Lucy lo osservava da lontano. Era dannatamente bello, con gli occhiali da sole neri appoggiati sul naso e l'espressione seria e pensierosa. Sospirò, guardandolo passarsi una mano tra i riccioli indomati, era tanto lontano da lei. Ne era innamorata ormai. Il suo stomaco si contorceva in spasmi dolorosi ogni volta che le passava a fianco. Nutriva il desiderio di avere quelle braccia attorno al suo corpo, sentendosi invasa da quel calore che Ashton sarebbe riuscito a darle. L'aveva aiutata veramente molto in passato. Quando quel mostro di Robert le aveva fatto del male, Ashton era corso in suo aiuto. Le aveva accarezzato i capelli quando ancora mezza nuda piangeva su quel letto sfatto. Aveva tranquillizzato la lei bambina che era stata usata per scopi vergognosi.
Lucy gliene fu grata.
Ashton alzò lo sguardo, incontrando gli occhi grigi della ragazza. Questa si affretto a distogliere il contatto visivo, non volendo peggiorare la situazione.-Ti piace quello che vedi Parker?- le urlò dietro il ragazzo, facendola arrossire più del dovuto.
-Fottiti Irwin- il ragazzo ridacchio, alzandosi gli occhiali da sole sopra la testa. I loro occhi si incontrarono e Lucy non poté che pensare a quanto fossero belle quelle due pozze verdi. Lo amava nel modo in cui lei poteva amare. Nel suo modo ancora da bambina, nel suo modo semplice di amare qualcuno che si apprezza. Lei lo amava e aveva bisogno di lui.
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Victoria fece passare titubante una mano sui manoscritti dalla copertina pesante. Aveva scoperto la biblioteca solo da qualche minuto e era rimasta affascinata dalla quantitá di volumi presenti. Si domandó il perchè dell'esistenza di quel luogo. Cosa ci faceva un posto cosí magico in un edificio tanto oscuro? In punta di piedi cercò di afferrare un libro dalla copertina rosso fuoco. Accidentalmente le cadde male dallo scaffale, colpendole il naso. Gemette a causa del dolore lancinate che iniziò a diffondersi dal naso.
-Hai bisogno di una mano?- chiese gentilmente una voce poco lontana. Guardò il diretto interessato, massaggiandosi il naso dolorante.
-Ho risolto, grazie comunque- rispose con un sorrisino imbarazzato. Calum annuì, ritornando poi a guardare lo scaffale, probabilmente in cerca di qualcosa. Guardó il titolo del libro che aveva in mano, rigirandoselo tra le mani. Non era un libro di lettura.
-"Le monarchie europee del XV secolo"- Lesse ad alta voce, storcendo il naso. -Perchè tengono libri di storia qui dentro?- domandò al corvino.
-Il mese prossimo iniziano le lezioni. Non ne eri al corrente?- risposte Calum, distogliendo lo sguardo dal libro che stava sfogliando. Victoria scosse lentamente la testa e sentì un'ondata di sollievo invaderle i sensi. Poteva continuare a studiare e questo la rese solo felice. Sarebbe stato frustrante per lei passare troppo tempo senza fare nulla. Tutti i suoi obbiettivi sarebbero scemati via, le sue ambizioni distrutte. Ne era felice. Rivolse un sorriso al corvino che peró non ricambió.
-È dura la scuola qui dentro- disse serio. Victoria scrolló le spalle. Era pronta a tutto.
Non esattamente a tutto però. La povera ragazza trasalì quando si sentí spintonare, rischiando si finire a terra.-Che cos..- iniziò a dire, essendo poi interrotta da un ragazzo dai capelli colorati. Michael diventò rosso di imbarazzo, coprendosi gli occhi chiari con la mano.
-Scusami Victoria, non ti avevo visto- borbottò, facendo ridere rumorosamente Calum.
-Cosa stavi facendo Michael?- domandò il ragazzo, ancora con le lacrime agli occhi dalle risate.
-Cercavo un libro-
-Nascondendoti-
-Non mi stavo nascondendo-
-Hai usato i tuoi poteri di mimetizzazione. Io lo capisco- Calum si portó un dito, indicando il suo occhio scuro. Victoria guardó basita la conversazione tra i due ragazzi, non smettendo mai di ridacchiare.
-Tu e i tuoi sensi sviluppati del cazzo. Non mi andava di farmi vedere qui dentro. Ho una reputazione da mantenere, IO!- Urló Michael, facendo ridere ancora più forte i due ragazzi.
-Sei un coglione- disse Calum, asciugandosi per l'ennesima volta le lacrime agl'occhi. Victoria sorrise. Forse quell'inferno non sarebbe stato tanto male con persone come loro.
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Robert posó violentemente le carte sul tavolo, sbuffando rumorosamente. Aveva perso di nuovo ed era stanco di farsi battere da un tipo come lui. Luke ridacchio, accendendosi tra le labbra una sigaretta che gli era stata offerta dal ragazzo davanti a lui.
-Sei un fottuto bastardo- ringhiò Robert, ridacchiando falsamente. Luke scrolló le spalle, passandosi le mani tra i capelli biondi.
-La prossima volta potresti vincere tu- lo illuse, ghignando vistosamente. Il ragazzo dagli occhi verdi si alzó dalla sedia, producendo un rumore sgradevole.
-Una ragazza è riuscita a scapparmi Hemmings, lo sai?- disse Robert all'improvviso, accendendosi anche lui una sigaretta.
-Come ha fatto a sfuggirti?- chiese con scarso interesse Luke.
-Era una figlia di troia che fermava il tempo. Riuscirò ad averla Hemmings, è una promessa- Il ragazzo accese il suo interesse verso quella ragazza. Le ricordava qualcuno, ma non capiva chi.
-Come si chiamava?-
-Victoria Harrison- Robert si trovò schiacciato al pavimento mentre Luke Hemmings inizió a colpirlo.
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Flying Angel || Luke Hemmings
FanfictionErano lì, su quel letto dalle lenzuola candide ad amarsi per la loro prima volta. Le loro labbra si toccavano ed avvertivano il pericolo. Lo avvertivano, era chiaro, ma per una volta non se ne curarono.