Kiss

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Victoria osservò i bei tratti del ragazzo senza fare nulla. Non era sicura di come agire. Avrebbe tanto voluto schiaffeggiargli nuovamente il viso, ma contemporaneamente voleva riattaccarsi a quelle labbra che le facevano provare sensazioni sconosciute all'altezza dello stomaco. Optò per una terza opzione. Si infiló velocemente la maglietta poco vicina e si tirò in piedi. Il dolore alla schiena peró fu talmente forte da farla risedere subito sul letto. Luke le afferrò duramente un polso, stringendolo forse un po' più forte del dovuto.

-È meglio che tu stia seduta qui- impose duramente, alzandosi dal letto. -Posso prepararti qualcosa di caldo?- il repentino cambio di umore fece storcere il naso alla ragazza. Annuì, prendendosi una ciocca di capelli tra le dita.
Luke era di spalle, ma qualche volta girava lo sguardo per ammirare la bella ragazza che stava sdraiata sul suo letto. I pensieri sporchi e perversi gli riattraversarono la mente, pensando a Victoria svestita pronta a concedersi a lui. Dovette sopprimere un gemito involontario con un finto colpo di tosse.

-È tutto okay?- domandò la ragazza, guardandolo preoccupata. Luke annuì vigorosamente, promettendosi di non pensare più a lei in quel modo. Diede la tazza di tè bollente nelle mani di Victoria che con un tenue sorriso lo ringraziò. Per Luke fu impossibile trattenersi. L'eccitazione gli scorreva nelle vene fin troppo velocemente e Victoria era così ingenua. Il viso era ancora quello di una bimba, con i tratti dolci e con le guance quasi paffute. Il corpo al contrario aveva forme morbide e piene che fecero quasi perdere la testa al ragazzo. Cercò in ogni modo di non pernsarci più, ma non ci riusciva proprio.

-Io...io devo andare un attimo da Calum. Sarò qui a momenti- disse Luke, alzandosi velocemente dalla sedia. Victoria annuì, senza preoccuparsi troppo.
Luke purtroppo non andó da Calum. Bussó alla camera 313, dove una rossa tinta gli aprì svogliatamente una porta.

-Sei libera questa sera?- domandò subito il biondino. Anastasia sorrise lievemente, prima di annuire. -Sei sicuro di voler aspettare questa sera?- lo provocò la rosso, facendo scorrere una mano lungo il suo petto. Luke socchiuse gli occhi a quel contatto, sentendo i muscoli del suo corpo irrigidirsi velocemente. -No- bisbigliò. Chiuse la porta della camera 313, non pensando più a nulla.

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Victoria fisso il soffitto a lungo, indecisa su come agire. Erano passati esattamente 53 minuti da quando Luke l'aveva lasciata sola. La ragazza iniziò a preoccuparsi leggermente per la salute del biondino. Stava bene? Luke Hemmings stava soddisfando i suoi desideri piú estremi e stava decisamente molto bene. Provó ad alzarsi, sentendo il dolore alla schiena diradiarsi nuovamente per tutto il corpo, facendola ricadere sul letto. Sbuffo rumorosamente, stanca di quella situazione. Passarono altri 19 minuti e la ragazza decise di provare a dormire. Si corpì con la sottile coperta e si sistemó al meglio su quel letto sconosciuto, impregnato dell'odore di Luke. Questo la fece addormentare, cullata da quella fraganza piuttosto buona. Non pensò ad altro se non a quel ragazzo superficiale che aveva conosciuto solo pochi giorni prima. Dormì fino al mattino successivo e non si sveglió neppure quando Luke si insinuò tra le coperte, vicino a lei. Il ragazzo sorrise nel vedere la sua espressione rilassata mentre dormiva e con una mano le accarezzó una guancia fredda. Appoggiò una mano sul suo fianco, attirandola poco più a sè, finendo quasi per abbracciarla. Si addormentò.

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Victoria aprì lentamente gli occhi impastati, cercando di abituare gli occhi alla luce. La prima cosa che vide furono un paio di occhi. Belli, bellissimi. Rispecchiavano l'azzurro del cielo ed erano profondi quanto freddi.

-Ben svegliata- la voce roca di Luke la fece contorcere internamente.

-B-buongiorno- balbettò, passandosi nervosamente una mano tra i capelli. Il ragazzo scosto la mano di Victoria via dai suoi capelli, facendole corrugare la fronte.

-Che succede?-

-Sei bella- l'affermazione che disse la colse del tutto impreparta, facendola arrossire vistosamente. Nessuno le aveva mai detto una cosa del genere. Ci stava riuscendo. Stava lentamente conquistando ogni parte dell'essere di Victoria, facendola lentamente impazzire, facendola diventare insana. Luke la desiderava così tanto da starne male e sapeva che poco lontano sarebbe stata sua.

-Grazie- balbettó in risposta la ragazza, abbassando lo sguardo. Questo gli fu alzato velocemente, sentendosi poi attaccare le labbra con un bacio famelico e passionale. Anche questo la colse impreparata e non subito rispose al bacio. L'inesperienza di Victoria fece sorridere Luke che per dispetto insinuò le mani sotto la maglietta che lei indossava, accarezzandole la pelle dei fianchi, con mosse quasi provocatorie. A quel contatto Victoria si ritrasse, guardandolo negl'occhi.

-Tu non...tu non hai il tuo odore.- per quanto l'affermazione della ragazza risultò strana e formulata male, il ragazzo si allarmò e capí la situazione. Per salvarsi Luke riuscì solo a ridere ed allontanarsi da lei.

-Sei impazzita?- ridacchió, facendola sentire umiliata. Gli occhi di Victoria si colmarono di lacrime e lentamente si alzó dal letto, sentendo ancora un po' di dolore. Uscì dalla stanza, indignata.

-Sei uno stronzo- sbottó, prima di uscire dalla stanza.

Non ho idea di come io ce l'abbia fatta! Domani dovrò svegliarmi alle 5 perchè vado a Trieste per due giorni con la mia classe e boh, mi aspettano sei bellissime ore di pullman dove potró felicemente tentare il suicidio (scherzo ovviamente). Sto capitolo è una merda e sono troppo stanca per controllarlo di nuovo quindi scusatemi gli eventuali errori. Grazie a tutte, vi adoro, a presto♥

Flying Angel || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora