Calum sorrise di impulso nel vedere Melissa. Ricordava perfettamente le labbra della ragazza premute contro le proprie, i loro occhi chiusi, le loro mani intrecciate, i loro respiri corti. Come avrebbe potuto dimenticare tutto quello? Era stata la scena protagonista dei suoi pensieri durante le ultime settimane. La conosceva così poco, ma era sicuro di amarla. Amava i suoi capelli biondi, lunghi, lisci e morbidi, i suoi occhi azzurri. Azzurri e basta. Calum ripensó più volte a quegl'occhi. Non erano profondi, non nascondevano nulla, erano semplicemente azzurri. Gli piacevano, ma non ci trovava nulla. Alzó il braccio, accennando un saluto alla bionda, che nel vederlo sorrise falsamente. Tuttavia non ricambió il saluto, girandosi dalla parte opposta, dove si trovava il suo ragazzo. Calum non ricordava il suo nome, non gli era mai importato. Vide Melissa circondargli immediatamente il corpo con le braccia esili, iniziando poi a baciarlo profondamente, disinteressata completamente del resto. Calum ci rimase male. Si sentí tagliaro fuori, usato da quella persona che credeva fermamente di amare. Si sentì distrutto.
-È solo una troia.- una voce vicino a lui lo fece sobbalzare. Puntó il suo sguardo sulla ragazza dai capelli candidi, gli occhi chiari e la carnagione pallida, che osservava con chiaro disgusto la scena che le si mostrava. -Quel povero ragazzo è stato tradito così tante volte. Non merita una come lei.- Continuó Cecilia, incrociando le braccia sotto il seno non troppo prosperoso. Il corvino la guardó con educato interesse, distogliendo l'attenzione da quella scena disgustosa.
-Tu come lo sai?- le domandó, stiracchiando faticosamente un sorriso. La ragazza scrolló le spalle, cercando di legare i lunghi capelli in una crocchia disordinata.
-È la mia compagna di stanza. Sei stato anche tu colpito dalla sua scorrettezza, non è cosí?- gli domandó.
-Sono stato abbastanza stupido da credere che forse sarei potuto diventare qualcosa per lei. Il suo perfetto fidanzato sarebbe stato rimpiazzato da me e sarei stato felice. Lei é così bella.- sputó il corvino in risposta, facendo chiaramente trasparire la tristezza e la frustrazione del momento.
-Nessuno è perfetto. Bisogna imparare ad amare i pregi e i difetti di una persona. Francamente tu sei stato catturato dalla sua bellezza notevole e sinceramente non ti biasimo. Tanti crollano davanti al suo bel faccino. Credo comunque che tutti meritano di meglio, tu meriti di meglio, Calum.- tentó di consolarlo Cecilia, sorridendogli comprensiva. Anche lei stava male a vederlo così distrutto. Una parte di lei avrebbe voluto urlargli contro che era dannatamente gelosa e che Melissa lo avrebbe solamente usato, mentre l'altra voleva essergli amica e avvicinarsi a lui.
-Grazie Cecilia, hai ragione tu, in tutto. Sei un'amica.- La ragazza avrebbe voluto tirarsi una sberla. Un'amica.
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-Ashton, ti prego, smettila.- rise la ragazza, contorcendosi sotto il tocco del riccio, intento a solleticarle i punti più sensibili.
-Soffri talmente tanto il solletico che mi è impossibile non fartelo!- ridacchió in rimando Ashton, baciandole dolcemente le labbra. -Ti amo- aggiunse all'improvviso, facendo addolcire tutti i tratti di Lucy -Come potrei vivere senza di te? Sarei solo una metá di un cuore senza di te, metà di un corpo, metà di un'anima, sarei incompleto. Perso. Sarei un morto con la possibilità di respirare, ma anche quello non mi basterebbe. Sei il mio ossigeno e ti amo così dannatamente tanto.- Lucy si commosse a quelle parole, tanto belle e sue. La persona che amava gliele stava dicendo a cuore aperto, a lei, una semplice adolescente innamorata del riccio più dolce e lunatico del mondo.
-Non dovrai mai stare senza di me. Ti amo, non ti lascerei mai scappare da me. Voglio averti con me adesso e nel futuro.- azzardó, cercando conferma negl'occhi del suo ragazzo.
