Jam

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Le venne consegnato un foglietto dove era scritto il numero di una stanza. Guardó interrogativa l'amica che rispose con un sorriso appena accennato.

-È la tua classe- disse semplicemente, facendola annuire. Si alzó dalla sua sedia, volendo raggiungere in orario l'aula. Salutó Lucy e uscì dalla mensa affollata. L'edificio era talmente enorme che finì per perdersi. Si trovava in un corridoio deserto e nessuno avrebbe potuto aiutarla a tornare indietro. Sentì l'ansia montarle al petto, ma riuscì a controllarsi. Riprese a camminare dalla parte opposta, sperando almeno di tornare alla mensa. Guardó i numeri sulle porte, ma nessuno riportava il 102 . Era talmente assorta dalla preoccupazione che non notó il ragazzo contro cui andó a sbattere. Socchiuse gli occhi ed abbassó lo sguardo, mormorando un piccolo "Scusami"

-Non importa- borbottó il soggetto in questione. La mora sentí il cuore scoppiarle nella cassa toracica, riconoscendo quella voce. Alzó lo sguardo, incontrando un paio di occhi talmente belli da farle male. Sentì improvvisamente le gambe diventarle di gelatina e desideró con tutta se stessa di non cadere davanti a lui. Si teneva il piercing tra i denti, rendendosi così eccessivamente sexy. Si ricordava le sensazioni che quel piccolo anellino di metallo riusciva a darle quando premuto sulle sue labbra e voleva profondamente rivivere quelle emozioni. La promessa che aveva fatto a se stessa era come svanita nel nulla. Come poteva dimenticare Luke Hemmings?

-Ti sei persa?- domandó debolmente il biondo, distogliendo lo sguardo dalla ragazza. In risposta annuì, tendendogli il bigliettino con il numero della classe. Lui annuì, facendo cenno di seguirlo.

-Sei già piuttosto in ritardo. Potrebbero punirti- aggiunse ancora, con voce fin troppo tirata. Victoria non rispose, troppo ipnotizzata dal suono della sua voce. Tutte le domande che avrebbe voluto fargli erano come scomparse nel nulla, la rabbia, il rancore non erano più presenti e si sentì la persona più stupida dell'universo. Una sola le martellava ancora la coscienza e non tardó ad esporla al ragazzo che finì per guardarla con occhi spalancati

-Perchè?- domandó semplicemente. Luke capì. Le parole erano superflue per loro. Il biondo si passó nervosamente una mano tra i capelli, guardando finalmente la ragazza che le stava davanti. Riuscì solo a pensare al fatto che fosse dannatamente bella, davanti a lui, con una felpa nera che nascondeva le forme che lui sapeva avesse. I capelli erano spettinati, ma le incorniciavano il viso in modo adorabile. Era così piccola confrontata a lui, così dolce e così bambina. Non riuscì a controllarsi ed appoggió una mano sulla guancia di Victoria che a quel contatto capì di essere ormai sotto il suo controllo

-Sono stato così stupido- borbottó il ragazzo, avvicinandosi sempre di più al corpo quasi tremante della mora. La spinse gentilmente contro il muro dietro di lei e lentamente si avvicinó alle labbra fini della ragazza. Lei serró gli occhi quasi subito, soggiogata da ció che stava vivendo. Quando avvenne finalmente il contatto, sentì il suo cuore battere a velocità innaturale. Sentì le mani del ragazzo arrivare ai suoi fianchi, stringendoglieli appena. Inizialmente fu solo un semplice contatto e Victoria riuscì a percepire ancora un leggero sapore di marmellata presente sulle sue labbra. Adorava quella strana combinazione. Sentì il ragazzo stringere i suoi fianchi con più forza ed accarezzare il suo labbro inferiore con la lingua. Le scintille si trasformarono velocemente in fuoco e Victoria sentì solo quello. Sentì il bacio diventare sempre più profondo, intenso, sentì la sua schiena premere quasi dolorosamente contro il muro, si sentì sollevare dal pavimento e fu costretta ad allacciare entrambe le gambe attorno ai fianchi del biondo che riuscì a sorreggerla facilmente. Soprattutto sentì il cuore di Luke battere tanto velocemente quanto il suo. L'emozione scorreva tra le vene di entrambi, la passione era palpabile anche vista esternamente. Si stavano divorando a causa del troppo desiderio che li accomunava.
Luke sentiva ogni forma della ragazza aderire contro di lui. La voleva tanto da farsi male. La bació con troppa forza, facendole indolenzire le labbra dopo poco. Le mani del ragazzo avevano lasciato lividi sui fianchi di Victoria che peró non se ne curó. Il dolore era stato provocato da ció che paragonava all'amore. Non era amore ció che li divorava? Luke voleva davvero cercare di mentire a se stesso, perchè mai avrebbe dovuto innamorarsi di una bambina? Tutti i buoni propositi di lasciarla stare erano come svaniti via nel toccarla. Era pieno di senso di colpa, ma contemporaneamente si sentiva invaso da una leggerezza e felicità che aveva provato poche volte durante la sua vita. Si allontanó dalle labbra della ragazza che gemette contrariata appena sentì terminare il contatto. Luke ridacchio, osservando la sua espressione affannata, ma felice. I loro occhi si incontrarono e non poterono che sorridere entrambi.

-Sei bellissima- sussurró lui, avvicinandosi ancora alle sue labbra. Victoria sentì le guance andarle a fuoco e sorrise ancora più ampiamente, ribaciandolo come se fosse l'unica salvezza alla sua morte.
Infondo, Luke era la sua unica salvezza. Gli altri potevano solamente alleviare il suo dolore, ma era proprio lui che doveva tirarla fuori dal buio in cui stava.

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-Le tue labbra sapevano di marmellata- commentó dopo un poco la mora, stringendo la mano di Luke. Il ragazzo sorrise, guardandola maliziosamente

-Continueró a mangiare marmellata se tu continui a baciarmi così- commentó. La ragazza sorrise, guardando dritto davanti a sè. Una parte di lei non ci credeva. Come aveva fatto ad attirare l'attenzione di qualcuno tanto perfetto? Lei che era il ritratto dell'imperfezione stava lentamente conquistando il cuore di un suo opposto. Non se ne capacitava proprio.

-Questa è la tua classe, piccola mia- le disse dopo un po', mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Le loro labbra si riallacciarono per l'ennesima volta, ma furono interrotti quando la porta dietro di loro si aprì di scatto. Robert ridacchió nel vedere la scena e i due si separarono subito

-Sei in ritardo, Victoria Harrison-

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Non mi sono mai amata cosí tanto come in questo momento😂 ho aggiornato ieri, ma la lezione su Beethoven è stata talmente ispirante che non potevo non pubblicare adesso. Spero non sia venuto un totale schifo, vi amo sempre di più e amo i vostri commenti😍 Riusciamo ad arrivare a 30 voti per tutti i capitoli? A presto❤️

Flying Angel || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora