-Lasciatemi! Lasciatemi!- La ragazzina urlava con tutta l'aria che aveva nei polmoni. Era appena tornata da scuola e stava svolgendo i suoi compiti in tutta tranquillitá, quando bussarono alla porta. Victoria si affrettò ad aprire, trovandosi davanti due uomini dalla grande stazza. Il suo cuore iniziò a battere freneticamente. Questi le bloccarono le braccia e la trascinarono fuori. Si dimenò, urlò per attirare l'attenzione, ma nessuno la salvó da quel rapimento. Era confusa, veramente tanto confusa e spaventata. La gettarono sui sedili posteriori di un'automobile trasandata, recandosi in un luogo sconosciuto. Victoria, della tenera età di quindici anni, si strinse nella sua felpa, cercando conforto. Cosa le sarebbe successo? Lei non aveva fatto niente, ne era sicura. Era una ragazza molto correta ed educata, brava a scuola e con buone compagnie intorno. Non poteva aver fatto qualcosa di male. Viaggiò per alcune ore, ma non osò aprire bocca. La vettura si fermò davanti ad un edificio dalle porte in ferro battuto. Assomigliava ad un carcere, ma non era macabro quanto questo. Aveva una distesa di erba e di fiori, il filo spinato sui muri si notava poco a causa di questi ultimi. Con uno strattone venne fatta scendere, facendola entrare dalla porta principale dell'edificio. La prima cosa che vide fu una donna dai capelli corvini che sedeva ad una scrivania di mogano. La posizionarono davanti a questa, che la osservò con un sorrisino soddisfatto.
-È stato semplice- constato con una scrollata di spalle. Victoria tremava, tremava incontrollata. -Benvenuta nel luogo dove persone speciali vengono portate Victoria Harrison. Spero che il tuo alloggio qui sará di tuo gradimento- la voce di ghiaccio della donna le fece venir la pelle d'oca.
-Perchè sono qui? Per quanto dovrò starci?- chiese finalmente, con voce tremante. La donna si pose quattro dita sulle labbra, nascondendo una risata.
-Bambina non sai nulla? Non sono certo tenuta a dirtelo. Vedi solo di trovarti bene tra queste mura. Sará la tua nuova casa. Per sempre- Buio.
--
-Ashton, dici che si riprenderá?-
-Stai zitto Calum, si sta svegliando- Victoria aprì le palpebre. La prima cosa che vide furono due paia di occhi. Si alzò di scatto e si mise seduta sul letto, ancora con il respiro corto.
-Ben svegliata. Io sono Ashton- le disse subito il ragazzo dagli occhi più chiari, tendenti al verde. Le mostrò un sorriso che le fece scaldare il cuore e la tranquillizzò un poco. -Dove sono?- Si affrettó a chiedere, massaggiandosi una tempia dolorante. Le espressioni cordiali dei due ragazzi si raffreddarono e i loro sorrisi scomparvero velocemente.
-Qual è il tuo potere Victoria?- disse serio l'altro ragazzo, dai capelli scurissimi. La ragazza guardò confusa Ashton e Calum, non capendo la loro domanda. -Io non ho nessun potere- disse con tutta la sicurezza che aveva in corpo. I due ragazzi ridacchiarono nervosamente.
-È impossibile- costatò Ashton. -se ti trovi qui dentro ne hai uno- Victoria, sentì la rabbia montare nel petto -Dove diavolo mi trovo allora?!- imprecò a denti stretti, serrando i pugni.
-Nel luogo dove persone speciali vengono rinchiuse, bambina. Benvenuta all'inferno Victoria Harrison- recitò Calum, con occhi fissi al muro. La povera ragazza si strinse nella sua felpa enorme. Iniziò ad aver paura sul serio.
--
Luke Hemmings si trovava in terrazza. Era l'unico luogo che riusciva ad apprezzare in quel posto di infernale. Spalancò le sue ali, bisognoso di spiccare il volo. Era consapevole del fatto che se qualcuno l'avesse visto sarebbe stato punito, ma anche se la paura costante incombeva, decise di rischiare. Era un ragazzo piuttosto taciturno, Luke Hemmings. Aveva un bellissimo viso che lo rendeva affascinante agl'occhi di tutti e ne era consapevole. Luke Hemmings aveva tante ragazze, ma poca felicitá. Luke Hemmings aveva tanta paura, ma voglia di spiccare il volo.
•
Giuro che mi sto odiando da sola per aver appena pubblicato il capitolo che ho finito di scrivere...beh, ora. Questo è solo il primo e per aggiornare il secondo vorrei avere un po' di voti e commenti per capire se piace (e soprattuto devo ancora scriverlo). Scusatemi eventuali errori e commentate, per piacere. Adoro chiunque abbia letto fin qua, siete speciali. A presto. Federica♥
STAI LEGGENDO
Flying Angel || Luke Hemmings
FanfictionErano lì, su quel letto dalle lenzuola candide ad amarsi per la loro prima volta. Le loro labbra si toccavano ed avvertivano il pericolo. Lo avvertivano, era chiaro, ma per una volta non se ne curarono.