-E allora sii mia per sempre. Fino alla fine dei nostri giorni.- sbottó. Lucy notó i suoi occhi scintillare e sentì il suo cuore battere più forte del dovuto, innaturalmente veloce. -Cosa abbiamo da perdere, Lucy? Usciremo di qui e ci faremo una vita migliore, inisieme. Non c'è nulla di sbagliato, l'età non interessa più a nessuno, il giudizio degl'altri non è importante, noi siamo importanti.- il riccio fece scivolare le parole tanto velocemente che la ragazza quasi si perse. Glielo stava davvero chiedendo? Sentiva la gola secca, il cuore battere e i suoi occhi sul suo corpo. Ashton aveva ragione, cosa avevano da perdere?
-Ti amo Ashton Irwin. Sii il mio per sempre.-
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La tensione era palpabile tra di loro, erano agitati e impauriti. Loro sei erano seduti ad un tavolo della mensa, intenti a guardarsi nel disperato tentativo di iniziare una conversazione. Lucy era seduta sulle gambe di Ashton, intenta a sgranocchiare nervosamente un pezzo di pane, Calum osservava con sguardo perso il soffitto, mentre Luke si mordicchiava il pollice.
-Questo silenzio mi sta uccidendo. Vicky, hai trovato la chiave?- interruppe Michael, facendo sospirare tutti. La mora annuì, limitandosi ad indicare la tasca della felpa. Il tinto sforzó un sorriso, deciso a calmare i suoi amici.
-Ragazzi, andrà tutto bene.- tentó di rassicurarli. Luke ridacchió nervosamente, scuotendo la testa.
-Più passa il tempo più sono convinto che tutto questo sia una enorme pazzia.- biascicó il biondo, mantenedo il sorriso amaro sulle labbra -Siamo in sei, loro sono molto di più. Dobbiamo far uscire da qui più di cento persone, oltre noi stessi e dobbiamo salvarci tutti. È praticamente impossibile.- sconfidó in definitiva. Victoria guardó il suo ragazzo negl'occhi, incapace di credere alle sue parole.
-Non puoi pensarlo sul serio. È troppo tardi per tirarsi indietro, pensiamo a questa cosa da mesi ormai. Ce la faremo e saremo finalmente felici e fuori da questo posto d'inferno. Le cicatrici spariranno dal corpo di tutti e questo sarà solo un brutto ricordo avvenuto durante la nostra vita. Staremo meglio, ma bisogna mettere in atto ció che abbiamo preparato o non se ne farà nulla.- spiegó velocemente, guadagnandosi sorrisi da tutti i suoi amici. Il biondino la attiró a sè, posando le labbra sul suo capo.
-Hai ragione Vicky, andrá tutto bene.- Luke sapeva che la ragazza era terrorizzata all'idea di mettersi in gioco, ma era talmente forte da nascondere le sue insicurezze per tentare di calmare coloro che amava. Michael sorrise apertamente, battendo brevemente le mani.
-Questo è lo spirito giusto!- esclamó contento. Tutti avevano ormai escogitato dei piani per il loro futuro. Lucy e Ashton sognavano di vivere una vita insieme, Calum voleva diventare qualcuno, Michael voleva stare con la sua amata Camelia, Victoria sognava di rivedere la sua famiglia. Luke, dal canto suo, non aveva progettato nulla. Voleva solo Vicky, ma non era sicuro che lei volesse lui. I sei ragazzi si guardarono nuovamente, in silenzio, leggermente piú ottimisti di alcuni minuti prima. Luke fu il primo ad alzarsi e prese dolcemente una mano di Victoria.
-Voglio passare questa ultima notte con te.- le aveva detto a bassa voce, ma abbastanza perchè anche gli altri sentissero. La mora diventó subito rossa, mentre i suoi amici le sorridevano solidali. Si era alzata anche lei, aveva fatto intrecciare le sue dita con quelle del ragazzo mentre entrambi iniziarono a percorrere la strada verso la loro prima volta insieme
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Questo capitolo è abbastanza noioso, lo so, ma il prossimo sarà decisamente migliore (considerando che ci lavoro da alcuni mesi). Come sempre vi ringrazio per il supporto che mi date, tutte voi, dalla lettrice silenziosa a quella che commenta sempre. Vi adoro e vi sono grata. Il prossimo capitolo è quasi pronto, ma prima di pubblicarlo vorrei avere un po' di voti a questo e al capitolo precedente. Commentate in tante, mi fa sempre piacere ricevere la vostra opinione e...SOLO IO TROVO MERAVIGLIOSA SHE'S KINDA HOT?!
Okay, adesso me ne vado sul serio, un bacio bellissime❤️
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Flying Angel || Luke Hemmings
FanfictionErano lì, su quel letto dalle lenzuola candide ad amarsi per la loro prima volta. Le loro labbra si toccavano ed avvertivano il pericolo. Lo avvertivano, era chiaro, ma per una volta non se ne curarono.