutti i torti.

«Da quanto?» ha capito tutto.

Estraggo una sigaretta dal mio pacchetto di Malborne e la porto sulle labbra.

«Non ha più importanza Kylian.» avvicino l'accendino alla sigaretta e la accendo.

«Si che ha importanza Felicité.»
Mi poggio alla mia auto e guardo il cielo.

«4 anni» rispondo sicura di me stessa.

«Cazzo»

«Già» poggio la testa sulla spalla del francesino cercando di scacciare dalla mia mente ogni pensiero.

In fin dei conti io l'amore non l'ho mai capito e lui non capirà mai me.
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Il giorno dopo

Preparo la mia colazione, oggi giornata di riposo, 0 allenamenti, 0 partite.

𝐌𝐢 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐜𝐢ó𝐧;𝐧𝐣𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora