Capitolo 21

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Quella mattina mi risvegliai con il suono della musica che arrivava da una camera accanto, e a giudicare dalle parole che riconoscevo essere napoletane, si trattava sicuramente di Zoe che puliva la sua stanza. Era l'unica così coatta.

Mi stiracchiai leggermente e mi misi in piedi per uscire dalla mia stanza.
Passando per il corridoio mi incrociai con Gian e scendemmo le scale insieme parlando del più e del meno "Bro credo che Peia si sia dimenticata la collana qui comunque" mi disse lui di punto in bianco quando ci sedemmo a tavola, e subito gli occhi dei miei amici, già ai loro posti, caddero su di me "Ma quindi tu e Peia?!" Guardai Valerio e gli tirai un pugno sul braccio "Levati dalla faccia quell'espressione pervertita, coglione" Diego si mise a ridere e mi diede una pacca sulla spalla.

"Ah..ho capito. Hai preso il palo ve?" Diedi un pugno sul braccio pure a lui e mi passai le mani tra i capelli "Regà mi seccavo a sta da solo a casa. Voi stavate tutti con le vostre pischelle, e Zoe stava chiusa in camera con Danilo. Abbiamo passato la serata insieme a scherzà" Per la prima volta da quando mi sedetti a tavola, incrociai lo sguardo di Lele, e lo vidi fare una smorfia "Lasciatelo stare. So cazzi sua" girai gli occhi al contrario e mi avvicinai una tazza per versarci dentro il latte.

Quando mi appoggiai la tazza alle bocca sussultai sentendo due labbra baciarmi la guancia, e mi colpii il labbro inferiore spaccandolo leggermente.

Zoe mi guardò confusa e mi chiese subito scusa "Sta tranquilla. Però la prossima volta avvisami ti prego" mi asciugai una minuscola macchiolina di sangue, e poi finii di fare colazione.

Come avevo iniziato a fare tutti i giorni, dopo colazione salii in camera mia, e sistemai un po' il casino che avevo lasciato la sera prima con P.

Afferrai la collana che Gian aveva trovato sul tavolo della cucina, e che mi aveva portato, e me la misi intorno al collo ripensando alla sera prima.

"Si sta facendo tardi devo andare" provai a chiederle di fermarsi nella camera degli ospiti, ma il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di sua madre e lei non poteva non svegliarsi a casa, così la accompagnai giù per le scale e appena entrammo in cucina notai per la prima volta la collana di perle bianche che portava al collo "Bella quella" le dissi senza pensarci due volte, e lei subito la toccò "La vuoi? Io ne ho un'altra con su il mio nome" scossi la testa.
Era una collana di perle. Era strano che un ragazzo la portasse. Ma lei se ne infischiò delle mie motivazioni da 'Maschio alfa' come mi aveva definito, e se la tolse appoggiandola sul tavolo, e terminando il suo discorso con un "Starà meglio a te che a me. Adesso con il tuo permesso vado"

E quindi mi ritrovai davanti allo specchio, con in dosso una collana che mi piaceva da morire, e che personalmente pensavo mi stesse anche bene.

Come al solito però ben presto mi sentii annoiato. Estremamente annoiato.
Così afferrai un album dalla scrivania ed una penna, e cominciai a disegnare la guerra.

Mentre con la matita davo sfogo ai miei pensieri Zoe fece irruzione in camera mia, e mi trascinò al piano di sotto per fare dei TikTok con lei e con gli altri.
Così passammo almeno due ore, e quando finimmo completamente di registrare ci andammo a sedere dritti a tavola per pranzare.

Come al solito io ero seduto tra Valerio e Diego, mentre Gian stava a capotavola e Zoe e Lele di fronte a me. Notai con molta sorpresa che quest'ultimo non mi staccava gli occhi di dosso, e mi sentii un po' in imbarazzo mentre lo vedevo giocare con il piercing alla lingua.

Chissà cosa stava pensando.
Chissà cosa avrebbe potuto fare quel piercing.

E no! Quei pensieri non dovevano nemmeno esistere.
E infatti senza rendermene conto mi versai un bicchiere di acqua fredda addosso, e scappai in camera mia per cambiarmi.

"Che figura di merda cazzo. Che figura di merda!" Mentre ero ben occupato ad imprecare sentii qualcuno bussare alla mia porta, e ancora scocciato sbuffai per poi urlare "É aperto!"

Appena la porta si aprii Zoe comparve sulla soglia e mi guardò malissimo "Cattivo! Sei stato cattivo!" Mi sistemai la maglia per bene guardandomi allo specchio "Lo so! Ma lo hai visto?" Cominciai a muovere la lingua freneticamente, nel tentativo di imitare Lele, ma la mia migliore amica scoppiò a ridere "Cioè tu mi stai dicendo che per due movimenti con il piercing te sei andato in palle?" Mi sistemai i capelli e mi voltai nella sua direzione "Pf! Ma che cazzò dici Zo? Ma ti sembro il tipo?" E lei non la smetteva di ridere, finché io non sbuffai completamente incazzato "Va bene ok. Comunque Auro è arrivata per il pranzo" io annuii e dopo aver preso un bel respiro scesi le scale insieme a Zoe.

"Ciao Tancre!" Mi urlò Aurora appena misi piede in cucina, e come al solito, prima di tornare a sedermi passai da lei e le lasciai un bacio sulla guancia "Bella collana!" Io sorrisi a quel suo complimento e mi sedetti al mio posto.

Ovviamente però la conversazione non poteva finire, perchè dato che si stavano annoiando a morte Valerio e Diego decisero di riprendere il discorso che avevano iniziato a colazione "Peia l'ha scordata qui e lui gliel'ha rubata" iniziò il primo, e prima che io potessi controbattere, Diego sparò l'ennesima cazzata "Solo perché lei gli ha dato il palo" e a quel punto sbattei le mani sul tavolo esasperato "Ma la volete piantare? Siete due cazzo di palle al piede! Sono già incazzato per fatti miei. Vi ci dovete mette pure voi?" Aurora e Zoe mi fecero entrambe cenno di stare calmo ed io presi un bel respiro, mentre sia Diego che Valerio venivano rimproverati da 'Mamma Gian' cioè la versione matura del mio migliore amico, che faceva cazziatoni a destra e sinistra.

Ed era quasi piacevole, quando non ero io a sorbirmelo.

Eppure per quanto in quel momento avessi voglia di ridere, vidi Lele scrutarmi dalla testa ai piedi, e mi sentii estremamente a disagio.

"It will be our secret"~ Tancredi Galli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora