Capitolo 7

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Ero tranquillamente disteso sul letto di Lele con gli occhi chiusi, quando una mano mi toccò il naso leggermente gonfio, facendomi sussultare "Ao.. So io. Ma che hai combinato?" Guardai Zoe davanti a me, e subito con lo sguardo controllai tutta la stanza in cerca di Lele, e quando lo trovai vicino alla sua scrivania tirai un sospiro di sollievo "Va tutto bene Zozzi. So caduto dallo skate" spiegai poi a Zoe, che mi guardava ancora in attesa di una risposta "Serio?" Mi domandò quasi sconvolta dalle mie parole, ed io annuii con un lieve sorrisino in viso "Tutto ok" le dissi nuovamente per rassicurarla, e lei mi sorrise.

"Zozzi mi fai un po' di spazio?" Le chiese Lele, avvicinandosi al letto sul quale ero disteso, mentre in mano teneva una bottiglietta di non so che cosa, e del cotone idrofilo.
Subito Zoe si spostò e gli fece spazio, così lui si sedette al mio fianco e mi fece appoggiare la testa sulle sue gambe "La prossima volta che vuoi fare skate in giardino di sera, accendi le luci" mi disse mentre cominciava a sfregarmi un pezzetto di cotone imbevuto tra il labbro superiore e il naso, per ripulirmi dal sangue che avevo perso, ed io chiusi leggermente gli occhi "Lo sai che non l'ho fatto apposta" nonostante facesse piano quando Lele spostò il cotone sulla punta del mio naso, sussultai ed emisi un leggero gemito di dolore "Forse dovresti toglierlo" mi disse Zoe, che si era seduta ai piedi del letto, indicando il mio septum ed io subito negai con la testa "Non posso. Il septum è parte di me, senza sono brutto" Lele continuò a disinfettarmi il naso, ed io mi afferrai il labbro inferiore tra i denti per evitare di emettere altri lamenti "Tu sei stupido" mi disse poi il ragazzo su cui avevo appoggiato la testa, ed io lo guardai confuso "Perche so caduto?" Gli chiesi, mentre lui si voltava nella direzione di Zoe "Vai a prendermi il ghiaccio" le disse semplicemente, e lei subito uscì.

Quando restammo da soli lui prese ad accarezzarmi i capelli, ed io socchiusi gli occhi "Sei stupido perché dici di essere brutto, quando in realtà sei bellissimo Tanche. Assurdo" riaprii gli occhi e li puntai nei suoi.

Forse per la prima volta in vita mia mi resi conto che quegli occhi non erano così scuri come li avevo da sempre visti.
Notai che in quelle iridi color nocciola c'era un colore molto più chiaro, quasi tendente sul verde "assurdo" ripetei in un sussurro, e quando sentii una strana sensazione attraversarmi lo stomaco, spontaneamente mi leccai le labbra.

Non so bene se per la botta che avevo preso o magari per uno strano problema ottico, notai il viso di Lele abbassarsi sul mio ed il cuore iniziò a battermi forte.
Sentii il naso di Lele sfiorare delicatamente il mio, e chiusi gli occhi "Lele ho preso.." Zoe si bloccò prima di finire la frase, ed io aprii gli occhi voltandomi verso di lei "Che c'è Zozzi?"lei abbassò lo sguardo e mi passò il ghiaccio "Tieni, vado di là" si voltò e fece per andarsene, ma Lele la afferrò per un braccio e la bloccò "Devo andare un attimo dai ragazzi. Puoi stare qui con lui?" Io mi sollevai dalle sue gambe e lo guardai confuso: Possibile che si fosse  già annoiato?

Senza dire nulla si alzò dal suo letto ed uscì dalla stanza "Tanche?" Zoe mi chiamò, ed io sbuffai mettendomi in piedi "Andiamo Zoe" le afferrai la mano, e la trascinai fino in camera mia.

Che senso aveva stare in camera di Lele se lui non c'era? Nessuno. Nessunissimo senso.

"Ok Lil: tu adesso mi spieghi che succede" mi lanciai sul mio letto, e mi portai le mani sulla testa "Non succede nulla Zo, solo che non ha senso stare in camera di Lele se lui non c'è" Lei annuì e si sedette al mio fianco "Tanche" portai lo sguardo nella sua direzione, e scoprii sul suo viso un'espressione quasi preoccupata "Che c'è Zoe? Che hai?" Lei mi afferrò una mano e mi guardò negli occhi "Tanche: se tu stessi con qualcuno me lo diresti, vero?" Io annuii e la guardai dritta negli occhi.
Si. Zoe era preoccupata. Tanto preoccupata.

"Zoe credo che saresti la prima a saperlo. Ma perchè me lo stai chiedendo?" Lei mi abbracciò calorosamente e mi baciò una guancia cercando di ignorare la mia domanda "Zozzi, parlami" quella piccoletta mi guardò di nuovo e ci pensò un attimo su, per poi finalmente iniziare a parlarmi "Prima, quando sono entrata in camera di Lele: che stavate facendo?" La guardai confuso "Niente(?) Che avremmo dovuto fare io e Lele?" Cercai di capire a che si riferisse, ma proprio non riuscii a comprendere a cosa si stesse collegando "Tanche eravate a dieci centimetri uno dalle labbra dell'altro" sbottò lei mettendosi in piedi, ed io spalancai la bocca.

Che cazzò stava dicendo Zoe?

"Ma sei impazzita?" Mi misi in piedi di fronte a lei e la guardai negli occhi "È vero che abbiamo un rapporto speciale, ma il fatto che ci baciamo ogni tanto per fare dei video non significa che lo facciamo anche quotidianamente" Zoe abbassò lo sguardo sulle sue scarpe "Io..forse ho visto male" e ancora una volta provò ad andarsene, ma io la bloccai.

"Zoe io capisco che magari tu abbia visto male, e non fa nulla, davvero però amore ricorda che se mi piacesse qualche ragazza io ne parlerei con te" marcai la parola ragazza in modo da farle capire che per me non esistevano gli uomini. Non mi avevano mai attratto, e probabilmente non lo avrebbero mai fatto.

"Va bene Tanche. Mi fido di te" ci abbracciamo, in un certo senso per fare pace da quella breve discussione appena avuta, ma sussultammo leggermente quando qualcuno bussò alla mia stanza.

Zoe si staccò dal nostro abbraccio e mentre io mi lanciai nuovamente sul letto, lei andò ad aprire "Diego ti cerca" le disse subito Lele, e dopo avermi dato la buona notte la mia migliore amica uscì dalla mia stanza lasciandomi da solo con Lele.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora