Capitolo 33

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Quel viaggio era stato, letteralmente, una delle rotture di coglioni più vaste che avessi mai vissuto in tutta la mia vita.
Appena c'eravamo tutti seduti infatti Zoe aveva iniziato a discutere con Valerio e quando loro avevano smesso ad iniziare erano stati Aurora e Lele, dato che qualcuno..

E con qualcuno intendiamo proprio Tancredi..

Qualcuno aveva lasciato un succhiotto sopra il nuovo tatuaggio di Lele, cioè quello che ritraeva una A, e appena Aurora glielo aveva fatto notare Lele aveva leggermente sbroccato dicendo che in realtà si trattava semplicemente di una crosta di quelle che appariscono sui tatuaggi, cosa alla quale alla fine Aurora si era decisa di credere. O almeno così sembrava a tutti.

Finché non arrivammo a casa..

Appena entrai in camera mia mi lanciai sul letto, e chiusi gli occhi massaggiandomi le tempie, ma sentii il suono della porta aprirsi "Scusa se ti rompo, magari sei occupato, però avrei bisogno di parlare con te" mi ritrovai Aurora in piedi di fronte a me, che mi guardava in attesa di una risposta, ed io pensai di scoppiare a piangere, e di confessarle tutto, anche se dal suo sguardo temevo lo avesse già scoperto.

Eh, eccome!

Ad ogni modo le feci un sorriso, che più finto non si poteva, e la incitai a sedersi al mio fianco.
La prima cosa che fece fu accarezzarmi una guancia, e subito dopo iniziò a parlare "Tanche sii sincero per favore" ingoiai il groppo che avevo in gola ed annuii, più in ansia di quando a scuola dovevo leggere davanti a tutti "Secondo te è possibile che Lele mi stia tradendo?" Si. Si. Si.

Subito scossi la testa freneticamente "Ma che dici?"sentii le guance arrossire violentemente, mentre Aurora mi guardava confusa "Stai bene?" Io annuii e presi a giocare nervoso con le mie mani "Si Auro si. Solo che non capisco perché pensi una cosa simile, tutto qua" le dissi cercando di convincere più me che lei, mentre mi accarezzava un braccio delicatamente per cercare di tranquillizzarmi "È strano Tanche. Lui ultimamente sparisce, e poi quel livido.. A me non sembra per nulla la crosta di un tatuaggio" ed io mi maledii mentalmente.

Stupido. Stupido Tancredi.

Non avevo mai fatto un cazzo di succhiotto in vita mia, e dovevo proprio andare a farlo a Lele?
Ma serio che deficiente!

"Auro, Lele sparisce sempre e per quanto riguarda la storia del tatuaggio é tutto soggettivo. Magari dato il punto, il suo corpo ha avuto una reazione strana. Po esse no?" Lei annuí e si guardò un attimo i piedi, e li capii che, oltre a non aver capito di me e Lele, Aurora mi stava nascondendo qualcosa, così presi parola di nuovo.

"Cosa c'è che non mi sta dicendo Auri?"Lei si grattò il capo e mi squadrò bene in viso prima di parlare "Ok. Non fraintendere quello che sto per dirti, e per favore non farne parola con nessuno" quella frase fu abbastanza chiara, da farmi salire improvvisamente l'ansia, ma cercai comunque di restare lucido e di ascoltarla "La sera del matrimonio un ragazzo si é avvicinato a me. Quando ero sola" io la guardai senza cambiare un minimo d'espressione, e non sapevo bene se sperare che avesse tradito Lele o se avere paura che qualcuno le avesse fatto qualcosa.

"Che é successo?" Le chiesi dopo aver preso un respiro "Niente di che. Abbiamo camminato insieme, perché lui ha insistito. Ma io gli ho subito messo in chiaro che sono fidanzata" un sospiro lasciò le mie labbra, ma non ero capace di comprendere se fosse un sospiro di sollievo o no.
Probabilmente no.

"Ma ti piace?" La vidi fissarmi male, e solo allora mi resi conto di aver pensato ad alta voce "Sono fidanzata. Non può piacermi un altro" io annuii, ma poi la corressi "Potrebbe" e lei mi guardò confuso.

Le stai dicendo che puoi tradire, quello che per lei è, il tuo migliore amico. Mi sembra normale no?

"Non ti seguo Tancre"le afferrai la mano e le sorrisi "Auro si possono provare dei sentimenti per qualcuno che non sia il nostro partner. L'importante é non tradirlo" senza farlo apposta mi morsi la lingua, e subito imprecai.

Questo si chiama: Karma.

"Stai bene?" Annuii in risposta alla sua domanda, e poi le chiesi di riprendere l'argomento.

"Guarda Tanche, io apprezzo che tu mi stia così vicino, ma per il momento non provo nulla per Riccardo. Se dovessi cambiare idea sarai il primo a saperlo ok?" Abbassai il capo annuendo, e dopodiché lei uscí dalla mia stanza lasciandomi da solo a pensare.

Volevo fare un check in della situazione generale, così afferrai un album e cominciai a disegnare. In quel preciso istante il mio telefono prese a squillare ed io risposi, senza però smettere di disegnare "Ciao Tanche volevo darti il programma per domani" alle parole di Corinne sorrisi, e continuai a tracciare linee sulla mia tela, completamente indisturbato.

"Domani mattina alle sette vi voglio sui monti. Dovete andare a sciare. Sei felice?" Io sorrisi spontaneamente, mentre ricordavo le grandi acrobazie che mio padre faceva mentre eravamo sulla pista da scii, quando avevo cinque anni, e non potei fare a meno di farmi sfuggire qualche lacrima.

"Ci sarà anche P. Ricordi?" Per la prima volta da quando avevo risposto al telefono, mi cadde l'album dalle mani che subito presi a sbattere felice.

Non vedevo proprio l'ora di andare a sciare con Peia. Sulla neve. Insieme. Con gli scii.
Ma poi soprattutto: finalmente ci saremmo rivisti.

"Hey dico a te" tornai alla normalità quando sentii le parole di Cori, e le chiesi cosa volesse "Sei felice?" Io cercai di nascondere il mio tono esaltato il più possibile, e poi parlai "Sono molto contento. Ma davvero tanto" afferrai da dentro il mio comodino un pupazzetto a forma di fragola, e cominciai a giocarci felice, come un bambino che va a luna Park e si comporta come se quella fosse casa sua.

Una cosa era sicura. Anzi, strasicura: ci sarebbe stato da divertirsi. Ma divertirsi davvero.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora